L'Italia della vergogna
Commento di Deborah Fait 

Deborah Fait

Il 7 Ottobre si è concluso nello strazio di un’intera nazione, lo stesso strazio che gli israeliani provano ogni giorno. Lo stesso strazio degli ultimi due anni e quello che sarà nei successivi. Israele non potrà mai superare quello che è accaduto quel Maledetto Giorno nel Paese dove, dopo la Shoah, avremmo dovuto e voluto vivere in pace con l’illusione che nessuno ci volesse ammazzare Mai Più. Non è stato così.

Dal primo giorno di quel 1948 che vide la fondazione di Israele, il ritorno alla nostra terra atavica e alla nostra lingua riparlata dopo 2000 anni, siamo stati attaccati da tutti i paesi arabi circostanti. Poi altre guerre, nessuna incominciata da Israele, terrorismo e intifade. Mai un solo giorno completamente tranquillo. I nostri ragazzi e ragazze massacrati mentre difendono la Patria. Decine di migliaia di morti che ogni anno onriamo nel Giorno del Ricordo.

Il 7 Ottobre, nel giorno della commemorazione dei pogrom commessi in Israele dalle maledette bestie di Gaza, abbiamo dovuto assistere a manifestazioni violente in tutta Italia. Manifestazioni schifose, immorali che chiedevano altri 7 Ottobre. “7 October, Do it Again…” E le bestie lo hanno promesso, lo faranno ancora e ancora ma poi toccherà a voi, cari italiani brava gente, mai guariti dall’odio! E quelli che in questi giorni mettono a ferro e a fuoco le città italiane urlando come cani rabbiosi contro il popolo ebraico scapperanno a gambe levate davanti a belve più feroci di loro che, a conti fatti, sono solo dei vigliacchi. Israele si salverà perché ha l’orgoglio di ciò che è e ciò che rappresenta, ha orgoglio e anima. I baluba senza coscienza che stanno distruggendo l’Italia sia fisicamente che moralmente, non avranno salvezza nel momento in cui l’islam prenderà il potere. E succederà, altro che se succederà.

Le manifestazioni di odio scellerato cui abbiamo assistito hanno fatto vergognare quegli italiani che hanno ancora un cervello e un’anima. Ma anche a questi ultimi devo dire di smetterla di ritenere i gazawi vittime di Hamas. Non lo sono nel modo più assoluto. Nel 2005 potevano liberamente creare uno stato (in precedenza i palestinesi avevano rifiutato altre 5 offerte) e, con l’aiuto di Israele e dell’intero occidente, diventare un popolo normale che avrebbe lavorato per raggiungere benessere e una specie di democrazia. Invece cosa hanno fatto? Hanno distrutto tutto quello che Israele aveva costruito, dai campi coltivati, alle serre, alle tubature dell’acqua e del gas e poi, come tanti miserabili hanno commesso l’ennesimo crimine contro sé stessi, hanno votato Hamas che li ha resi tutti potenziali terroristi. Hamas lo hanno voluto i palestinesi, sia chiara questa cosa. Non glielo ha imposto nessuno. I palestinesi sono vittime di sé stessi, della loro ignoranza e della loro violenza.  Il 7 Ottobre 2023 lo hanno dimostrato. Non si sono ribellati, nessuno è inorridito nel vedere i massacri di ebrei, anzi. Urlavano e saltavano e cantavano per le strade di Gaza, Allahu Akhbar, le braccia al cielo per ringraziare il loro dio. “Mamma ho ammazzato dieci ebrei con le mie mani” Bravo figlio mio, ancora ancora”. E quando furono trascinati a Gaza i 254 ostaggi, ragazzi, bambini, nonni, famiglie furono accolti a sputi, a calci, a pugni, sempre urlando come bestie feroci. I loro bambini “innocenti” aiutavano, avevano in mano dei legni con i quali colpivano le gambe dei bambini israeliani terrorizzati che non capivano dove erano finti e chiamavano la mamma che non c’era più a proteggerli. Adesso i gazawi piangono? Mi dispiace ma io penso a quando sghignazzavano di piacere davanti alle sofferenze di israeliani innocenti che fino al 7 Ottobre li portavano a curare in Israele e davano loro lavoro nei kibbuzim. È più forte di me, non posso dimenticare le scene terribili che ho visto in diretta televisiva.

Dopo tutto questo, a Bologna, a Torino, a Roma, Milano e in tutta Italia si sono sentiti cori “viva il 7 Ottobre” e il solito coro genocida “Palestina libera dal fiume al mare”. Abbiamo dovuto vedere Francesca Albanese, la finta avvocato, cacciata dagli Sati Uniti, definita “antisemita” persino dal Segretario dell’ONU Guterres, che si portava le mani al volto nel sentire la parola ostaggi. “Io perdono il sindaco (di Reggio Emilia) ma non lo deve dire mai più” E abbiamo dovuto vederla saltare in piedi e abbandonare lo studio de La7 nel sentir nominare Liliana Segre. Ma quanto è immenso il suo odio? Eppure è la stella dei programmi Tv e ha ricevuto le chiavi di decine di città italiane. La adorano, è la portavoce di tutti gli antisemiti italiani.

Le manifestazioni che chiedono la distruzione di Israele non si fermano, appoggiate dai media e dalla sinistra e ne avranno anche le generazioni future. Per esperienza sappiamo che l’odio antiebraico non finisce mai, si rinnova a seconda delle situazioni ma perdura nei secoli.

Avete visto qualche manifestazione per l’Ucraina? In quel paese invaso dalla Russia, è stato ammazzato un milione di persone. Sette milioni sono esuli accolti in Europa, America e Israele. Nessuno ha urlato al genocidio e alla pulizia etnica. Gli europei se ne fregano dell’Ucraina. Tutti gli occhi e tutti i cuori sono su Gaza, inventandosi numeri che chiunque parli in TV aumenta ogni volta di 10.000 unità. Fateci caso, anche nella stessa trasmissione, succede ogni giorno, soprattutto se parlano dei bambini. Sere fa De Magistri, ex sindaco, ex amico di Arafat, filoterrorista da sempre e per sempre, ha parlato di 30.000 bambini morti, fino a mezz’ira prima qualcun altro aveva sparato 20.000. Si rendono conto che ridicolizzano una tragedia? Mediaset e la Rai fanno propaganda antisemita anche durante le pause pubblicitarie: Bianca Berlinguer, Tommaso Labate con il suo nuovo programma Real Politik, li potete vedere decine volte al giorno durante i consigli per gli acquisti e sempre, guarda caso, quando intervistano qualcuno che parla di genocidio dei poveri gazawi.

Concludo con le parole che Caroline Glik scrive nel suo ultimo articolo:

“Al Regno Unito, alla Francia e al Canada: andate al diavolo. Avete abbandonato gli ebrei quando eravamo apolidi e ora volete punirci per aver difeso il nostro Stato?”.

Alle tre nazioni nominate dalla Glik, aggiungo l’Italia, il paese dove sono nata, che mi ha tradita e che non perdonerò mai.