2 Lettere
1. Solidarietà silenziosa con gli ebrei
Gentilissima signora Fait,
come ogni giorno anche oggi ho letto "Informazione Corretta" e ho trovato la lettera inviatale dal signor Yosef ben Hektor, con cui sono completamente d'accordo.
Mi permetto di segnalarle un piccolissimo fatto di cui sono stato parte (dire protagonista sarebbe una esagerazione).
Un mio vicino ha un cane (io amo moltissimo i cani e quando ne incontro uno non perdo occasione per coccolarlo) ormai anziano di una razza pressoché sconosciuta in Italia e qualche giorno fa, quando più virulenta era la gazzarra antisemita in Italia, incontrandoli la mattina, mi sono fermato a fare i complimenti al cane, dolcissimo, e scambiare due parole col proprietario. Vedendogli sottobraccio un libro con un titolo in caratteri ebraici, l'ho salutato dicendo "Am Israel chai". È rimasto un attimo sconcertato poi mi ha sorriso e mi ha risposto "Am Israel chai".
Spero nel mio piccolo di avergli mostrato solidarietà e che non tutti gli italiani sono come i delinquenti comunisti.
Una piccola divagazione, noto che da qualche mese, con mio grande compiacimento, "Informazione Corretta" ha smesso di riportare gli immondi articoli del Corriere, di Repubblica e della Stampa, privilegiando quelli di Libero.
Le voglio poi dire che, pur felice per la tregua raggiunta, mi sento molto in consonanza con l'articolo di ieri di David Elber " Una 'pace' che assomiglia a una estorsione": sarò un bieco reazionario ma temo che il lavoro sia stato interrotto e Israele sarà, tra qualche tempo, costretto a portarlo a termine.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
se tutti gli italiani fossero come i sinistri, quelli che hanno devastato l’Italia durante le manifestazioni o coloro che li giustificano, sarebbe davvero una disperazione. Esiste tanta brava gente che ragiona, che non ha pregiudizi e sa pensare con la propria testa. Riguardo alla tregua raggiunta il fine era riavere a casa i nostri poveri ostaggi dopo 2 anni d’inferno. Una volta a casa, se Hamas non onorerà gli accordi il nostro esercito sarà pronto ad intervenire. Io provo a essere ottimista anche perché da quando è in vigore la tregua, i palestinesi hanno incominciato a ammazzarsi tra loro, vi sono esecuzioni in strada, chi non è stato fedele ai terroristi viene eliminato. I palestinesi sono questi, fazioni contro fazioni, tribù contro tribù. Non hanno nemmeno idea di cosa sia la solidarietà e la fratellanza.
Un cordiale shalom e tanta speranza
Deborah Fait
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2. Non se ne può più della Sumud Flotilla
Carissima Deborah,
Posso ancora arrabbiarmi? Ora ci sono tutte le “vittime” delle Flotilla che sparano contro Israele con i racconti (quanto veritieri?) di ciò che hanno “subito” da parte degli israeliani, tra prigioni piene di cimici, maltrattamenti fisici (fame subita) e psicologici ed altro.
Non si può più leggere un giornale o ascoltare un telegiornale perchè qualcuno di loro è lì a blaterare!
Basta!
Credo sia ora di girare pagina e di occuparci e preoccuparci del ritorno degli ostaggi, quelli sì maltrattati, denutriti e poi…sovralimentati negli ultimi giorni prima del rilascio, com’è risultato dopo il rilascio di altri ostaggi!
Ho guardato “Sorgente di vita” della settimana scorsa ( non ero a casa mia domenica scorsa), una trasmissione bellissima…una volta era settimanale, ora solo più quindicinale ed ora all’alba…chissà perchè! Questa trasmissione ha raccontato qualcosa sul 7 ottobre con qualche filmato sui kibbutz…mi ha impressionata il fatto che una delle vittime, che era al telefono con il figlio, al quale l’ha riferito) abbia sentito dal telefono del terrorista arrivare l’ordine da Gaza di ammazzarli tutti perchè non c’erano più posti liberi per mettere gli ostaggi! Infatti questa signora è stata uccisa! Si può essere più bastardi di così?
Israele ha diritto di vivere e di vivere in pace! Speriamo che il rilascio degli ostaggi sia il primo passo verso una pace difficile, sicuramente, ma duratura!
Sono sempre con voi, con ognuno di voi, con tutto il cuore!
Un affettuosissimo abbraccio.
Renata Noyb
Cara Renata,
Hai detto giusto, i barcaioli blaterano perché non sanno fare altro che brutte figure. Io conosco chi era andato a riceverli all’arrivo in Israele e ha testimoniato che erano inferociti, come tante belve rabbiose. Appena scesi dalle barche hanno dato calci, pugni, morsi ai soldati finché sono stati ammanettati. Cimici nei letti? Non credo proprio, erano nel Neghev che è un deserto, fa caldo e vi sono insetti. Greta poteva farsi mandare un materasso nuovo dall’Ikea di Rishon Le Zion visto che è svedese e avrebbe avuto un occhio di riguardo. Tra l’altro ho saputo che alcuni di loro si sono convertiti all’islam e questo spiega molte cose.
Stendiamo un velo pietoso su quella gentaglia “eroica” secondo la sinistra. Tutto il mondo li ha derisi. Adesso aspettiamo, con il cuore in gola, l’arrivo dei nostri ostaggi e poi vedremo cosa succederà. Intanto i vivi saranno curati, temo soprattutto psicologicamente dopo 2 anni di inferno. I nostri morti potranno essere sepolti qui nel nostro Paese, potranno finalmente riposare a casa.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait