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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.09.2003 Il sangue dei martiri
Esaltazione del martirio sul quotidiano governativo siriano nell' anniversario dell'11 settembre

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Il sangue dei martiri»
6 Settembre 2003, pochi giorni prima della seconda ricorrenza di quell'11
settembre che ha cambiato il mondo in peggio. Una parte del mondo commemora, piange i morti, si chiede il perché di questa tragedia e del terrore che colpisce tanti innocenti. Ma un' altra parte del mondo non si unisce al lutto, ed anzi esalta gli assassini che lo hanno generato.
Buthayina Sha'ban, la portavoce del Ministero degli Esteri siriano (siriano,sottolineiamo), coglie questa occasione per scrivere un ispirato articolo nel quotidiano governativo "Teshreen". "I martiri sono la coscienza della nazione. Sono gli uomini più nobili della nazione ed i più rispettabili fra tutti gli esseri umani". Due anni prima, il 6 maggio 2000, la stessa signora dai nobili sentimenti aveva scritto una lode estasiata del martirio di cui traduciamo alcuni passi:
"Il sangue dei martiri suscita un grido nelle orecchie di ogni compatriota,
uomo e donna, dall' Atlantico al Golfo Persico. Non vi è modo migliore del
sangue (per redimere la patria), né altro modo che la resistenza. Il sangue
dei martiri scorre da Libano, caldo ed abbondante...annunciando che è sangue
arabo quello che scorre nel cuore di ogni arabo e che la storia non sarà mai
scritta...facendo concessioni...piuttosto, sarà scritta con la luce
splendente di questi martiri. Ciò che essi rappresentano rimarrà per sempre
una linea che gli altri saranno costretti a riconoscere ed onorare... In
questo oscuro tunnel arabo ed in questo stato di disunione, che ha
indebolito le capacità di questa nazione, facendole perdere la posizione e
l' onorefra le altre nazioni, il sangue di questi martiri accende una
candela di speranza, in modo che altri possano scoprire ciò che i martiri
hanno scoperto - che cioè l'altra vita è migliore della prima, e che quanti
sono uccisi per Allah vivono vicini al loro Signore, e che cercare il
martirio per il bene della patria è l'unico modo per liberare la terra e la
volontà e per reintegrare i diritti".




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