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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
01.11.2025 La tregua favorisce soltanto Hamas
Analisi di Antonio Donno

Testata: Informazione Corretta
Data: 01 novembre 2025
Pagina: 1
Autore: Antonio Donno
Titolo: «La tregua favorisce soltanto Hamas»

La tregua favorisce soltanto Hamas
Analisi di Antonio Donno

Antonio Donno
Antonio Donno

La tregua voluta da Trump non era nell'interesse di Israele. Questo periodo di stop delle operazioni militari sta favorendo solo Hamas, che si riarma e si prepara a rilanciare il conflitto. Israele, anche fermandosi, continuerà ad essere odiato comunque, da un'opinione pubblica anti-sionista che ne vuole la cancellazione.

La tregua fra Israele e Hamas, voluta da Trump, reggerà finché i 1700 terroristi palestinesi non saranno opportunamente inquadrati nelle milizie di Hamas, molto indebolite in uomini e mezzi negli ultimi avvenimenti nella Striscia di Gaza. Inoltre, quasi la metà della stessa Striscia è ancora nelle loro mani, dove è avvenuto un indicibile massacro dei terroristi inclini alla tregua e all’accordo per mano di quelli che non vogliono cedere a qualsiasi atto di sottomissione. Dal punto di vista di questi ultimi, la distruzione di Israele e la cancellazione totale della presenza ebraica nel Medio Oriente è un dovere cui un islamico non può e non deve rinunciare, pena la condanna eterna. Per questo motivo d’obbligo religioso, Hamas prenderà il tempo necessario per ricostituirsi, rinforzarsi ed armarsi. Israele sa bene che questo tempo finirà e che il gruppo terroristico di Hamas riprenderà la sua lotta contro lo Stato ebraico.

     La tregua in corso, voluta da Trump e non certo da Netanyahu, non favorisce Israele, che avrebbe voluto continuare senza interruzione i suoi bombardamenti sulla Striscia, nonostante le perdite umane palestinesi che ne sarebbero derivate. Infatti, la continuità e la persistenza dei bombardamenti avrebbero consentito all’esercito israeliano di superare la “linea gialla”, e puntare senza esitazione a penetrare nella Striscia e cancellare Hamas, come ha fatto con Hezbollah. Per questo motivo, la tregua voluta da Trump e dai governi europei va incontro alle esigenze molto pesanti di Hamas: la ricostituzione numerica del gruppo, il suo robusto riarmo, e la ripresa della lotta contro Israele.

     L’opinione politica internazionale è concorde, o quasi, nel ritenere i bombardamenti israeliani un massacro indiscriminato di gazawi, estranei a Hamas o ritenuti estranei a Hamas, un eccidio che si si è rivolto contro Israele, costante obiettivo di una posizione generale che sfocia quasi sempre nell’anti-semitismo e spesso anche nell’anti-sionismo, perché sarebbe stato il sionismo la causa del malessere mediorientale, nel momento in cui ha dato vita ad uno Stato degli ebrei. I più di tremila anni di presenza ebraica nella regione finiscono per cadere definitivamente nell’oblio della Storia. Per gli anti-semiti e gli anti-sionisti Eretz Israel (La Terra di Israele) non è mai esistito. I nemici di Israele si nutrono di queste falsità e le diffondono con un certo successo. Questo capovolgimento della realtà storica induce gli anti-semiti e gli anti-sionisti a ritenere la fondazione di Israele come un ingiustificabile abuso nei confronti del mondo arabo, che avrebbe sempre detenuto quelle regioni.

     La morte di molti gazawi sotto i bombardamenti israeliani sarebbero, quindi, imputabili esclusivamente a Israele. È vero il contrario. In primo luogo, avviene che molto spesso Israele comunica per tempo alla popolazione di Gaza che sta per iniziare un attacco in determinate zone, al fine di risparmiare vite umane. Ma, al contrario, sono gli stessi terroristi di Hamas ad impedire ai gazawi di trovare rifugio in tempo per evitare la decimazione; Hamas vuole la morte degli abitanti di Gaza, perché ciò va a danno di Israele. Questa politica sanguinaria sta avendo successo in diverse parti dell’opinione pubblica. Ora, la cosiddetta tregua ha sospeso i bombardamenti di Israele, risparmiando molte vite umane.

     Ciò è, nello stesso tempo, un danno per Hamas, che usufruiva della morte della gente di Gaza per indirizzare la responsabilità a Gerusalemme, ma anche un favore, perché la tregua – come si è detto – fa respirare Hamas e facilitare il gruppo terroristico a riassestarsi e ricominciare la guerra contro Israele. Comunque, solo una ripulitura sistematica della presenza di Hamas all’interno di Gaza potrà garantire a Israele un successo definitivo. Trump ha sbagliato nel sostenere una tregua tra le parti; era, invece, indispensabile – e Netanyahu era di questo avviso – terminare l’operazione senza indugi e con pienezza di risultato.


takinut3@gmail.com

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