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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Foglio Rassegna Stampa
24.10.2025 Ebrei cancellati
Commento di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 24 ottobre 2025
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Ebrei interdetti»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 24/10/2025, a pagina 1/III, il commento di Giulio Meotti dal titolo: "Ebrei interdetti".

Informazione Corretta
Giulio Meotti

FootballAwaydays on X
In Europa cresce la tendenza a cancellare eventi culturali ebraici o israeliani “per motivi di sicurezza”, dal festival cinematografico ebraico di Malmö ai concerti e alle partite del Maccabi Tel Aviv. Questa giustificazione, usata anche in altri casi di censura, sta di fatto escludendo gli ebrei dallo spazio pubblico. Così la paura e la violenza diventano strumenti per decidere cosa può essere mostrato o ascoltato

Roma. Un festival cinematografico ebraico in Svezia fino a qualche anno fa era innocuo. Ora la più grande catena di cinema svedese, Filmstaden, ha deciso di non ospitarlo per “problemi di sicurezza”. Siamo a Malmö, la terza città del paese scandinavo. L’organizzatrice del festival, Sofia Nerbrand, ha detto che la polizia si era offerta di garantire la sicurezza dei cinema: “Il festival deve essere cancellato perché nessun cinema osa affittare il suo spazio, è scandaloso che la Svezia non possa proteggere gli spettatori interessati ai film ebraici”. Anche la ministra della Cultura, Parisa Liljestrand, ha condannato “il fatto che una delle nostre minoranze si senta così vulnerabile e che gli organizzatori credano di non poter organizzare eventi culturali con contenuti ebraici è un completo disastro per la società”. Un anno fa, l’israeliana Eden Golan aveva potuto cantare all’Eurovision a Malmö solo perché Israele aveva preso in mano la sua sicurezza, impedendole di lasciare l’hotel prima e dopo le esibizioni, scortandola con un convoglio della polizia. E così il festival del cinema ebraico in Svezia finisce come il festival cinematografico israeliano Shalom Europa a Strasburgo e il festival cinematografico ebraico in Canada: tutti cancellati.

In Europa, gli ebrei vengono ora banditi dagli spazi pubblici e viene detto che è per la loro “sicurezza”.

I tifosi del Maccabi Tel Aviv sono stati appena cacciati da Birmingham, la terza città d’Inghilterra. Prima c’erano state le squadre olimpiche israeliane a Parigi confinate nei loro dormitori sempre per la loro sicurezza. Come l’esclusione di una squadra israeliana di frisbee dai campionati europei giovanili in Belgio, non benvenuti “finché la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti (compresi quelli israeliani) non saranno garantiti”. E così la tendenza è esplosa.

Bruxelles ha annunciato di aver annullato un concerto della celebre rock band Disturbed. “La priorità è la sicurezza dei residenti, degli spettatori e del personale”. Il frontman dei Disturbed, David Draiman, è ebreo ed è stato un sostenitoredella liberazione degli ostaggi israeliani. Ad Anversa hanno cancellato i concerti dell’israeliano Lahav Shani, direttoredella Filarmonica di Monaco ed erede di Zubin Mehta. La città di Amsterdam ha dichiarato la squadra di calcio israeliana del Maccabi “non benvenuta”. Un anno fa, il giorno prima dell’anniversario della Notte dei cristalli, una serie di agguati contro i tifosi israeliani del Maccabi furono perpetrati ad Amsterdam e scioccarono l’opinione pubblica. Sempre per ragioni di sicurezza il belga Cinemamed FilmFestival ha cancellato “La Belle de Gaza” di Yolande Zauberman, il film che racconta l’esperienza delle persone transgender fuggite da Gaza per vivere a Tel Aviv. L’ApolloTheatre di Roma si è rifiutato, sempre per sicurezza, di ospitare una serata con il giornalista 

Douglas Murray. E sempre a Londra una società pubblicitaria ha rimosso i cartelloni che mostravano gli ostaggi israeliani catturati dai terroristi di Hamas. La società pubblicitaria in questione, London Lites, dice di averlo fatto per la “sicurezza”.

Niente di tutto ciò renderà gli ebrei europei più sicuri. Al contrario, si sta normalizzando l’idea che gli ebrei non possano essere protetti durante una partita di calcio, a teatro, a un concerto e ovunque vogliano riunirsi. Questo, a sua volta, renderà tutti gli altri meno sicuri, perché fa della violenza la tattica più efficace per determinare quali eventi culturali sono accettati e consentiti.

Studenti francesi dovevano assistere alla proiezione di “Persepolis” in un cinema nell’Ardèche, quando la scuola ha preferito annullare “per paura della reazione”. Le catene di cinema del Regno Unito (a Bradford, Birmingham, Londra, Glasgow, Sheffield) hanno cancellato tutte le proiezioni di un film sulla figlia di Maometto, “The lady of heaven”, per “garantire la sicurezza del personale e dei clienti”. A Noisy-le-Sec, nella Seine-Saint-Denis francese, la proiezione di “Barbie” è stata cancellata per “tutelare la sicurezza”.

L’autocensura dilaga. Sempre per il nostro bene.

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