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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Foglio Rassegna Stampa
16.12.2025 Dopo aver sventato la strage nei cieli, Israele aiuta a Bondi
Analisi di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 16 dicembre 2025
Pagina: 1/IV
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Dopo aver sventato la strage nei cieli, Israele aiuta a Bondi»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 16/12/2025, a pagina 1/IV, la cronaca di Giulio Meotti dal titolo: "Dopo aver sventato la strage nei cieli, Israele aiuta a Bondi".

Informazione Corretta
Giulio Meotti

Il Mossad sta aiutando l'Australia nelle indagini sul massacro di Bondi Beach, a Sidney. Il Mossad ha aiutato l'Australia a scoprire una rete di agitatori iraniani che aizzavano la piazza contro gli ebrei e preparavano attentati. E nel 2019, sempre il Mossad ha sventato un attentato su un volo da Sidney agli Emirati che avrebbe poututo provocare 400 morti. E cosa ottiene in cambio Israele per tutto questo aiuto di intelligence? Niente. Anzi, l'Australia è stata fra le prime a riconoscere la Palestina, dopo il 7 ottobre.

L’ex capo del Mossad, Yossi Cohen, qualche giorno fa a New York ha lanciato una proposta: Israele dovrebbe chiedere concessioni politiche ai paesi occidentali in cambio dell’intelligence salvavita che fornisce loro. Cohen è intervenuto alla conferenza dello Shurat Ha-Din, dove ha rivelato casi in cui il Mossad, durante il suo mandato, ha condiviso informazioni di intelligence vitali, anche con l’Australia. “Abbiamo fornito agli australiani uno degli elementi di intelligence più importanti che hanno salvato centinaia di vite sul volo Etihad in partenza da Sydney per gli Emirati, erano nostre informazioni di intelligence e cosa riceviamo in cambio?”, ha chiesto Cohen, riferendosi al riconoscimento di uno stato palestinese da parte di Canberra. “Un massacro inimmaginabile”, disse il premier Benjamin Netanyahu poche ore dopo che l’Isis fallì nel suo piano.

Due fratelli libanesi-australiani, Khaled e Mahmoud Khayat, nel 2019 volevano far esplodere un ordigno nascosto in una valigia venti minuti dopo il decollo con quattrocento passeggeri a bordo. Il ministro per l’Immigrazione australiano, Peter Dutton, rivelerà che le informazioni utilizzate per sventare il piano erano state fornite dall’Unità 8200, una branca dell’agenzia di intelligence militare israeliana Aman.

Ora il Mossad è chiamato ad aiutare l’intelligence australiana nell’inchiesta sul massacro di Bondi Beach durante la festa ebraica di Hanukkah. Venti minuti in cui i due terroristi islamici, padre e figlio, hanno potuto andare a caccia di ebrei, letteralmente. Il Mossad aveva allertato l’Australia nei giorni precedenti l’attacco. Sebbene i dettagli della strage alla spiaggia di Bondi siano ancora poco chiari e la polizia di Sydney e le altre forze dell’ordine siano soltanto agli inizi delle indagini, la sicurezza a Bondi era minima, se non addirittura assente. Le prove video finora non mostrano alcun intervento della polizia durante la sparatoria. Una volta arrivati sul posto, almeno due agenti sono rimasti gravemente feriti. Trattandosi di un evento pubblico ebraico con almeno mille partecipanti, Israele accusa le autorità di non aver ritenuto opportuno fornire un’adeguata sicurezza per proteggere la comunità.

A fine agosto, Sky News Australia, citando fonti di intelligence del paese, ha rivelato che una soffiata proveniente dall’intelligence israeliana ha aiutato l’Australia nelle sue indagini sull’orchestrazione da parte dell’Iran di due attacchi antisemiti perpetrati lo scorso anno. L’Australian Security Intelligence Organization (Asio) aveva già stabilito che il corpo delle guardie della Rivoluzione islamica iraniano era dietro agli attacchi a un ristorante kosher di Sydney e a una sinagoga di Melbourne. L’intelligence israeliana ha fornito all’Asio una pista collegata a uno degli attentati incendiari poi risultata decisiva dietro l’ordine di Canberra all’ambasciatore iraniano Ahmad Sadeghi di lasciare il paese (la prima espulsione di un ambasciatore straniero dalla Seconda guerra mondiale). Una valutazione dell’intelligence israeliana dopo Bondi ha evidenziato due tendenze: la prima riguarda il coinvolgimento di attivisti filopalestinesi in questi attacchi (come a Washington con l’uccisione di due funzionari israeliani), con l’incoraggiamento di vari gruppi terroristici, come Isis e al Qaida. La seconda tendenza è legata alla guida esterna da parte di membri della Forza al Quds iraniana.

Netanyahu ha detto che Israele sta “proteggendo” l’Europa dalla diffusione del terrorismo durante un evento per i cento anni dalla Prima guerra mondiale svoltosi in Francia. “Israele è lo scudo dell’Europa in medio oriente dal terrorismo e che senza di noi si diffonderebbe e molte più persone si riverserebbero in Europa. Quando proteggiamo noi stessi, proteggiamo anche l’Europa”.

A fine novembre, Israele ha rivelato le infrastrutture terroristiche che la leadership di Hamas sta costruendo nel cuore dell’Europa. La collaborazione tra il Mossad e i servizi segreti e di polizia europei ha portato al sequestro di depositi di armi e all’arresto di terroristi. A seguito dell’indagine condotta dal Mossad e grazie alla collaborazione con i servizi europei, sono state scoperte le infrastrutture terroristiche costruite da Hamas allo scopo di compiere attacchi contro obiettivi israeliani ed ebraici. Un’operazione condotta dai servizi segreti e di intelligence austriaci a Vienna ha condotto al ritrovamento di un deposito contenente armi e ordigni esplosivi. Come ha detto l’ex premier spagnolo José María Aznar, “Israele combatte anche per noi e se Israele perderà questa battaglia la prossima sarà sulle coste del sud dell’Europa”. E di Bondi Beach.

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