Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Annettere Giudea e Samaria non è un 'intento genocida' Commento di Niram Ferretti
Testata: Il Riformista Data: 28 ottobre 2025 Pagina: 7 Autore: Niram Ferretti Titolo: «L’insostenibilità di certi paragoni alla luce del diritto e della storia»
Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 28/10/2025, a pagina 7, l'editoriale di Niram Ferretti dal titolo "L’insostenibilità di certi paragoni alla luce del diritto e della storia".
Niram Ferretti
Cisgiordania, insediamenti ebraici. La proposta di annettere Giudea e Samaria, storiche regioni dell'ebraismo, promesse al futuro Stato di Israele durante il mandato britannico, non è l'equivalente dello slogan genocida palestinese "dal fiume al mare".
Nel suo articolo di sabato apparso su queste pagine, dal titolo “Cisgiordania, facciamoci del male”, Francesco Lucrezi critica il voto della Knesset di mercoledì scorso, in base al quale il parlamento israeliano ha deliberato in prima battuta l’estensione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania. Secondo l’autore una mossa simile equivarrebbe allo slogan genocida “from the river to the sea”.
La Cisgiordania, (nome storico Giudea e Samaria) è, insieme a Gaza, un territorio assegnato interamente all’abitabilità ebraica dal Mandato Britannico per la Palestina del 1923, l’unico documento che ha la valenza di un trattato internazionale, mai abrogato e soppiantato. Il fatto che Israele, da dopo la guerra dei Sei giorni, non abbia applicato questo principio, catturando i territori all’Egitto e alla Giordania che se ne erano appropriati a seguito della guerra del 1948-49, non lede la legittimità giuridica del diritto conferito.
Affermare la sovranità israeliana su un territorio assegnato agli ebrei dal dispositivo dei Mandati, il medesimo che ha disegnato i confini odierni della Giordania, del Libano e dell’Iraq, non può avere in alcun modo l’equivalenza di una esortazione programmaticamente genocida.
Lucrezi si preoccupa altresì del fatto che, se ciò avvenisse, Israele perderebbe la sua natura di Stato ebraico dovendo assimilare i due milioni e settecentomila arabi residenti in Cisgiordania, tuttavia, in una prospettiva di esercizio di piena sovranità israeliana in Cisgiordania, solo gli arabi disposti a vivere in uno Stato ebraico rispettandone leggi e valori verrebbe accolto. Ma sono pochi.
Dagli ultimi sondaggi, risulta che la maggioranza degli arabi residenti nei territori appoggia Hamas. Sono appunto quelli che vorrebbero “liberare” la “Palestina” dal fiume al mare, e che Lucrezi da “amico di sempre di Israele” non vorrebbe privare di un loro Stato, trovando riprovevole che su un territorio che per millenni è stato il cuore del popolo ebraico e che il diritto internazionale gli ha assegnato, Israele non possa estendere la sua sovranità.
Infine, quando un Paese è in grado di esercitare le sue prerogative sovrane, non può mai fare una “figura da quattro soldi”, lo è quello che rinunciandovi si comporta come una colonia americana.
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