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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Shalom Rassegna Stampa
30.10.2025 Congresso Sionista Mondiale: la ‘Voce delle generazioni’ risuona a Gerusalemme
Cronaca di Michelle Zarfati

Testata: Shalom
Data: 30 ottobre 2025
Pagina: 1
Autore: Michelle Zarfati
Titolo: «Congresso Sionista Mondiale: la ‘Voce delle generazioni’ risuona a Gerusalemme»

Riprendiamo da SHALOM online il commento di Michelle Zarfati dal titolo "Congresso Sionista Mondiale: la ‘Voce delle generazioni’ risuona a Gerusalemme".

Michelle Zarfati - Comunicazioni pubbliche relazioni - Museo Ebraico |  LinkedIn
Michelle Zarfati

Il presidente di Israele, Isaac Herzog, apre i lavori del Congresso Sionista Mondiale a Gerusalemme. Ha ribadito l'impegno comune per “riunire il popolo ebraico e riportare tutti gli ostaggi a casa”.

È stata un’inaugurazione intensa e piena di significato quella del 39° Congresso Sionista Mondiale (WZC), che si è aperto ieri sera al Jerusalem International Conference Center e che si terrà fino al 30 ottobre. Sul palco, l’artista Yuval Raphael ha emozionato la platea con la sua interpretazione di ‘New Day Will Rise’. Poi, in un momento di pura partecipazione collettiva: bambini, soldati e giovani dei movimenti sionisti hanno intonato insieme l’Hatikva, l’inno nazionale d’Israele, sventolando bandiere tra applausi e commozione.
Il titolo del Congresso “Voce delle generazioni” ha trovato pieno significato nell’evento. Non solo un tema istituzionale, ma un richiamo profondo alla continuità: generazioni diverse, unite da un’unica identità e da una stessa speranza. Nel corso delle giornate, leader e delegati provenienti da tutto il mondo discuteranno del futuro del movimento sionista, tra sfide globali, educazione, sicurezza e unità del popolo ebraico. Durante il congresso, delegati e giovani provenienti da ogni parte del mondo si uniranno in un dialogo fra passato, presente e futuro del sionismo mondiale.
Il Presidente israeliano Isaac Herzog, aprendo i lavori, ha richiamato con forza l’impegno comune per “riunire il popolo ebraico e riportare tutti gli ostaggi a casa”. Le sue parole hanno trovato eco nei volti dei delegati e nelle discussioni che hanno animato le sessioni del congresso. Fondato da Theodor Herzl nel 1897, il Congresso Sionista Mondiale è oggi il principale organismo rappresentativo del movimento sionista. L’edizione 2025 ha riunito 525 delegati, di cui il 38% provenienti da Israele, il 29% dagli Stati Uniti e il 33% dal resto della diaspora. La “Voce delle generazioni” non è stato dunque solo il titolo di un evento, ma la promessa che, davvero, un nuovo giorno potrà sorgere.

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redazione@shalom.it

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