Lettera: Nuovo cinema Palestina
Il palestinismo dilaga pure al cinema. Dopo No Other Land, è stata la volta de La Voce di Hind Fajab, mentre ora tocca a Put Your Soul on Your Hand and Walk e a The Encampments. Intanto circolano già i trailer di un film dedicato alla cosiddetta Nakba. Ormai è un nuovo genere filmico e una nuova corrente cinematografica. Si sceglie qualche vicenda in grado di toccare l’emotività del pubblico, la si manipola con la faziosità più alla moda, si adotta uno stile falsamente documentaristico per assecondare i gusti impegnati, e un qualche successo commerciale o premiatorio è sempre assicurato. In certi ambienti non sei proprio ammesso se non te li vedi e non li apprezzi tutti. Al cinema ne trovi sempre qualcuno in programmazione. Personalmente finisco ogni volta in altre sale, per cui ne lascio la visione e la stroncatura a qualcun altro dallo stomaco forte.
Andrea Atzeni
Caro Andrea,
Bisogna ammettere che sanno fare una propaganda perfetta, sanno dove e come rivolgere i loro gne gne in modo da toccare il cuore della gente. E tutti ci cascano, l’odio per Israele aumenta e loro continuano sapendo di uscirne vincitori. Anch’io mi rifiuto di guardare quei film che raccontano menzogne a raffica. Per “No Other Land” hanno avuto anche la faccia tosta di copiare una poesia e una canzone israeliane che dicono, appunto, “Non ho un altro paese- Ein li Erez acheret”
La cosiddetta Nakba è l’ennesima menzogna che raccontano da decenni imbrogliando la gente che non sa e non vuole sapere che i circa 400.000 arabi
sono fuggiti da Israele perché invitati dai paesi che stavano facendo la guerra agli ebrei per eliminarli definitivamente. “Andatevene e tornerete come padroni della Terra” dicevano per poi rinchiuderli in campi profughi. E la Nakba del milione di ebrei dai paesi arabi? Cacciati senza niente, i loro beni confiscati eppure nessuno ne parla. Nessuno lo ricorda. E la Nakba degli italiani cacciati dall’Istria e Dalmazia? 450.000 esuli dimenticati anch’essi. Potrei elencare decine di Nakba di cui il mondo se ne è sempre fregato.
Ma i palestinesi nessuno li dimentica! I soldi del Qatar permettono ai propal e alle organizzazioni del terrore di fare propaganda giorno e notte perché il mondo si rivolti contro Israele come sta accadendo in questi ultimi due anni.
È tremendo ma il popolo ebraico lo sta vivendo da 2000 anni, senza mai perdere la forza e la speranza.
Un cordiale shalom
Deborah Fait