Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Testata: Il Foglio Data: 21 novembre 2025 Pagina: 3 Autore: Editoriale Titolo: «Allah e la laicità»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 21/11/2024, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Allah e la laicità".
L’indagine Ifop mostra una crescita numerica e identitaria dell’islam in Francia, a fronte del crollo del cattolicesimo, confermando le tesi di Huntington e Kepel sull'irrigidimento identitario. I musulmani risultano molto più praticanti, osservanti e favorevoli a norme religiose, fino al 59% dei giovani che preferisce la sharia alla laicità
Nel suo “Lo scontro delle civiltà”, pubblicato nel 1996, Samuel P. Huntington teorizzò una “Rinascita dell’islam”. L’accademico americano usò la “r” maiuscola per sottolineare la profonda frattura che il fenomeno comportava, “al pari della Rivoluzione francese”. Ora un’indagine condotta in Francia dall’Ifop, l’Institut français d’opinion publique, offre nuove conferme alla tesi di Huntington e a quella di Gilles Kepel sulla “radicalizzazione dell’islam” rispetto all’“islamizzazione del radicalismo” di Olivier Roy. Tra il 1985 e il 2025, la Francia ha visto una completa trasformazione del panorama religioso e l’islam è l’unica religione con una crescita numerica e una dinamica ideologica ascendenti. La percentuale di musulmani è salita dallo 0,5 al 7 per cento, quella dei cattolici è scesa dall’83 al 43 per cento. L’80 per cento dei musulmani si identifica come religioso, rispetto al 48 dei cattolici. Due terzi dei musulmani pregano ogni giorno, rispetto a meno di un quinto delle altre religioni. Tra il 1989 e il 2025, la frequentazione delle moschee è più che raddoppiata. Il 79 per cento si astiene dall’alcol. Metà rifiuta il contatto con una donna. Il 59 per cento tra 15 e 24 anni sostiene l’attuazione della sharia rispetto alla laicità. Il 38 per cento approva “tutte o parte delle posizioni islamiste”, il doppio rispetto al 1998. Tutto ciò che i sociologi hanno descritto per decenni come “malessere di periferia” o “mancanza di integrazione” appare in questo sondaggio sotto una luce più profonda: una frattura antropologica. Per anni la Francia si è raccontata che bastasse proclamare la laicità perché tutti la abbracciassero come una strada irreversibile. Ma la laicità si ritrova svuotata, incapace di competere con codici identitari pervasivi. Non è un dibattito teorico e il sondaggio non è una statistica, è una crepa occidentale profonda dove si sono infilati i Fratelli musulmani.
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