Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Testata: Il Foglio Data: 12 ottobre 2025 Pagina: II Autore: Giulio Meotti Titolo: «Lo scudo di Davide»
Riprendiamo dal FOGLIO Internazionale di oggi, 12/10/2025, a pagina II, il commento di Giulio Meotti, dal titolo: "Lo scudo di Davide".
Giulio Meotti
Servizi segreti, armi e tecnologie militari israeliane sono al centro della difesa europea. Senza il Mossad non avremmo sventato decine di attentati islamici nelle nostre città. E parte dei nuovi armamenti europei, compresa la difesa anti-missile, sono made in Israel. Un boicottaggio militare di Israele significherebbe anche la fine della sicurezza in Europa.
L’ultima stagione della serie israeliana “Fauda” racconta l’unità antiterrorismo impegnata in un’operazione a Molenbeek, il focolaio europeo di jihadismo. Doron deve accompagnare in Belgio Gabi Ayub, capo dell’agenzia di intelligence Shin Bet. Ci vuole poco perché Doron e Eli si rendano conto della pentola a pressione in cui si sono cacciati: “Molenbeek ha compresso Gaza in dieci edifici”. Questa settimana tre jihadisti sono stati arrestati in Belgio, avevano esplosivi e una lista di obiettivi da colpire, tra cui il premier Bart De Wever.
“Attacco terroristico sventato in Germania grazie al Mossad”. Questo un altro titolo su tutti i principali giornali tedeschi questa settimana. Soltanto uno dei tanti attentati sventati da Israele in Europa. Un’amichevole di calcio tra Germania e Olanda nella città di Hannover è stata annullata 91 minuti prima del calcio d’inizio dopo che la polizia ha ricevuto “informazioni concrete” di un attacco allo stadio. Angela Merkel avrebbe dovuto assistere alla partita di solidarietà verso le vittime degli attentati di Parigi avvenuti quattro giorni prima e in cui lo Stade de France era stato attaccato dall’Isis alla presenza del presidente François Hollande. L’allora ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maizière, disse che la decisione di annullare la partita era stata presa dopo una “soffiata straniera”. Poi si è scoperto che era stato Israele ad allertare i tedeschi.
L’Europa oggi fa affidamento ad aziende e tecnologie israeliane per l’antiterrorismo. Terrogence è specializzata nel trovare informazioni sui social con le istruzioni per la preparazione di ordigni esplosivi improvvisati. Già nel novembre 2014, gli esperti dell’azienda avevano segnalato l’esistenza di istruzioni per compiere attacchi in Francia e di un giuramento di fedeltà allo Stato islamico. Il terrorista del supermercato kosher di Parigi avrebbe seguito queste istruzioni alla lettera. Per l’irruzione nelle strutture in cui sono tenuti gli ostaggi c’è Sun Hitec, l’azienda israeliana specializzata nella fornitura di soluzioni a problemi di questo tipo. Camero-Tech è leader mondiale nelle soluzioni Sense-Through-The-Wall per l’osservazione di oggetti, fissi e in movimento, dietro muri o barriere. Four Troop è una delle aziende più operative in Europa nei servizi di guardia del corpo per privati e delegazioni. Un’azienda israeliana ha gestito la sicurezza alle Olimpiadi di Rio 2016. L’International Security & Defence Systems, fondata nel 1982 a Tel Aviv da un ex colonnello di Tsahal, ha garantito la sicurezza di diecimila atleti provenienti da tutto il mondo, di oltre cento capi di stato e del villaggio olimpico.
Israele aveva avvertito i funzionari belgi diverse settimane prima dell’attacco delle inadeguate misure di sicurezza all’aeroporto Zaventem di Bruxelles. L’avvertimento era arrivato dai funzionari israeliani incaricati di valutare gli standard di sicurezza negli aeroporti che operano voli per Tel Aviv. Gli israeliani avevano riscontrato “carenze significative” all’aeroporto, teatro poi di due esplosioni mortali da parte dell’Isis. Ma come in Fauda, i belgi dormivano.
Il Mossad ha contribuito a sventare una cinquantina di attentati in venti paesi. Lo ha rivelato lo stesso servizio segreto israeliano. L’Australia ha fermato un piano per far esplodere un volo in partenza da Sydney e diretto ad Abu Dhabi. Una bomba, nascosta in un tritacarne, avrebbe dovuto essere trasportata a bordo. “I servizi segreti israeliani hanno sventato l’abbattimento di un aereo australiano, un massacro inimmaginabile”, ha dichiarato poche ore dopo il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
Due mesi fa, l’Australia ha espulso alcuni diplomatici iraniani: Israele aveva allertato gli australiani su un piano di Teheran per colpire nel paese.
