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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Foglio Rassegna Stampa
31.10.2025 Sionisti sotto terra, i professori cacciati dall’università
Commento di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 31 ottobre 2025
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Sionisti sottoterra»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 31/10/2025, a pagina 1, il commento di Giulio Meotti dal titolo: "Sionisti sottoterra".

Informazione Corretta
Giulio Meotti

Professori ebrei cacciati dall'università (anche chi lavora con le vittime  di Hamas) | Il Foglio
In numerose università occidentali cresce un clima ostile verso accademici e studenti ebrei o israeliani, con contestazioni, esclusioni e minacce. Docenti e ricercatori vengono interrotti, licenziati o dichiarati “non graditi”, mentre slogan violenti come “Sionisti sottoterra” si diffondono nei campus. Un’ondata che evoca pericolosi precedenti storici

Roma. “Sionisti fuori dal campus”. L’odio crepita in una delle università più prestigiose d’Europa, la London School of Economics, dove si è tenuto un dibattito sulla violenza sessuale commessa durante gli attacchi del 7 ottobre. Persino la Feminist Society si è unita alla protesta contro l’autrice del “Dinah Report”, l’accademica israeliana Ruth Halperin- Kaddari, che ha raccolto le testimonianze di ostaggi israeliani rilasciati, sopravvissuti ai massacri del Nova Festival e dei kibbutz, primi soccorritori, medici dell’obitorio e terapisti che lavorano con le vittime del pogrom di Hamas. Quel giorno, Amit Frankel e il suo team all’ospedale Soroka in Israele hanno curato 670 sopravvissuti all’assalto di Hamas (è lo stesso ospedale dove ha partorito la sorella del leader di Hamas, Ismail Haniyeh). Ora Frankel, specializzato in terapia intensiva, è dichiarato persona non grata da tre ospedali universitari olandesi, da Amsterdam a Leiden.

Il Telegraph racconta la “grande paura” che i professori ebrei o vicini a Israele avvertono nelle università britanniche: chi ha la scorta e chi decide di rimanere a casa nei giorni in cui si manifesta per la Palestina. Alla University of London, Michael Ben-Gad, professore di Economia, è stato appena contestato e aggredito in aula per aver prestato servizio nell’esercito israeliano negli anni Ottanta. Un manifestante ha minacciato di “decapitarlo”. Sempre in Olanda, l’Università di Groningen ha appena messo alla porta un professore impegnato in un progetto europeo di ricerca perché ha prestato servizio nella riserva israeliana.

Samuel Williams, studente di Scienze politiche a Oxford, cantava “Mettete i sionisti sottoterra”. Le organizzazioni pro Palestina delle università di Leeds, Cardiff e Queen 

Mary hanno condiviso su Instagram poster con lo stesso slogan.

Studenti incappucciati hanno fatto irruzione in un’aula dell’Università di Lione II, in Francia. Fabrice Balanche, docente di Geografia politica del medio oriente, è stato costretto ad uscire dall’aula. “Sionisti terroristi!”, hanno gridato gli studenti. Il ricercatore e specialista israeliano Shie Mannor, famoso per il suo lavoro sull’intelligenza artificiale, è stato escluso da una lezione dall’Institut Polytechnique de Paris.

E se l’unico professore della Columbia che è stato sospeso dal campus è l’ebreo che ha protestato per le manifestazioni filo Hamas, Shai Davidai, in Germania non può parlare all’Università di Lipsia lo storico israeliano Benny Morris e una conferenza del giudice della Corte suprema israeliana Daphne Barak-Erez all’Università Humboldt di Berlino è stata interrotta. E neanche l’Italia è immune. Da Torino all’Università di Pisa, via gli israeliani e i loro “fiancheggiatori”.

Professori ebrei cacciati dall’università. Dovrebbe ricordarci qualcosa.

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