Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
L'autobus di Mamdani non è gratis per la libertà Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 07 novembre 2025 Pagina: 12 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «L'autobus di Mamdani non è gratis per la libertà»
Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 07/11/2025 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "L'autobus di Mamdani non è gratis per la libertà".
Fiamma Nirenstein
Mamdani è il perfetto esponente dell'islamo-comunismo. Gli ebrei di New York, che sono 900mila, pagheranno caro, anche quelli che lo hanno votato. Mamdani non ha mai condannato Hamas, non ha mai condannato il terrorismo, ha fatto campagna pro-Pal ed è nato politicamente come attivista per la Palestina. Non crede nella legittimità dello Stato di Israele.
Mamdani è il perfetto incontro fra il fronte rosso verde con la grande componente islamica che si è affermata negli USA e in Europa. Nel Vecchio Continente anzi, è più importante che negli USA a causa dei confusi criteri con cui l’UE non ha saputo manovrare l’immigrazione, stretta fra la sua ambizione umanitario-internazionalista e la confusione e la violenza che ne saliva. Mamdani segna una grande svolta: in essa, la componente dall’antisemitismo-antisionismo diventa parte necessaria di questa alleanza. New York, con Gerusalemme, è la città ebraica più popolosa del mondo (900mila ebrei): ma il candidato islamico ha fatto degli slogan proPal una bandiera di combattimento, e ha vinto prendendosi anche il 25 per cento del voto ebraico. Anche là ci sono tanti ebrei che si consegnano come pecore al macello. E’ facile ora che i politici europei di tutto il mondo decidano che è fruttuoso puntare anche sulla folla che nel 2024 negli USA ha creato 9354 incidenti antisemiti. Mamdani lo suggerisce nella sua onnipotenza giovanile; nel suo essere il virgulto di una madre famosa regista che è stata la prima a proibire che i suoi film fossero proiettati alla superliberale cinemateca di Gerusalemme; forte del successo politico dall’ aver fondato da universitario gli “Students for Justice in Palestine” fino a diventare sindaco di New York. Ora non gli serve usare d’urgenza il rifiuto di Israele come scalino politico.
Lo farà domani: ora gli ebrei newyorkesi saranno confortati dallo chic della sinistra elegante, oppure imbambolati dal “tikkun olam”, la “cura del mondo” secondo la sinistra ebraica, o dalla negazione antisionista dei bizzarri religiosi anti Israele. Ma la vita ebraica di New York oggi non resterà quella di Woody Allen e di Seinfeld: le masse, le scuole, il lavoro risponderanno oggi a un sindaco seriamente islamico che non crede nella legittimità dello Stato d’Israele; i suoi ebrei sono dhimmi anche se newyorkesi. Mamdani promette di tagliare la collaborazione fra New York e qualsiasi istituzione israeliana, compresa quella fra la Cornell University e il Technion di Haifa, che ha prodotto 100 startup di cui 84 con base a New York. Ha promesso di boicottare il New York City-Israel Economic Council, e disinvestire dai fondi pensionistici israeliani. Non ha mai chiamato in causa i diritti umani violati all’estero se non biasimando Israele; non ha mai detto “Sostengo l’esistenza dello Stato Ebraico”.
Non ha chiamato terrorista Hamas, ha lodato e globalizzato l’Intifada. Se riuscirà a diminuire gli affitti e a non far pagare l’autobus non lo sappiamo. Ma sappiamo che ora i vari leader della sinistra europea studiano bene l’ondata antisionista- antisemita come mezzo per vincere le elezioni. Questo autobus non sarà gratis per la libertà e la democrazia.
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