Israele ha fermato un paio di attacchi jihadisti in Danimarca e ha contribuito a fermare attacchi come quello pianificato dai terroristi dell’Isis durante una partita di calcio in Albania. Poi dodici attacchi nella Turchia di Erdogan. Poi Donald Trump ha rivelato dettagli sull’allerta di Israele riguardo a un piano dell’Isis di far esplodere aerei passeggeri diretti in Europa utilizzando esplosivi inseriti all’interno di computer portatili. Poi Israele sventa un attacco a Cipro, paese membro dell’Ue.
Un mese dopo il 7 ottobre, un attentato fermato in tempo in Brasile. Israele si mette in mezzo anche a un attentato dell’Iran contro i dissidenti iraniani a Parigi (avrebbe dovuto partecipare anche Rudy Giuliani).
“Parigi è diventata un centro operativo per il Mossad”, secondo un’inchiesta del Monde. L’articolo, intitolato 'L’ombra del Mossad aleggia su Parigi”, cita alti funzionari dell’intelligence francese, uno dei quali dice: “La città è il parco giochi del Mossad”. “La Francia ha le mani legate” poiché dipende da Israele “in molte questioni delicate”. Quali lo spiega un’inchiesta del Figaro: “Il Mossad ha assistito i servizi francesi nella lotta contro le reti separatiste durante la guerra d’Algeria. Il capo del servizio, Isser Harel, avvertì anche il generale de Gaulle di un attentato pianificato alla sua vita nel marzo 1961. Dal 2015, diversi attacchi sono stati sventati, in parte grazie alle informazioni fornite dal Mossad: ad esempio, lo smantellamento nel novembre 2016, a Marsiglia e Strasburgo, di una cellula di jihadisti dello Stato islamico sospettata di pianificare un’azione”.
La scorsa primavera Israele è stato fondamentale nell’avvertire Londra dei piani iraniani per colpire la capitale inglese. Come ha spiegato Con Coughlin, corrispondente del Telegraph per la difesa, la Gran Bretagna è così dipendente dall’intelligence israeliana che semplicemente “non può permettersi una spaccatura diplomatica”. Dopo le bombe di Londra del 7 luglio 2005 venne fuori che il capo degli attentatori, Mohammed Sidique Khan, era stato in Israele poche settimane prima che due britannici, legati a Khan, portassero a termine una missione suicida in un caffè di Tel Aviv.
Un’inchiesta della rivista tedesca Spiegel ha rivelato che Israele ha raccolto e fornito informazioni sui terroristi dell’Isis tornati dalla Siria e che volevano effettuare attacchi nei loro paesi europei. L’americana Delta Force è stata fondata emulando la leggendaria operazione israeliana a Entebbe in Uganda. Il Pentagono ha copiato le tattiche israeliane utilizzate durante l’Intifada per adattarle alla guerriglia urbana in Iraq e in Afghanistan. Israele è leader mondiale nella messa in sicurezza di città e mega-eventi. Israele è così coinvolto nel muro al confine di Trump da essere soprannominato “confine Palestina-Messico”. L’azienda israeliana Magna BSP, che fornisce sistemi di sorveglianza attorno a Gaza, ha stretto accordi con aziende statunitensi ed europee per la “sicurezza di confine”. Gli Emirati Arabi Uniti hanno reclutato l’azienda 4D Security Solutions, di proprietà israeliana, per la difesa attorno a impianti energetici sensibili e per istituire un sistema di sorveglianza in tutta Abu Dhabi.
Con gli Stati Uniti sempre più concentrati sul Pacifico e la Cina, la sicurezza del medio oriente, la regione più instabile e pericolosa del mondo, è retta da Israele. L’importanza di Israele nel litorale del Mediterraneo orientale, al centro del Nord Africa e dell’Asia sudoccidentale, ha permesso agli Stati Uniti di ridurre al minimo la sua presenza militare nell’area. L’osservazione del Sottosegretario Alexander M. Haig fatta trent’anni fa risuona ancora oggi: “Israele è la più grande portaerei americana al mondo che non può essere affondata, non porta nemmeno un soldato americano e si trova in una regione critica per la sicurezza”. Basta chiederlo all’Egitto.
