Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Le immagini che gli stessi terroristi di Hamas diffondono da Gaza sono agghiaccianti. La repressione interna sta risvegliando le coscienze del mondo arabo. Ma non quelle dei media occidentali. In Francia continuano i dubbi, i distinguo e le giustificazioni, anche di fronte all'orrore.
“Per l’ennesima volta Hamas ha fatto un regalo politico gratuito a Israele, un regalo che indebolisce ulteriormente la sua pretesa di essere un movimento di resistenza contro l’occupazione e che rafforza la narrazione di Israele secondo cui esso non è altro che un’organizzazione terroristica.”
Propaganda israeliana? No, siete fuori strada. Questo testo edificante è disponibile nell'edizione del 17 ottobre dell'autorevole quotidiano emiratino “Al Bayan”. Continuiamo a leggere: “Dei video che mostrano dei combattenti di Hamas giustiziare tramite plotone di esecuzione alcuni giovani palestinesi accusati di tradimento e collaborazionismo con l'esercito israeliano, hanno inondato i media internazionali. Persino i commentatori più moderati hanno potuto solo descrivere le scene come disumane e offensive.”
Secondo Le Courrier International del 15 ottobre, “le immagini trasmesse sul canale Telegram della stazione televisiva Al-Aqsa, affiliata ad Hamas, sono agghiaccianti.” L'articolo fa riferimento ad un servizio della CNN che mostra “uomini incappucciati, alcuni dei quali indossano fasce verdi di Hamas, mentre uccidono otto persone con gli occhi bendati nel quartiere Sabra di Gaza City.” Inoltre Le Courrier International aggiunge: “Secondo il Wall Street Journal, queste otto persone sono state 'trascinate […] in una piazza pubblica in pieno giorno, costrette a inginocchiarsi e poi giustiziate di fronte a una folla di spettatori.’”
Ci vorrebbe ben altro per convincere Le Figaro, che presenta gli stessi fatti come segue: “Dei video, la cui origine è difficile da stabilire, mostrano combattenti armati e mascherati che picchiano a colpi di mazze degli individui a terra o in ginocchio. All'inizio della settimana, due reclute delle forze d'élite del gruppo islamista sono state assassinate dal clan Dughmush – una delle famiglie più influenti della zona – nel quartiere di Sabra a Gaza City, riporta la BBC. Il giorno dopo, Hamas ha ucciso uno dei suoi membri e ne ha rapiti una trentina.” Rileggete: “Dei video, la cui origine è difficile da stabilire” al fine di insinuare dubbi laddove nemmeno il quotidiano emiratino ne ha?
E soprattutto quel riferimento alle “forze d'élite del gruppo islamista.” Le Figaro probabilmente ignora che Hamas è considerato un gruppo terroristico da tutti i Paesi europei, Francia inclusa. Peraltro, i suoi giornalisti continuano ad ignorare che a Gaza, il termine “Forze d'élite” si applica esclusivamente alla Forza Nukhba, letteralmente “l'élite”, a cui appartenevano le orde fanatiche che si sono riversate nei kibbutz e nelle città del Sud di Israele il 7 ottobre 2023?
Nel quadro delle atrocità commesse quel giorno, documentate dalle foto scattate in tempo reale dai perpetratori che si erano affrettati a metterle online, c'era anche una peculiarità che, mi sembra, appartenga solo ad Hamas e in misura minore a Hezbollah: cioè, usare i corpi delle vittime che hanno massacrato come merce di scambio.