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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Libero Rassegna Stampa
07.11.2025 Guida turistica aggredita a Firenze perché ebrea
Cronaca di Antonio Castro

Testata: Libero
Data: 07 novembre 2025
Pagina: 11
Autore: Antonio Castro
Titolo: «Guida turistica aggredita a Firenze perché ebrea»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/11/2025, a pag. 11, con il titolo "Guida turistica aggredita a Firenze perché ebrea" la cronaca di Antonio Castro.

In un clima di odio crescente contro Israele e gli ebrei, viene aggredita anche una storica dell'arte e guida turistica. Francesca Rachel Valle denuncia di essere stata attaccata, su un tram, perché indossava una catenina con la stella di David. L'aggressore era un uomo che parlava arabo.

Un pericoloso, crescente, ripetersi di episodi di antisemitismo. L’ultimo caso è accaduto a Firenze. Francesca Rachel Valle, guida turistica, storica dell’arte e autrice di diversi volumi proprio su Firenze, è stata aggredita sulla tramvia alla Fortezza da Basso a metà settembre. Il racconto dell’aggressione- proposto ieri dal quotidiano La Nazionale- è inquietante: «Stavo tornando da un controllo all’ospedale di Careggi. Ero in piedi vicino alla porta, pensierosa, quando un uomo, che parlava arabo, si è avvicinato e mi ha dato uno schiaffo. Mi sono caduti gli occhiali, ero pietrificata. Poi le porte si sono aperte e sono scesa tremando». La signora incassa lo schiaffo soltanto perché indossave la stella di David al collo, simbolo della sua fede ebraica.
La guida turistica Francesca Rachel Valle, nata e cresciuta nello storico ghetto ebraico di Venezia e da anni residente a Firenze, non ha dubbi sulle motivazioni dell’aggressione: «Lui ha guardato la mia stella e, a freddo, mi ha colpito. Non avevo detto né fatto nulla. Ha pronunciato qualcosa in arabo, forse un insulto verso la mia religione».
Il trauma dell’aggressione l’ha segnata: «Sono rimasta chiusa in casa per tre giorni, avevo paura di uscire.
Ogni volta che sentivo dei passi dietro di me mi voltavo di scatto». Tutto questo a settembre. Qualche settimana dopo la signora ha deciso di scrivere una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per denunciare l’accaduto e chiedere «attenzione» verso un clima che, a suo dire, si è fatto più pesante: «In ventiquattro anni da guida turistica non mi era mai successo nulla di simile. Firenze è sempre stata una città accogliente, ma dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, nell’ottobre 2023, le cose sono cambiate. Conosco altre persone ebree che oggi evitano di esporsi o non indossano più simboli religiosi».
E nella città abituata all’assalto turistico mondiale episodi simili si ripropongono con allarmante periodicità.
E infatti non si è trattato di un episodio isolato. «Un anno fa», ha ricostruito sempre Valle, «una signora mi ha disdetto una visita guidata appena saputo che sono ebrea. Mi ha ferita profondamente: il mio lavoro è fatto di dialogo e conoscenza. Firenze, città d'arte e di cultura, non può lasciare spazio a simili atteggiamenti. Serve maggiore sensibilità e una condanna chiara da parte di tutti».
Oggi Francesca Rachel Valle è tornata al suo lavoro: «Non voglio generalizzare, so che si è trattato di un gesto individuale, ma è un segnale da non sottovalutare. Io continuerò a fare ciò che amo: raccontare la bellezza di Firenze. Perché la cultura è l’unica risposta possibile all’odio. L’arte insegna a riconoscere l’altro, a guardarlo con occhi diversi. E io, nonostante tutto, continuerò a crederci».
Secondo il monitoraggio puntuale dell’Osservatorio Antisemitismo della Fondazione Cdec (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica), nel 2023 sono stati segnalati 454 episodi (con una concentrazione straordinaria nel trimestre ottobre–dicembre) e 877 episodi nel 2024: quasi un «raddoppio anno su anno e il massimo storico dall’immediato dopoguerra», sottolinea un dossier realizzato dall’Associazione SetteOttobre.

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