I jihadisti nel Sinai settentrionale egiziano avevano ucciso centinaia di soldati e agenti di polizia, giurato fedeltà allo Stato islamico e iniziato a istituire posti di blocco armati per rivendicare il territorio e abbattuto un aereo passeggeri russo. L’Egitto era incapace di fermarli, così Israele, allarmato dalla minaccia oltre confine, è intervenuto. Per oltre due anni, droni, elicotteri e jet israeliani hanno condotto una campagna aerea segreta, effettuando più di cento attacchi aerei all’interno dell’Egitto, spesso più di una volta alla settimana, il tutto con l’approvazione del presidente Abdel Fattah al Sisi.
Poi ci siamo noi e la Russia. Prendiamo la Finlandia. Condividendo un lungo confine con la Russia e una storia di invasioni, Helsinki nonostante la sua piccola popolazione rispetto ai suoi vicini scandinavi a ovest, ha sempre mantenuto un esercito efficiente, con il più grande arsenale di artiglieria dell’Europa occidentale. Poco prima che la Russia invadesse fatalmente l’Ucraina nel 2022, Helsinki ordinò 64 jet F-35A Lightning II di quinta generazione per sostituire i vecchi Hornet, un investimento enorme per un paese così piccolo. Più recentemente, Helsinki si è rivolta a Israele per migliorare le sue difese aeree terrestri e ha fatto una scelta strategica: la “Fionda di David”. La Finlandia è diventata il primo acquirente straniero di questo sistema. Il missile Stunner lanciato dalla Fionda di David vanta una gittata maggiore rispetto al Patriot PAC2, costa meno e può colpire bersagli multipli, inclusi missili balistici tattici, da 40 a 300 chilometri di distanza.
La Slovacchia ha appena scelto il sistema israeliano Barak MX per sostituire il suo sistema missilistico di difesa aerea strategico S-300, ereditato dall’Unione Sovietica e dato all’Ucraina poco dopo l’invasione russa. Come la Fionda di David, il Barak può difendere da una vasta gamma di minacce, dai droni ai missili balistici. La Repubblica di Cipro ha recentemente ricevuto il Barak MX. E infine, c’è l’ordine storico della Germania per l’Arrow 3. L’Arrow 3 attualmente copre il livello più alto della difesa aerea israeliana. E’ stato testato in battaglia contro i missili balistici Houthi e iraniani dalla fine del 2023. Ha una gittata impressionante di 2,400 chilometri e può raggiungere un’altitudine di cento chilometri. Diventerà il primo sistema di difesa esoatmosferico mai schierato da un esercito europeo. La Germania lo considera una sorta di ombrello difensivo per i suoi vicini. Con un valore di 3,5 miliardi di dollari, si tratta del più grande accordo di difesa israeliano di sempre. Israele ha avviato la fase finale dell’accordo nel giugno scorso, con le prime consegne previste nei prossimi mesi. La Germania sta avviando intanto un’ambiziosa partnership di difesa informatica con Israele per creare quello che i funzionari chiamano “Cyber Dome”, uno scudo digitale completo progettato per proteggere le infrastrutture nazionali. L’iniziativa è stata annunciata dal ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt durante la sua visita in Israele questa estate.
Senza gli strike israeliani ai programmi atomici di Saddam Hussein (Osirak 1981), di Bashar al Assad (Deir Ezzor 2007) e degli ayatollah iraniani (2025), l’Europa oggi si troverebbe alle prese con tre programmi nucleari in mano a dittature che destabilizzano il medio oriente.
Netanyahu con la sua enfasi retorica ha detto che Israele sta “proteggendo” l’Europa dalla diffusione del terrorismo durante un evento per i cento anni dalla Prima guerra mondiale in Francia. “Israele è lo scudo dell’Europa in medio oriente dal terrorismo e senza di noi si diffonderebbe e molte più persone si riverserebbero in Europa. Quando proteggiamo noi stessi, proteggiamo anche l’Europa”.
Ma noi europei wokizzati vorremmo liberarci di questo scudo di Davide, senza sapere il prezzo che pagheremmo in termini, prima che morali, della nostra fragile sicurezza. Come ha appena detto l’ex premier spagnolo José María Aznar, “Israele combatte anche per noi e se Israele perderà questa battaglia la prossima sarà sulle coste del sud dell’Europa”. Letteralmente.