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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.10.2025 Un liceo di Taranto vuole affiancare il Giorno della Memoria con la memoria del 'genocidio' palestinese
Lettera di Andrea Atzeni al Ministero dell'Istruzione

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 ottobre 2025
Pagina: 1
Autore: Andrea Atzeni
Titolo: «Un liceo di Taranto vuole affiancare il Giorno della Memoria con la memoria del 'genocidio' palestinese»

Un liceo di Taranto vuole affiancare il Giorno della Memoria con la memoria del 'genocidio' palestinese
Lettera di Andrea Atzeni al Ministero dell'Istruzione 


Andrea Atzeni

Liceo Galileo Ferraris di Taranto: la scuola ha messo un proclama che è degno di un pamphlet di Hamas

Buongiorno.
Facendo seguito alle segnalazioni dell'inizio di questo anno scolastico, si riporta qui sotto un nuovo balzano proclama proveniente dallo stesso liceo "Ferraris" di Taranto che pubblicò l'inqualificabile circolare di luglio scorso.
Anche stavolta siamo al cospetto di una sistematica opera scolastica di disinformazione e di propaganda d’odio, mascherate da educazione civica in difesa della pace e dei diritti umani.

Neppure Hamas arriva a sostenere che “A Gaza si sta consumando una catastrofe umanitaria senza precedenti. Oltre 60 mila civili, per la maggior parte bambini, donne e anziani, sono stati uccisi; più del 90% delle abitazioni è stato raso al suolo; più di due milioni di persone sono ammassate in poche e limitate aree costiere, senza accesso a cibo, acqua, medicine. Mentre in Cisgiordania si intensificano occupazioni illegali, uccisioni, arresti di massa e deportazioni forzate, nei giorni scorsi a Gaza è scattata l’operazione di distruzione finale”.

Come se non bastasse, si legge di “logica antica e mortifera della vendetta”; di “gravissime e sproporzionate violazioni del diritto alla vita, dei diritti umani in generale e del diritto internazionale realizzate da Israele”; di “crisi a Gaza, risultato di una lunga storia di occupazione, blocco e violenze”; di “sterminio sistematico di un popolo, perpetrato in questo momento sulla costa orientale del Mediterraneo”; di “aggressione spropositata ed abnorme”; e, naturalmente, di “tentativo di genocidio del popolo palestinese”.

Un vero florilegio di pregiudizi a buon mercato. Ma il vero capolavoro è nella banalizzazione e relativizzazione della Shoah, con tanto di prospettata sostituzione della sua memoria, laddove si chiede retoricamente se “All’annuale “Giornata della Memoria” della Shoah in cui il popolo ebraico fu oggetto di sterminio ad opera della barbarie nazista, non debba affiancarsi nelle nostre scuole una nuova “Giornata della Memoria” del genocidio del popolo palestinese ad opera del governo di Israele!”

Rinnovando l’auspicio che codesto Ministero provveda a porre un freno a tanto marchiani spropositi, ci porgono cordiali saluti,

Andrea Atzeni


DELIBERA n. 7
“DICHIARAZIONE SU GAZA”.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

CONSIDERATA l’enorme gravità dei fatti in corso di svolgimento nella Striscia di Gaza;
VISTA la “Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio” adottata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1948;
CONSIDERATO che, ai sensi della citata “Convenzione” e alla luce delle numerosissime e incontrovertibili evidenze acquisite negli ultimi mesi, è in atto a Gaza il tentativo di “genocidio” del popolo palestinese;
CONSIDERATO che le Istituzioni scolastiche sono chiamate a concorrere a realizzare le finalità che la Costituzione impone alla Repubblica italiana, tra cui spiccano l’uguaglianza sostanziale, la solidarietà, la collaborazione tra le nazioni e la pace;
RITENUTO necessario levare in modo chiaro e forte la propria voce di corpo docenti educante alla pace, denunciando l’atrocità di quanto sta accadendo a Gaza;
VISTO il documento del PTOF (Sezione 3 – “E” Educazioni, documento E1) intitolato “Educazione alla solidarietà, pace, mondialità e capacità negoziale”;
CONSIDERATO l’alto valore dell’Insegnamento dell’Educazione civica, reso concreto nel nostro Liceo dal documento del PTOF (Sezione 3 – “E” Educazioni, documento E2) intitolato “Organizzazione insegnamento educazione civica (IEC)”;
RICORDATO che nel 2026 la Città di Taranto ospiterà i “Giochi del Mediterraneo”, giochi di pace calati in un contesto mediterraneo di impressionante violenza, che dovrebbero essere preparati dall’insieme delle “comunità educanti” cittadine nella prospettiva di una costruzione corale di un “mare di pace”;

DELIBERA

  1. E’ approvato il documento allegato in calce.
  2. Il documento sarà inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione e del Merito. Esso sarà trasmesso, altresì, per conoscenza anche a tutti i principali mezzi di comunicazione nazionali e locali.

