Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Il vizio rosso della chiamata allo straniero Editoriale di Daniele Capezzone
Testata: Libero Data: 21 novembre 2025 Pagina: 1/2 Autore: Daniele Capezzone Titolo: «La 'chiamata allo straniero' è l’espediente più vile dei compagni»
Riprendiamo da LIBERO di oggi 21/11/2025, a pag. 1/2, con il titolo "La 'chiamata allo straniero' è l’espediente più vile dei compagni", l'editoriale di Daniele Capezzone.
Daniele Capezzone
Non ha successo l'opera di delegittimazione del governo Meloni all'estero, soprattutto in Europa. La sinistra però ci prova sempre, ogni volta che non è al governo: prova a chiamare leader stranieri per combattere il suo nemico interno.
Respinti con perdite. Respinti i soliti noti (zero titoli, anzi “zeru tituli”, come avrebbe detto il Mourinho dei tempi migliori) che puntavano a organizzare una mediocre chiassata contro l’Italia.
Respinta la comitiva-Schlein che, dopo il tentativo maldestro di qualche settimana fa - sempre all’estero - di accostare il governo all’atto intimidatorio contro Sigfrido Ranucci, si preparava a presentare l’Italia di centrodestra come la grande appestata d’Europa. Respinti i grillini già pronti a strillare: unica attività in cui possano ambire all’eccellenza. E respinto anche il solito tentativo di maneggiare la questione – teoricamente alta e nobile – dello “stato di diritto” come arma politica ultradiscrezionale e come strumento per attaccare i governi sgraditi.
Respinto infine l’espediente più vile: quella che potremmo definire la “chiamata dello straniero” per azzoppare il nemico interno. Tutto questo giochino è saltato. Segno della credibilità del governo italiano. Ma segno anche di una buona capacità di dialogo tra tutte le forze europee alternative ai Socialisti: bene che il Ppe abbia fatto positivamente sponda con i gruppi alla sua destra. E bene che la confusa (ex?) maggioranza Ursula sia andata in pezzi, isolando le componenti di sinistra e ultrasinistra.
E tuttavia resta, come il proverbiale elefante nella stanza, la coazione a ripetere di una sinistra anti-italiana che ha come istinto incancellabile quello di sporcare l’immagine del proprio paese (se non è lei a governare). Ricorderete, nell’autunno 2022, dopo la vittoria elettorale di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, il mantra che veniva ripetuto dal Pd, anche con indecenti missioni all’estero: il rischio-fascismo in Italia, la torsione autoritaria, l’onda di ultradestra. Tutta una sequenza di balle e di mostrificazione dei vincitori sperando di isolare Meloni attraverso una sorta di cordone sanitario, l’equivalente moderno di quello che accadeva ai contagiati nelle grandi pestilenze medievali: l’applicazione di rumorosi campanacci affinché i presunti sani fossero avvisati del pericoloso avvicinamento del contagiato.
L’operazione politica prevedeva anche un pendant economico-finanziario: la speranza che alla marginalizzazione politica corrispondesse una dura punizione dei mercati, tramite Borsa e tramite spread. Ecco: tutto questo armamentario, questo piccolo piano anti-nazionale, è ancora una volta miseramente fallito.
Eppure ogni tanto i soliti noti ci riprovano. La notizia di ieri è che, tranne pochi “cugini” europei di sinistra, ormai a questa favoletta non crede più nessuno. Sarà bene che la sinistra si metta l’anima in pace e - per tornare al potere - prenda in considerazione una via pulita, non opaca, senza veleni e senza bombe sporche: e cioè convincere nelle urne del 2027 la maggioranza degli elettori.
In Italia l’ultima volta è successo nel 2006. Peccato che, con marchingegni vari, il Pd sia riuscito comunque a intrufolarsi al governo dal 2011 al 2022 (tranne un solo anno), pur senza un mandato popolare esplicito, ma attraverso manovre parlamentari e pseudo-tecniche.
I compagni se ne facciano una ragione: quel tempo è finito.
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