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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Riformista Rassegna Stampa
06.11.2025 «Allah akbar»: nuovo sangue in Francia. In Germania ridotti i mercatini di Natale
Cronaca di Aldo Torchiaro

Testata: Il Riformista
Data: 06 novembre 2025
Pagina: 4
Autore: Aldo Torchiaro
Titolo: ««Allah akbar»: nuovo sangue in Francia. In Germania ridotti i mercatini di Natale»

Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 06/11/2025, a pagina 4, la cronaca di Aldo Torchiaro dal titolo "«Allah akbar»: nuovo sangue in Francia. In Germania ridotti i mercatini di Natale".

File:Aldo Torchiaro.png - Wikipedia
Aldo Torchiaro

Tacciono le armi in Medio Oriente, ma un islamico lancia la sua auto contro i pedoni in un'isola della Francia meridionale. E a Berlino riducono i mercatini, per timore di nuovi attentati. I pro-Hamas raccolgono la loro sanguinosa eredità.

I nostalgici delle manifestazioni pro-Hamas possono stare tranquilli: l’eredità della loro impegnata indignazione non sarà dispersa ai quattro venti. Certamente non si esaurirà presto. Sì, in Medio Oriente hanno firmato la pace, «ma non è una vera pace», si affrettano a dire i simpatizzanti dei miliziani in Europa. I manifestanti, gli occupanti, gli antagonisti che cosa faranno adesso, alle nostre latitudini? Quali forme prenderà la carica di violenza, di manipolazione, di odio antisemita con cui hanno concimato il verminaio europeo seguito al 7 ottobre 2023? Come sempre, attraverso i rivoli carsici della storia e i corridoi sotterranei dell’ideologia, una volta accesa la miccia, prima o poi, qua e là, tenderà a esplodere. La carica a molla non rilascia mai subito tutta la sua energia. Ma nel tempo, con modalità variabili e in posti diversi, determina un moto che — sempre più remoto — tende al caos.

Così, mentre tacciono le armi di Hamas nella Striscia di Gaza, succede che nell’isola di Oléron, nel Sud della Francia, un uomo ha travolto dieci persone con la sua auto prima di urlare “Allah Akbar!”. Emmanuel Macron ha avuto un colloquio telefonico con il suo ministro dell’Interno, Laurent Nuñez. Si indaga per terrorismo su un episodio «di una violenza cieca e deliberata», dirà il presidente del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella. Per una perfidia del caso, nell’attacco è rimasta gravemente ferita anche Emma, una 22enne collaboratrice parlamentare del partito di Marine Le Pen e di Bardella. Il bilancio è di cinque persone travolte, tra cui due gravemente ferite.

L’estrema destra francese può cavalcare con ragione gli ottimi spunti forniti dalla sponda islamista: «Pensiamo a tutte le vittime e ai loro famigliari scioccati e preoccupati. In particolare a Emma, 22 anni, militante e collaboratrice del RN all’Assemblea nazionale, che è stata falciata da questo individuo mentre faceva jogging», ha dichiarato Bardella. Ma la notizia non è isolata. Perché nelle stesse ore, in Germania, le costanti minacce ai tradizionali mercatini di Natale — sempre più onerose e complesse — stanno imponendo agli organizzatori una stretta.

In Renania Settentrionale-Vestfalia, la città di Overath è stata tra le prime a cancellare il tradizionale mercatino di Natale. L’evento che avrebbe dovuto tenersi attorno alla chiesa di S. Walburga, previsto per la prima domenica d’Avvento, salta perché l’associazione di marketing cittadino non riesce più a sostenere spese lievitate per transenne, addetti alla vigilanza e piani di emergenza: nell’ultimo anno e mezzo sono stati spesi 20.000 euro per la vigilanza diurna e notturna, una cifra che la municipalità non può più sostenere. Un recente verdetto del Tribunale amministrativo di Berlino impedisce di ribaltare questi costi sugli organizzatori privati, ma il Comune non intende farsene carico. Per evitare oneri simili, la vicina Kerpen ha ribattezzato l’evento “Genussmarkt im Advent”, Mercatino del gusto nell’Avvento, evitando di parlare esplicitamente del Natale: una formula più leggera dal punto di vista autorizzativo.

Il timore di responsabilità e di richieste aggiuntive delle autorità, cresciute dopo vari allarmi, frena anche i volontari e i piccoli esercenti. Secondo la stampa tedesca, cancellazioni o ridimensionamenti si registrano anche a Rostock, ad Amburgo-Rahlstedt e al castello Bodelschwingh di Dortmund: segnali di una tendenza nazionale che mette a rischio i mercatini locali più piccoli.

L’Italia non è affatto estranea né alle minacce, né alla ricerca di contromisure valide. Nelle more delle celebrazioni della Giornata delle Forze Armate, i vertici militari si sono riuniti in più occasioni. E gli esperti di guerra ibrida torneranno a farlo domani, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura, per un incontro su «Difesa e Sicurezza». Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ieri conferendo le onorificenze all’Ordine militare ha parlato con toni accesi del dovere di tenere alta la guardia. «La situazione internazionale ha assunto, imprevedibilmente, caratteri e modalità preoccupanti: abbiamo di fronte un contesto di grande complessità, in cui alle Forze Armate sono richieste nuove tecnologie e nuove competenze, necessarie per fronteggiare minacce al pacifico confronto nel rispetto del diritto internazionale», ha detto il Presidente della Repubblica.

Le minacce si moltiplicano e gli episodi si succedono. E si ibridano. Sui droni in Belgio, che hanno paralizzato il traffico aereo al crocevia delle istituzioni europee per il quarto giorno, una pista porta all’area di Molenbeek. La terra di nessuno nella banlieue di Bruxelles potrebbe fornire manovalanza a basso costo — e una vera e propria infrastruttura di operazioni sporche — al servizio di potenze straniere interessate a investire sulla strategia del caos in Europa.

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