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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
05.11.2025 Il Vaticano va d’accordo con regimi rossi e islamici
Commento di Antonio Socci

Testata: Libero
Data: 05 novembre 2025
Pagina: 1/13
Autore: Antonio Socci
Titolo: «Dati terrificanti sui perseguitati: solo Donald parla»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 05/11/2025, a pag. 1/13, con il titolo "Dati terrificanti sui perseguitati: solo Donald parla" il commento di Antonio Socci.

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Antonio Socci

Per il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, la persecuzione dei cristiani nigeriani da parte dei Fulani islamici «non è un conflitto religioso, è più un conflitto di tipo sociale». Parole che hanno addolorato i vescovi e i fedeli nigeriani che piangono migliaia di vittime. Le cifre della persecuzione sono terrificanti, in tutto il mondo. Ma il Vaticano, nella sua politica estera ufficiale, preferisce continuare il dialogo con islamici e regimi comunisti.

Bernard Henri-Lévy, nei giorni scorsi, ha scritto su X: «Sono cinque anni che documento i massacri dei cristiani da parte dei Fulani di Boko Haram! Cinque annidi avvertimenti sul Wall Street Journal e Paris Match sul rischio di un genocidio!... Gli Stati Uniti si svegliano.
Finalmente... Grazie!».
È vero, Donald Trump, che è tornato alla Casa Bianca quest’anno, dimostra anche su questo una grande sensibilità che non c’era in epoca Dem. Ha tuonato: «Gli Stati Uniti non possono restare a guardare mentre tali atrocità accadono in Nigeria e in molti altri Paesi. Siamo pronti, disposti e in grado di salvare la nostra grande popolazione cristiana in tutto il mondo!».
Paradossalmente chi non vede una persecuzione anticristiana in Nigeria è il segretario di Stato vaticano, cardinal Parolin (leader del partito bergogliano che domina nella Curia e nella Chiesa), secondo cui «non è un conflitto religioso, è più un conflitto di tipo sociale». Parole che hanno addolorato i vescovi e i fedeli nigeriani che piangono migliaia di vittime.
Del resto i cristiani sono perseguitati in tanti altri Paesi, come i regimi comunisti della Corea del Nord (un vero inferno) e della Cina. Sulla Cina sconcerta il comportamento accomodante che il Vaticano di papa Bergoglio ha scelto di avere, specialmente da quando ha firmato con il regime di Pechino l’assurdo “accordo” del 2018: «Clamoroso a tal proposito» nota Riccardo Cascioli sul sito cattolico La nuova Bussola «che nei giorni scorsi i media vaticani abbiano ignorato la notizia della morte, a 90 anni, del vescovo Giulio Jia Zhiguo» che ha «passato 15 anni tra carcere e arresti domiciliari... è stato la figura forse più rappresentativa della Chiesa sotterranea, costantemente nel mirino delle autorità cinesi...
Per lui neanche una riga di ricordo».
La Curia (ancora bergogliana) non vuole dispiacere al regime. Del resto dal Vaticano non c’è stata nessuna protesta neanche per il processo al cardinale Joseph Zen, 93 anni, intrepido difensore dei cristiani perseguitati.
«E neanche una parola» ricorda Cascioli «per Jimmy Lai», 78 anni, l’editore cattolico di Hong Kong che da cinque anni è «in isolamento in carcere in condizioni drammatiche e con gravi problemi di salute», con «il rischio di morire in carcere» (è in attesa dell’ennesima sentenza).
Ma la persecuzione anticristiana, che non appassiona i “Buoni”, oltre la cronaca, è anche un fenomeno storico enorme e ignorato. Nel 2002 pubblicai I nuovi perseguitati con Piemme dove riportai i dati della World Christian Encyclopedia (Oxford University Press, 2001). Calcolava il numero di martiri cristiani dal I al XX secolo: circa 69 milioni e 420.000 vittime. E solo nel XX secolo (1900-2000) stimavano 45 milioni e 400mila martiri. Nell’anno 2000 circa 160.000 cristiani erano stati uccisi nel mondo per la loro fede. Più o meno questa era la media annuale. Giovanni Paolo II, nell’Anno Santo del 2000, portò all’attenzione del mondo i martiri del ventesimo secolo. In parte ci riuscì. Ma poi è rimasto un tema marginale.
Da allora, dopo 25 anni, è cambiato qualcosa per i cristiani?
Sì, in peggio.
Fino a pochi anni fa si quantificavano in circa 260 milioni i cristiani esposti a livelli alti o estremi di persecuzione, ma negli ultimi anni il loro numero è aumentato sempre più. Secondo la World Watch List 2025 di Open Doors «oltre 380 milioni di cristiani in tutto il mondo affrontano oggi elevati livelli di persecuzione e discriminazione per la loro fede (15 milioni in più rispetto ai 365 milioni dell’anno scorso): un numero record».
Ci sono anche Paesi storicamente cattolici che a causa di regimi di estrema sinistra vedono i cristiani in sofferenza. In America latina, per esempio, Cuba, il Venezuela e il Nicaragua. Il recente Rapporto sulla libertà religiosa 2025 dell’associazione Aiuto alla Chiesa segnala che anche in Occidente ci sono problemi: «Gli episodi anti-cristiani crescono nei Paesi occidentali. In Europa e Nord America è stato registrato un aumento significativo di attacchi contro siti e fedeli cristiani.
Nel 2023, in Francia, si sono contati circa 1.000 episodi anti-cristiani, mentre in Grecia oltre 600 casi di vandalismo contro chiese. In Canada, tra il 2021 e l’inizio del 2024, 24 chiese sono state incendiate. Incrementi simili sono stati segnalati anche in Spagna, Italia, Stati Uniti e Croazia, con profanazioni di luoghi di culto, aggressioni al clero e interruzioni di celebrazioni religiose, spesso motivate da ostilità ideologica, attivismo militante o estremismo anti-religioso».
Con tutto questo in Europa c’è chi afferma che c’è un rischio islamofobia... Nessuno si preoccupa della terribile condizione dei cristiani in Paesi islamici come, per esempio, il Pakistan. La tragedia dei cristiani non fa clamore, neanche notizia. Il clima ideologico in Occidente non è favorevole ai cristiani, per questo non si riconosce loro lo status di vittime. Del resto in Vaticano preferiscono andare d’accordo con musulmani e regimi comunisti... Come il mondo progressista.

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