Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
I musulmani trasformano le chiese in moschee Cronaca di Alessandro Gonzato
Testata: Libero Data: 16 novembre 2025 Pagina: 8 Autore: Alessandro Gonzato Titolo: «I musulmani trasformano le chiese in moschee. Per le giunte di sinistra non c’è problema. Anzi...»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 16/11/2025, a pag. 8, la cronca di Alessandro Gonzato intitolata: "I musulmani trasformano le chiese in moschee. Per le giunte di sinistra non c’è problema. Anzi...".
Alessandro Gonzato
La chiesa della Congregazione Olandese-Alemanna di Livorno, il Tempio degli Olandesi, casca a pezzi. Per il comune (da sempre di sinistra) il restauro costa troppo. Soluzione? Gli islamici la vogliono trasformare in moschea, offrendosi di comprarla con soldi di cui non si conosce la provenienza. La stessa cosa sta accadendo a Bergamo con la chiesa dei frati Cappuccini. Almeno qui la Regione Lombardia si oppone, anche se la magistratura sta dando ragione all'associazione Musulmani di Bergamo. Così l'islamizzazione procede in Italia, con la benedizione della sinistra politica.
«Vi faremo sapere». Ma sì, con calma. Intanto la chiesa, se non crolla prima, potrebbe finire alla comunità islamica, pronta a trasformarla in una moschea. Per il Comune di Livorno, da sempre amministrato dalla sinistra, è tutto normale. Il Tempio degli Olandesi, opera neogotica di metà ‘800, cade a pezzi, soprattutto il tetto, che è già bucato come l’Emmental. Per restaurare il Tempio, spiegano i vertici della Congregazione Olandese-Alemanna, servono almeno 600mila euro. Troppi. «Il sindaco», dice a Libero Massimo Sanacore, governatore della Congregazione, «ci ha detto che secondo lui ne servono di più.
Avevamo proposto al Comune la cessione dell’edificio al costo simbolico di un euro ma l’amministrazione, che ovviamente si sarebbe dovuta far carico dei lavori, ci ha risposto “vi faremo sapere”. E noi», continua Sanacore, «non abbiamo più saputo niente. Non ne facciamo una questione ideologica, ma pratica». Qualcuno si è fatto avanti e poi è sparito.
La più interessata è la comunità musulmana, che vorrebbe farne un centro di preghiera.
Finanziato da chi? A oggi non si sa.
CHE DISASTRO
Il Comune pare disinteressarsi di una situazione di serio degrado che si trascina da una quindicina d’anni, aggravata dall’ultimo cedimento strutturale del 2023. «Temiamo che prima o dopo venga giù tutto», ci dice ancora Sanacore, «la capriata è pericolante».
Il Comune contesta che si tratta di un edificio privato, e però rifiutandosi di rilevarlo per un euro se n’è scientemente lavato le mani. Questione di priorità. Dove non sono riuscite le bombe del ’43-‘44 – uno dei pochi luoghi del centro risparmiati– è riuscita la malagestio. In Toscana oltre alla chiesa di Livorno ce n’è solo un’altra di questo genere, a Firenze.
«Mi volete dire», sbotta Marcella Amadio, consigliere comunale e regionale di Fdi, «che il terzo Comune della Toscana non ha nemmeno una parte di soldi per restaurare una chiesa di questo pregio? Il sindaco poteva chiedere un contributo al ministero della Cultura, prendere un treno e andare a Roma. A quanto mi risulta nemmeno la comunità islamica avrebbe i soldi necessari, ma nonostante questo è in trattativa. Da dove arrivano i soldi per l’acquisizione?».
La consigliera di Fdi ha appena incontrato un giornalista olandese arrivato a Livorno per capirne di più. «Poco fa abbiamo incrociato il sindaco», ci riferisce, «Salvetti ha detto che non ci possono fare nulla perché non è una proprietà pubblica. Tecnicamente può essere così, ma se il municipio avesse accettato l’offerta simbolica il Tempio sarebbe diventato di competenza comunale, una soluzione si poteva e doveva trovare».
Parla a Libero anche l’eurodeputata leghista, e toscana, Susanna Ceccardi: «Quella di Livorno non è una semplice trattativa, è una vera e propria resa da parte dell’amministrazione di sinistra che sta svendendo la storia e l’identità della città. Il Tempio degli Olandesi è un simbolo delle nostre radici cristiane e di una tradizione che non merita di essere cancellata, tanto più considerando che il Comune avrebbe potuto acquisirlo per un euro e restaurarlo, magari coinvolgendo anche risorse private».
Ceccardi prosegue: «C’è poi la questione della trasparenza delle risorse economiche che la comunità islamica userebbe per l’acquisto del Tempio, perché quando si parla di moschee, di una confessione che non ha accordi con lo Stato italiano, i cittadini hanno il diritto di sapere chi paga e per cosa. Livorno, come troppe altre città italiane, sta diventando terreno di conquista per chi vuole cancellare la nostra cultura sotto la copertura del cosiddetto “dialogo interreligioso”, con l’irresponsabile avvallo della sinistra. Il sindaco blocchi immediatamente questa svendita, trovi i fondi e tutelari il Tempio».
LA SENTENZA
Nel frattempo è di ieri la notizia che la Corte d’Appello di Brescia ha dato ragione all’associazione Musulmani di Bergamo che nel 2018 si era aggiudicata l’asta per la chiesa dei frati Cappuccini degli ex Ospedali riuniti. La Regione Lombardia s’era opposta esercitando il diritto di prelazione con una delibera che i magistrati ora hanno giudicato discriminatoria. La Regione ricorrerà in Cassazione. Sette anni fa l’associazione Musulmani di Bergamo s’era aggiudicata la chiesa versando 450mila euro.
La Regione era intervenuta: «Il simbolo della cristianità della cappella della Chiesa Casa Frati di Bergamo sarà salvaguardato», aveva dichiarato allora il governatore Attilio Fontana, «faremo valere il diritto di prelazione», visto che l’edificio è vincolato dal ministero dei Beni culturali. A maggio 2019 la giunta ha stanziato 452mila euro per ricomprare la chiesa ma l’associazione Musulmani si è rivolta al tribunale. Ieri la sentenza dei giudici, in attesa della Cassazione.
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