Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Valditara stoppa la Albanese: Basta comizi nelle scuole Cronaca di Fabio Rubini
Testata: Libero Data: 13 dicembre 2025 Pagina: 1/13 Autore: Fabio Rubini Titolo: «Valditara stoppa la Albanese. Basta comizi nelle scuole»
Riprendiamo da LIBERO di oggi 13/12/2025, a pag. 1/13, con il titolo "Valditara stoppa la Albanese. Basta comizi nelle scuole", la cronaca di Fabio Rubini.
Fabio Rubini
Il ministro Valditara ferma la tournée di Francesca Albanese nelle scuole italiane. Quando è troppo è troppo e la relatrice speciale dell'ONU ha incitato gli studenti a occupare la loro scuola nel nome di Gaza.
Il tempo dei cattivi maestri che salgono in cattedra a pontificare senza contraddittorio, ha i giorni contati. Dopo l’ennesimo show della relatrice Onu Francesca Albanese, che avrebbe incitato gli studenti di un istituto di Pontedera ad occupare la scuola nel nome di Gaza, il ministro Valditara ha detto basta.
E ha ordinato un ispezione ministeriale in tutti gli istituti in cui l’Albanese ha tenuto il suo comizio, «per verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità di organi scolastici». Questo perché, spiega Valditara: «Ho letto su organi di stampa che in alcune scuole toscane una relatrice (l’Albanese, ndr), invitata durante l’orario scolastico a intervenire su fatti di attualità, avrebbe rilasciato dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato». Il ministro si riferisce soprattutto all’invito che la relatrice Onu avrebbe fatto agli studenti, ad occupare le scuole.
Contestualmente all’invio degli ispettori, Valditara ha anche inviato alle scuole una nuova circolare - firmata dal capo dipartimento del Mim, Carmela Palumbo - con la quale si richiama una precedente nota del 7 novembre. Si tratta della circolare «relativa all’organizzazione e allo svolgimento, all’interno delle istituzioni scolastiche, di manifestazioni ed eventi riguardanti tematiche di ampia rilevanza politica e sociale.
In tale nota- prosegue la circolare del Mim -, si rappresentava l’esigenza che la scelta di ospiti e relatori fosse volta a garantire il confronto tra posizioni diverse e pluraliste, al fine di consentire agli studenti di acquisire una conoscenza approfondita dei temi trattati e sviluppare il pensiero critico». Insomma, ci vuole il confronto tra le parti, vero e proprio cuore della democrazia reale.
Una decisione difficile da accettare per chi il confronto lo evita. Giusto per restare in tema Albanese, ci si ricorderà la “fuga” della relatrice Onu da uno studio televisivo proprio per evitare il confronto con un altro ospite. O ancora le parole sprezzanti pronunciate prima contro il sindaco di Reggio Emilia che la stava premiando e poi contro la senatrice avita Liliana Segre. Scene che hanno imbarazzato anche la sinistra più estrema, quella che ha fatto di lei una vera e propria “icona laica” da venerare.
Dopo aver reso nota la circolare e l’avvio delle ispezioni, non sono mancate le prese di posizione politica. Per il Movimento Cinquestelle «le ispezioni puzzano di propaganda mascherata da zelo istituzionale».
Il Pd non è stato da meno, con Arturo Scotto che ha addirittura parlato di «un vero e proprio attacco all’autonomia scolastica attraverso la museruola ai docenti, agli studenti e ai presidi» e non contento ha annunciato che presenterà «un’interrogazione parlamentare per chiedere se siamo davanti alle prove generali di un regime».
Cioè, offrire ai ragazzi un contraddittorio su questioni delicate come quelle relative alla Striscia di Gaza, per il Pd implicherebbe la nascita di un regime.
Prendiamo nota. Idem Rifondazione Comunista che parla di «azioni contro la libertà d’insegnamento», mentre “Rete studenti” attacca il ministro reo di aver ordito «una grave minaccia alla libertà di insegnamento nelle scuole».
Di segno opposto le reazioni nel centrodestra. Il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti (Fdi) plaude al ministro: «Chi si reca nelle scuole ha la responsabilità di non surriscaldare gli animi. Se le ipotesi di reato fossero confermate sarebbe gravissimo». Sempre in Fratelli d’Italia è Alessandro Amorese a ricordare un altro episodio con l’Albanese protagonista: quello del webinar con oltre 150 scuole collegate, nel corso del quale avrebbe «tacciato il governo di essere complice di un genocidio» e «istigato gli studenti a compiere reati penali (l’occupazione, ndr)». Un comportamento che «è la dimostrazione plastica di un metodo da regime inaccettabile nella scuola italiana».
Particolarmente scatenata è la Lega Toscana. Per il commissario Andrea Crippa: «La Lega è sempre vicina al nostro ministro Valditara» e anche «ai nostri ragazzi che non possono essere vittime di manipolazione ideologica, soprattutto in classe». Dura anche l’europarlamentare del Carroccio Susanna Ceccardi: «Quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione di come a sinistra si tenti continuamente di trasformare l’educazione in propaganda, imponendo ai ragazzi una narrazione unica e censurando ogni voce diversa. Un atteggiamento irresponsabile, a fronte del quale è necessario ristabilire equilibrio e rispetto delle regole».
Con Valditara c’è anche Mariastella Gelmini (Nm): «Chi invita ad occupare le scuole e le università, chi incita all’odio e alla violenza, non può essere certo un buon esempio per le giovani generazioni. La propaganda di Francesca Albanese resti fuori dalle aule scolastiche».
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