4 Lettere
1. Cetta la Qualunque
Cara Deborah,
Più che una domanda sottopongo a Lei e alla redazione che seguo da tanti anni una mia creazione reattiva al clima che rinnovatosi con virulenza in questo periodo mi mette sconforto.
Se strappa un sorriso, di cui c'è anche bisogno è tanto, in verità credo che possa riassumere pure il contenuto ragionato di un editoriale.
Ultimamente ne genero parecchie di queste immagini mi piacerebbe non ci fossero le condizioni che mi mettono in questo stato.
Un saluto e l'augurio di buon lavoro nel fare informazione.
Massimo Michelangeli

Caro Massimo,
Siamo tutti sconfortati, delusi, arrabbiati, sconvolti.
L’immagine della Albanese non tira certo su di morale ,anzi. Sono d’accordo che ormai il suo personaggio si è coperto di ridicolo tanto che il PD, che evidentemente ama l’umorismo, l’ha adottata e non mi meraviglierei se detronizzasse La Schlein.
La ringrazio e la saluto cordialmente
Shalom
Deborah Fait
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2. L'Albanese non vuole nominare gli ostaggi
Cara signora Deborah,
"Sindaco, io la perdono, ma non deve nominare più gli ostaggi" sbotta la talebana di Hamas dopo aver incoraggiato il pubblico a coprirlo di fischi e insulti.
In televisione, quando Giubilei nomina la senatrice Segre, si alza e ne va. Aveva un impegno pressante, dicono i moderatori, per giustificarla, ma i loro volti tradivano un certo imbarazzo, bisognava però difendere la baracca a qualsiasi costo. Infine Telese che si accapiglia con Capezzone, tutto ciò a difesa della loro libertà di stampa, ci mancherebbe altro.
Con affetto
Roberto Razza
Caro Roberto,
Non si sa se ridere o piangere ma è meglio farsi una risata perché le cose per cui piangere sono più importanti dei teatrini patetici di Francesca Albanese.
Lasciamo che faccia collezione di chiavi delle città italiane dove impera il PD e che riceva gli applausi di qualche imbecille che si bea quando sente diffamare Israele. Aveva un impegno urgente? Certo, per lei sentir nominare una Signora sopravvissuta alla Shoah, è motivo di attacchi di nausea. Compatiamola perché non merita niente di più.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait
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3. Una perla su Il Manifesto
Cara Deborah,
voglio condividere con lei questa perla pubblicata da "Il manifesto".
A quanto pare gli israeliani non aspettavano altro che il massacro del 7 ottobre per dare il via ai diabolici piani di sterminio dei palestinesi... Magari, chissà, la prossima volta si arriverà a dire che quello sterminio l'hanno anche favorito...
Shalom, Michele Nichelatti
«Un genocidio non nasce dal nulla, il 7 ottobre è caduta la finzione» | il manifesto https://share.google/EWSeu3xFTjcdod1T5
Caro Michele,
Non si sa più cosa dire o come commentare. Si può solo mandarli al diavolo!
I giornalisti del Manifesto hanno fatto carriera diffamando e raccontando menzogne su Israele, con una fantasia diabolica.
Oggi la parola genocidio è stata banalizzata in modo vergognoso e questa onta ricadrà sulle teste di chi la dice, con tanta perfida superficialità. È la parola che sostituisce l’antico deicidio per cui siamo stati perseguitati. Non è più di moda dal momento che Allah ha sostituito Gesù Cristo nel cuore degli antisemiti.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
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4. L'avvertimento islamico
Cara Deborah,
''Il prossimo 7 Ottobre sarà in Europa'' ha detto il sempre attento G. Meotti.
Ha ragione, e'solo questione di tempo. Cosa faranno allora quelle ragazze che irresponsabilmente gridano ''free free Palestine'', quando verrà loro imposto il velo nero. Saranno contente? E quei ragazzi che urlano '' dal fiume al mare '' cosa faranno, si faranno crescere la barba islamica?
Purtroppo e' un film già visto. In passato ci fu un grande entusiasmo dei giovani fanatici per il nazismo e fini' malissimo. Poi ci fu un grande entusiasmo per il comunismo e finì malissimo. Adesso c'è un grande entusiasmo per pro pal/islamismo e sta già finendo malissimo. Il totalitarismo è da sempre la dannazione del genere umano. Il mondo non impara mai.
saluti
Dante Dalessandro
Caro Dante,
Io sono convinta che il prossimo 7 Ottobre sarà in Europa. Hanno già incominciato a dare qualche assaggio di quello che accadrà in futuro. Parigi, Anversa, Vienna, Roma sono solamente alcune città già toccate tragicamente dal terrorismo arabo/palestinese. In questa Europa fatta di gelatina tremolante avranno mano libera.
No, il mondo non imparerà mai.
Un cordiale shalom
Deborah Fait