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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Foglio Rassegna Stampa
02.12.2025 Dico no ad Albanese
Commento di Luca Roberto

Testata: Il Foglio
Data: 02 dicembre 2025
Pagina: 4
Autore: Luca Roberto
Titolo: «Dico no ad Albanese»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 02/12/2025, a pag. 4, il commento di Luca Roberto dal titolo "Dico no ad Albanese"


Luca Roberto

Sara Funaro sindaco di Firenze: è la prima donna (nipote d'arte e laureata  in psicoterapia) | Corriere.it
La sindaca di Firenze Sara Funaro (Pd) si oppone alla concessione della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, ritenendo che le sue dichiarazioni creino divisioni invece di favorire la pace. Funaro condanna senza ambiguità l’attacco alla Stampa e prende le distanze dai “moniti” rivolti ai giornalisti dalla relatrice Onu

Roma. “Firenze è sempre stata una città che ha costruito ponti. Pur riconoscendo il lavoro importante svolto all’Onu come relatrice, penso che in troppe occasioni Francesca Albanese abbia dimostrato di creare più divisioni che messaggi di pace. E come sindaca di una città che per la sua storia ritiene che il tema dell’unione, della pace e del dialogo siano fondamentali, personalmente non ritengo opportuno conferirle la cittadinanza onoraria”. Lo dice senza ambiguità, parlando al Foglio, la sindaca di Firenze Sara Funaro, esponente del Pd. Una presa di posizione forte, esplicita, alla vigilia della riunione della commissione 7 del Consiglio comunale di Firenze che mercoledì sarà chiamata a discutere proprio dell’opportunità di concedere la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu, sul modello di quanto fatto da altre città come Bologna e Bari. Premettendo di voler lasciare al Consiglio la sua autonomia, in questa intervista col Foglio Funaro parte dalle polemiche innescate da Albanese dopo l’attacco alla redazione della Stampa a Torino. Raid sì condannato ma che dovrebbe servire “da monito ai giornalisti”, aveva dettola relatrice delle Nazioni Unite. “Io trovo quanto accaduto alla Stampa l’altro giorno un fatto gravissimo, un vero e proprio assalto alla libera stampa. L’ho condannato immediatamente esprimendo la solidarietà direttamente al direttore Andrea Malaguti e a tutto il giornale”, dice Funaro. “Questi attacchi non hanno assolutamente nulla a che vedere con i valori della pace e della difesa del popolo palestinese. Per questo non ci può essere una condanna condei condizionali o con dei ma. Esoprattutto, non ci possono essere assolutamente dei moniti. Le dichiarazioni che hafatto Francesca Albanese io non solo non le condividoassolutamente ma ne prendo totalmente le distanze. Il giornalismo è presidio di democrazia e la stampa è libera, non si fa solidarietà condizionata. L’ho trovato una cosa grave”. Funaro ci tiene a far capire nel dettaglio le ragioniper cui, in qualità di prima cittadina, non ritiene opportuna concedere ad Albanese la cittadinanza onoraria. “Firenze è la città che fin dall’epoca di Giorgio La Pira ha costruito i dialoghi del Mediterraneo mettendo a confronto realtà cheerano in guerra e in contrapposizione tra di loro. Abbiamoorganizzato convegni con i sindaci del Mediterraneo e con i vescovi proprio per ragionare di pace. Io stessa ho portato avanti un’iniziativa, ‘Re-imagine Peace’, invitando nelSalone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio voci del popolo palestinese e del popolo israeliano, contrastanti e dissidentinei confronti del governo di Netanyahu, come lo sono anch’io, ma che cercavano di confrontarsi e dialogare tra di loro, a partire da David Grossman e Muhammad Ali Taha, o le cantanti Noa e Mia Awad. Persone che stanno vivendo un dramma, ma che comunque cercavano i trovare il punto d’incontro”, riflette la sindaca. “Sono la prima che ha fatto una serie di azioni per condannare quello che sta facendo il governo di Netanyahu. Ho esposto il Sudario per segnalare i crimini nei confronti del popolo palestinese, abbiamo accolto famiglie da Gaza e tantissime altre azioni come le manifestazioni a difesa del popolo palestinese, essendo una di quelle che ha sempre creduto nei due popoli e due stati. Io per prima sono convinta che Netanyahu non solo stia compiendo crimini ai danni del popolo palestinese ma stia facendo un danno anche al popolo israeliano e al popolo ebraico. E però credo che qualsiasi equiparazione tra responsabilità del governo israeliano e del suo popolo sia un fatto grave”. Ieri a Roma c’è stato un altro episodio antisemita con l’imbrattamento della Sinagoga a Monteverde e la vandalizzazione della targa in memoria di Michael Stefano Gaj Tachè, il bambino di due anni vittima del terrorismo palestinese morto il 9 ottobre 1982. “Inaccettabile, così come inaccettabili erano le scritte sui muri viste la scorsa settimana in una manifestazione qui a Firenze che inneggiavano al 7 ottobre”, aggiunge Funaro. Sull’onda della sua presa di posizione, chiediamo, anche le altre città amministrate dal centrosinistra e che hanno iniziato l’iter per concedere la cittadinanza onoraria ad Albanese dovrebbero ravvedersi? Può una figura come Albanese essere considerata un riferimento della sinistra e del Pd? “Io faccio la sindaca di Firenze e rappresento la città con la sua storia. Viviamo in una democrazia in cui ognuno fa le proprie scelte”, conclude allora Funaro. “Ci sono momenti e momenti in cui vengono prese delle decisioni. Io parlo ovviamente per Firenze, e Firenze è una città che ha sempre parlato al mondo intero per cui penso che abbiamo una doppia responsabilità. Non la vedo tanto una questione legata solo e esclusivamente al centro-sinistra ma di messaggio che mandiamo a livello universale. Qui riconoscimenti li abbiamo dati anche al Dalai Lama. Per questo credo che darla a Francesca Albanese sia inopportuno”.

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