DICHIARAZIONE SU GAZA
DOCUMENTO APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL LICEO “G. FERRARIS” di Taranto, nella seduta del 26 settembre 2025, con la maggioranza assoluta di voti favorevoli sul totale degli aventi diritto

A Gaza si sta consumando una catastrofe umanitaria senza precedenti. Oltre 60 mila civili, per la maggior parte bambini, donne e anziani, sono stati uccisi; più del 90% delle abitazioni è stato raso al suolo; più di due milioni di persone sono ammassate in poche e limitate aree costiere, senza accesso a cibo, acqua, medicine. Mentre in Cisgiordania si intensificano occupazioni illegali, uccisioni, arresti di massa e deportazioni forzate, nei giorni scorsi a Gaza è scattata l’operazione di distruzione finale.

L’orrendo attacco terroristico condotto barbaramente da parte di Hamas contro inermi cittadini israeliani il 7 ottobre 2023, è da noi censurato senza attenuanti: l’odio non giustifica mai l’odio, ed educare alla pace si realizza anche nel rifiutare con forza la logica antica e mortifera della vendetta. Ma, nel contempo, quell’attacco privo di scuse non può giustificare da nessun punto di vista le successive gravissime e sproporzionate violazioni del diritto alla vita, dei diritti umani in generale e del diritto internazionale realizzate da Israele sui due milioni di Palestinesi concentrati a Gaza.

Di fronte a queste gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani noi, docenti del Liceo “G. Ferraris”, riconoscendo l’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione per promuovere una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e condanna per la situazione umanitaria critica a Gaza e vogliamo richiamare l’attenzione sulla gravità della situazione in atto.

La crisi a Gaza – risultato di una lunga storia di occupazione, blocco e violenze – configura una situazione di emergenza umanitaria talmente grave da esigere che la comunità internazionale predisponga ogni mezzo idoneo a proteggere i civili e a garantire il rispetto del diritto internazionale. Condanniamo, dunque, le violazioni del diritto internazionale richiedendone finalmente la piena e rispettosa applicazione. Uniamo la nostra voce a quella di quanti chiedono con forza che vengano applicate le risoluzioni delle Nazioni Unite e le norme del diritto internazionale per la protezione dei diritti umani, così evidentemente e gravemente violati, e quindi il rispetto degli obblighi derivanti da tre diverse pronunce della Corte Internazionale di Giustizia relative alla plausibile violazione della Convenzione sul Genocidio, dal suo parere consultivo e dalle norme di diritto internazionale, che negli ultimi due anni sono state completamente ignorate dal Governo di Israele.

Questi crimini non devono essere commessi o accettati, neppure per via indiretta di complicità o acquiescenza, nel nostro nome di educatori di una scuola della Repubblica Italiana: di conseguenza, non possiamo né vogliamo rimanere silenti di fronte allo sterminio sistematico di un popolo, perpetrato in questo momento sulla costa orientale del Mediterraneo. È dunque fondamentale, possibile, giusto e necessario che, anche grazie all’intervento umanitario dello Stato italiano, vengano garantiti l’accesso all’assistenza umanitaria, la protezione dei civili e la fine immediata della violenza.

Tanto è dovuto, per rispetto alle vittime di un’aggressione spropositata ed abnorme, ma anche per tenere fede al compito educativo che la Repubblica ci assegna. “Mai più”, fu detto in passato con riferimento a guerre e genocidi: “Mai più” affermiamo noi oggi.
All’annuale “Giornata della Memoria” della Shoah in cui il popolo ebraico fu oggetto di sterminio ad opera della barbarie nazista, non debba affiancarsi nelle nostre scuole una nuova “Giornata della Memoria” del genocidio del popolo palestinese ad opera del governo di Israele!


takinut3@gmail.com

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