Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Il PD alimenta l’odio Intervista di Tommaso Montesano a Marco Lisei
Testata: Libero Data: 30 ottobre 2025 Pagina: 7 Autore: Tommaso Montesano Titolo: ««Mi volevano zittire Il Pd alimenta l’odio»»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 30/10/2025, a pag. 7, con il titolo "Mi volevano zittire Il Pd alimenta l’odio", l'intervista di Tommaso Montesano a Marco Lisei.
Tommaso Montesano
Marco Lisei
Martedì mattina, liceo classico “Marco Minghetti” di Bologna. Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia - è anche presidente della commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid - è uno dei relatori invitati a partecipare al dibattito organizzato sul «ruolo dell’Italia nei conflitti internazionali» dagli studenti riuniti in assemblea (il liceo, però, adesso non è sotto occupazione).
Accolto da slogan e striscioni dal contenuto inequivocabile («fuori i fascisti e i sionisti dalle scuole»), a causa di un picchetto organizzato dai “Collettivi” dell’Opposizione studentesca alternativa (Osa) gli è stato impedito di entrare dall’ingresso principale dell’istituto. Così dai suoi account social quelli di Osa hanno cantato vittoria: «Il senatore fascista Lisei costretto a entrare scortato scappa dal confronto.
Grande giornata di lotta.
La lotta paga».
Senatore, è andata davvero così? Cosa è successo al liceo Minghetti?
«Capisco che non essendo andate le cose come volevano, debbano adesso fare una propaganda falsa.
Del resto stanno ancora raccontando che l’Italia vende le armi a Israele, ad esempio... Ma la verità sta altrove».
E dove sta?
«Sono entrato scortato e per senso di responsabilità verso le Forze dell’ordine ho evitato l’ingresso principale perché lì mi avrebbero certamente impedito l’ingresso. Questo è grave e fa capire chi sono i veri fascisti».
Una volta entrato cosa è accaduto?
«Hanno provato a dissuadermi urlando contro di me e Giorgia Meloni. Ma sono entrato e ho parlato.
$ vero che dopo un’ora sono andato via, ma gli accordi con i rappresentanti erano che mi sarei fermato meno perché poi sarei dovuto essere a Roma. Sono arrivato anche un po’ in ritardo, peraltro».
Eppure lei, nonostante il clima arroventato, ha preferito non alzare ulteriormente i toni.
«Sono disponibile a tornare a parlare con gli studenti anche per ore. Noi di destra, a Bologna, abbiamo solidi anticorpi rispetto a chi non vuole farci parlare».
Pensa che il sindaco della città, Matteo Lepore del Pd, abbia responsabilità per quanto sta accadendo a Bologna, dove occupazioni e manifestazioni pro-Pal, anche violente, si susseguono?
«A Bologna esponenti dei Collettivi siedono in Consiglio comunale. E a volte sfilano in mezzo a quelli che un minuto dopo insultano e aggrediscono le Forze dell’ordine. A loro sono state assegnate sedi e le loro associazioni ricevono soldi dal Comune. La linea di Lepore è, se possibile, ancora più estremista di quella di Elly Schlein».
Ritiene che la segretaria del Pd, e l’opposizione in generale, finora abbiano offerto una copertura a queste frange estremiste?
«Certamente. Le dichiarazioni pubbliche di Schlein e di molti esponenti della sinistra alimentano le piazze. Alimentano la convinzione che ci sia un governo estremista e autoritario. $ ridicolo che la sinistra si sorprenda se qualcuno li prende alla lettera e scende in piazza rendendosi protagonista di danni e violenze. Poi, certamente, di fronte agli episodi di violenza c’è sempre qualche dichiarazione per salvare un minimo la faccia, però...».
Però?
«L’attuale linea del Pd e dell’opposizione è di totale connivenza con l’estrema sinistra».
Oltre alle piazze, da cosa lo evince?
«Basterebbe menzionare la candidatura di Ilaria Salis al Parlamento europeo.
Fortunatamente noi abbiamo Giorgia Meloni, una leader seria, credibile e stimata. Basta ascoltarla per capire da che parte sta la democrazia».
A proposito: ha ricevuto solidarietà dai suoi avversari politici, cittadini e non, dopo quanto accaduto?
«Al momento no, ma devo confessare che non nutrivo grandi aspettative. A Bologna molti esponenti politici di sinistra sostengono che con noi non ci si debba neppure parlare».
I collettivi “Osa” promettono nuove azioni: «Non è finita qui». Quanto è alto il rischio di una nuova escalation di proteste e manifestazioni nonostante il “cessate il fuoco” a Gaza?
«Non ho dubbi che non sia finita qui. Questi Collettivi sono pericolosi: adulti vanno nelle scuole a reclutare ragazzi giovanissimi, cui indottrinano odio e ideologia, cui insegnano che non ci deve essere dialogo né confronto, ma solo piazza, protesta e violenza».
Alcuni sindacati hanno già proclamato nuovi scioperi.
«Il problema non è lo sciopero né i cortei. Ma la violenza, verbale e fisica, contenuta in alcune di queste mobilitazioni».
Le scuole, alcune università, sono state scosse da proteste e occupazioni. Come si può tutelare il diritto allo studio?
«Non è semplice, ma credo che al momento, seppure con difficoltà, lo abbiamo garantito. Purtroppo in alcune università, anche con la complicità e la compiacenza di alcuni professori e presidi di sinistra, è più difficile. Di certo con il governo Meloni nessuno può lamentarsi che non è stato garantito il diritto di manifestare, visto che abbiamo il record di manifestazioni e scioperi».
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