Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
L’impossibile verità sul conflitto Gaza-Israele: lo scandalo di ChatGpt che 'pesca' le notizie solo da Al Jazeera Analisi di Nathan Greppi
Testata: Bet Magazine Data: 27 novembre 2025 Pagina: 11 Autore: Nathan Greppi Titolo: «L’impossibile verità sul conflitto Gaza-Israele: lo scandalo di ChatGpt che 'pesca' le notizie solo da Al Jazeera»
Riprendiamo dal BET Magazine numero di novembre 2025, il commento di Nathan Greppidal titolo "L’impossibile verità sul conflitto Gaza-Israele: lo scandalo di ChatGpt che 'pesca' le notizie solo da Al Jazeera".
Nathan Greppi
Se chiedete a ChatGPT, il chatbot più diffuso al mondo, cosa sta succedendo a Gaza, vi risponderà con le parole di giornalisti come al Sharif (nella foto), affiliato a Hamas, o altre fonti di Al Jazeera. Che tutto sono meno che imparziali. L'intelligenza artificiale non è onniscente e non è nemmeno imparziale: come tutti i grandi media, è antisionista militante.
Al Jazeera, emittente statale del Qatar, è una delle principali fonti utilizzate dai più importanti chatbot di Intelligenza Artificiale al mondo come ChatGPT, Google Gemini e Perplexity AI, per rispondere alle domande e scrivere riassunti di notizie sul conflitto israelo-palestinese.
A rivelarlo, un’inchiesta del sito americano Washington Free Beacon.
ChatGPT, Gemini, Perplexity e Grok indicano Al Jazeera come una delle loro fonti più affidabili sull’argomento.
In risposta alle domande del Free Beacon, i chatbot hanno elogiato Al Jazeera per la sua “affidabilità” e “credibilità”.
ChatGPT, il più famoso chatbot di intelligenza artificiale al mondo, ha affermato che nell’ultimo mese ha citato Al Jazeera più frequentemente sull’argomento rispetto a quasi ogni altra fonte di notizie, inclusi il New York Times e l’Associated Press.
Gemini, invece, ammette di non utilizzare specificamente fonti pro-Israele, in quanto etichettate come “hasbarà”.
Perplexity, che vanterebbe 22 milioni di utenti, afferma che al primo posto tra le sue fonti sul Medio Oriente c’è Al Jazeera.
L’utilizzo dell’emittente qatariota come fonte primaria per le ricerche di notizie generate dall’intelligenza artificiale solleva degli interrogativi sulla capacità dei colossi americani nel settore high-tech di fornire notizie accurate sulla guerra tra Israele e Hamas.
La dipendenza degli strumenti di intelligenza artificiale da Al Jazeera sta già suscitando perplessità presso il Congresso americano.
“Al Jazeera non è una testata giornalistica, è un portavoce di terroristi come Hamas”, ha affermato al Free Beacon il senatore repubblicano dell’Arkansas Tom Cotton.
“Le aziende americane di intelligenza artificiale non dovrebbero fare affidamento sulle reti che simpatizzano per i terroristi, tantomeno per le notizie sul Medio Oriente”.
Intanto, gli strumenti di IA continuano a fare affidamento su di essa.
Per quanto riguarda le altre fonti predilette sul Medio Oriente, ChatGPT usa frequentemente anche la Reuters, l’Associated Press e Haaretz, mentre una testata israeliana più moderata come il Times of Israel viene usata solo in maniera occasionale.
Gemini, lo strumento di IA di Google, si spinge persino oltre, etichettando come fonti affidabili anche Mondoweiss, sito americano dichiaratamente antisionista, e siti e ONG israeliane di estrema sinistra come +972 Magazine e B’Tselem.
Mentre Grok indica tra le sue fonti di riferimento WAFA, l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità Nazionale Palestinese, ma senza includere anche canali del governo israeliano.
Imparzialità, questa sconosciuta.
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