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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
09.11.2025 Meloni gela la sinistra
Commento di Michele Zaccardi

Testata: Libero
Data: 09 novembre 2025
Pagina: 2
Autore: Michele Zaccardi
Titolo: «Meloni gela la sinistra: «Nessuna patrimoniale con la destra al governo». E Schlein dà di matto»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 09/11/2025, a pag. 2 con il titolo "Meloni gela la sinistra: «Nessuna patrimoniale con la destra al governo». E Schlein dà di matto", la cronaca di Michele Zaccardi.

Meloni e il ministro Giorgetti gelano la sinistra: nessuna tassa patrimoniale, mai, finché ci sarà questo governo.

«Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al governo, non vedranno mai la luce». È Giorgia Meloni a rintuzzare la sinistra che nei giorni scorsi si era pronunciata a favore di maggiori tasse nei confronti dei ricchi. Prima con la segretaria dem, Elly Schlein, che qualche giorno fa si era detta favorevole a una tassazione europea sui miliardari, e poi con il leader della Cgil, Maurizio Landini, che, oltre a proclamare lo sciopero generale contro la manovra per il 12 dicembre, ha avanzato persino una proposta dettagliata per introdurre una patrimoniale con un gettito di 26 miliardi di euro.
«Con che faccia ci attacca» visto che con il suo governo «la pressione fiscale è salita al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni» ribatte Schlein. «Come se non bastasse nella prossima manovra interviene sull’Irpef e aiuta di nuovo i più ricchi anziché il ceto medio che si è impoverito» aggiunge la leader dem, ricordando che «il suo governo verrà ricordato come quello dei salassi per famiglie e imprese italiane e per gli aiuti ai più ricchi».
«Lo dice l’Istat, che l’85% delle risorse andranno alle famiglie più ricche» rimarca Schlein.
Ma è tutta l’opposizione a puntare il dito contro il governo per una manovra che, è l’accusa, «aiuta i ricchi e non le fasce più deboli». «Io dico che non è per niente rassicurante che con la destra al governo aumentino le persone in povertà», sostiene Nicola Fratoianni di Avs. Mentre il suo collega di partito Angelo Bonelli sentenzia: «Meloni difende i super ricch». Si chiama fuori dalla diatriba il leader M5S Giuseppe Conte, che premette: con Meloni c’è «il record di pressione fiscale» ed «è questa la vera patrimoniale».
«Quella di Giorgia Meloni» sottolinea arrivando all’evento M5S Unite, in corso all’Eur a Roma, «è una manovrina che prevede zero crescita e dà briciole alle famiglie e alle imprese italiane. In realtà questo è il governo delle tasse perché sono dieci anni ormai che qui abbiamo il record della pressione fiscale e soprattutto una montagna di tasse, 25 miliardi, che si è abbattuta sul ceto medio, completamente impoverito, e sulle fasce più deboli della popolazione e questa è la vera patrimoniale.
Quindi non distraiamo i cittadini dai veri problemi».
Detto questo, il leader pentastellato mette in chiaro: «Meloni si rassegni. Non so se nella sinistra c’è una discussione sulla patrimoniale, ma per quanto ci riguarda noi siamo una forza progressista indipendente e una patrimoniale non è all’ordine del giorno». E intanto però è Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a biasimare l’atteggiamento dell’opposizione, pur senza risparmiare critiche all’esecutivo. Sulla patrimoniale «si gioca il capolavoro mediatico della Meloni e l’ennesimo autogol mediatico del centrosinistra. Meloni ha drammaticamente aumentato le tasse. Dunque l’opposizione potrebbe avere gioco facile» ma «un pezzo della sinistra anziché chiedere di abbassare le tasse rilancia la patrimoniale», «a quel punto Meloni esce dall’angolo e va all’attacco. La donna che ha alzato la pressione fiscale improvvisamente diventa la paladina che difende i cittadini dallo Stato esattore...». Si lavora intanto alla rifinitura della manovra. Ed è la Lega, in vista della stesura degli emendamenti alla legge di Bilancio, a lanciare una proposta per i giovani: una flat tax al 5% per gli under 30 anni assunti a tempo indeterminato e una decontribuzione per tre anni per l’azienda che assume. La proposta prevede che l’incentivo possa essere esteso fino ai 36 anni nel caso in cui si tratti di un rientro di cervelli, quindi per giovani che rientrano in Italia dall’estero.

 

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