4 Lettere
1. Genocidio? Due domandine facili
Cari amici,
Roberto Massari è un giornalista, scrittore, fondatore della casa editrice erre-emme. Pubblico qui la sua risposta a un lettore (come spiega lui nelle prime righe della sua lettera) che evidentemente criticava il rifiuto di Massari all’accusa di genocidio perpetrato da Israele, secondo i propal e le sinistre mondiali. Vi invito a leggerlo con attenzione e, se potete, a diffonderlo. Grazie
Deborah Fait
A parte le tante altre considerazioni che ho fatto nei miei interventi sulla questione di Gaza e sul presunto genocidio - che evidentemente non ti hanno convinto - resterebbe da stabilire la data esatta in cui il progetto genocida ai danni del popolo gazawi avrebbe preso forma. Insomma, sai dirmi in che giorno è cominciato?
Perché a me risulta che fino al mattino del 7 ottobre 2023 (meno di due anni fa) il governo israeliano aveva fatto di tutto per favorire Hamas ai danni dell’Anp cisgiordana. Quindi non solo non voleva sterminare il popolo gazawi, ma addirittura aiutava il suo governo.
Qualcosa dev’essere accaduto successivamente a quella data che gli ha fatto cambiare idea e l’ha convinto che il popolo gazawi - aiutato a crescere fino a qualche momento prima - andava invece eliminato come popolo o etnia.
Puoi indicarmelo tu questo qualcosa che ha fatto cambiare idea al governo Israeliano spingendolo a fare l’esatto contrario di ciò che aveva fatto per alcuni anni e fino a quel momento?
Nel rispondere (a te stesso e non necessariamente a me) dovresti farlo con accuratezza perché i veri genocidi della storia non vengono decisi nell’arco di uno o due giorni, ma hanno radici sociali e ideologiche più profonde e antiche: armeni, holodomor, olocausto. Radici che consentono poi di formulare anche materialmente il concetto di «intenzione»
Quando nel 2005 Israele si era ritirato da Gaza, le aveva concesso un’indipendenza relativa (per la prima volta nella storia pluirimillenaria di Gaza!) e con la forza aveva addirittura costretto anche i suoi coloni ad andarsene, stava forse già maturando un progetto genocida?
(Ti basterebbe rispondere a questa domanda - non a me, insisto, ma a te stesso - e capire quanto infondata sia l’accusa di genocidio per Israele.)
Si ritorna infatti al concetto di intenzione che non si può ridurre alle parole di questo o quel ministro (non va fatto nemmeno per le dichiarazioni genocide antiucraine di Putin). L’intenzione è cosa che si dimostra storicamente e in una determinata politica pratica, e non giornalisticamente o sulla base di singoli episodi bellici.
E qui arriviamo alla frase ironica di Ido Netanyahu (fratello del premer): possibile che in due anni (se il proposito genocida risale a dopo il 7 ottobre e non prima) il governo d’Israele, con la sua schiacciante superiorità militare, non sia stato capace di genocidare il popolo gazawi? Non potrebbe essere che non aveva e non ha tale intenzione?
E poi perché si preopccupa di sfollare i gazawi dalle zone da bombardare (mentre Hamas impone loro di restare)? perché si preoccupa di allestire campi profughi per gli sfollati? perché dà loro rifornimenti alimentari, preoccupandosi di toglierli dalle mani di Hamas?
Tutti comportamenti strani e insoliti per chi ha intenzioni genocidarie. Nell’Olocausto, per esempio...
E poi ci sono almeno due quesiti ai quali tutto il mondo dei variamente simpatizzanti per Hamas (decidi tu se ne fai parte o no) rifiuta di rispondere da circa due anni:
1) Perché Hamas si fa scudo della popolazione civile, favorendo i massacri israeliani, in una guerra che esso stesso ha dichiarato e alla quale potrebbe porre termine in qualsiasi momento?
2) Perché non interrompe il presunto genocidio del proprio popolo liberando ciò che resta di quei poveri esseri umani (in pratica dei quasi morti viventi) tenuti come ostaggi e dei quali non frega niente alle Nazioni Unite, al Papa, alla Croce rossa, ai governi che si accingono a riconoscere un inesistente Stato di Palestina, alla sinistra reazionaria, ai pro-Pal, a Greta, forse neanche a te e così via.
L’aver ridicolizzato l’Olocausto rimane comunque il danno più grave compiuto sul piano ideologico e per la formazione delle nuove generazioni. E mi dispiace che tu non te ne renda conto. Continuerò a pensare, però, che tu lo faccia in buona fede e non perché contaminato dall’antiebraismo dilagante.
Il mio libro di battaglia contro il nuovo antiebraismo mi pare di avertelo inviato e quindi non ho granché da aggiungere.
Saluti
Roberto Massari
====================================================
2. Nessuno ricorda gli ostaggi israeliani?
Salve Dame Devorah.
Il mondo si preoccupa dei civili di Gaza - sappiamo già che non si preoccupano dei civili israeliani - i capi di Stato dovrebbero implorare e supplicare Hamas di restituire tutti i restanti ostaggi, oltre 40, morti o vivi - e di arrendersi incondizionatamente a Israele.
Lo chiede solo Trump, unico tra tutti; che D-o lo benedica.
La resa incondizionata, quella di hamas, come quella “badogliana” consegnata ai vertici militari alleati il giorno otto di Settembre 1943.
I sinistri dovrebbero fare pressione al loro complice Hamas, per arrendersi senza condizioni e contemporaneamente rilasciare tutti gli ostaggi.
Ma nè i sinistri italiani ne i sinistri mondiali, vogliono che i terroristi di Hamas si arrendano, nè che rilascino gli ostaggi, perchè tutti questi soggetti, come dimostrano le dichiarazioni dei capi bastone delle sinistre e le manifestazioni violente pro-pal, vogliono solo la fine dello Stato di Israele, per sostituirlo con uno palestinese governato dai tagliagole di hamas: from the river…
Questo non succederà mai, neanche nei loro sogni; si mettano il cuore in pace, i comunisti.
Le Nazioni Unite e il mondo in generale, si preoccupa di nessuna altra nazione, solo di Gaza.
Molti popoli: drusi; circassi; cristiani; musulmani; etc, ma un solo Stato, quello d’Israele.
That’s it!
Cordiali saluti
Yosef ben Hektor
Caro Yosef,
ormai è chiaro che le sinistre mondiali vogliono all’unanimità una cosa sola: l’eliminazione di Israele. Non ce la faranno ma ci sperano. In Italia stanno tentando di far cadere il governo Meloni per mettere al suo posto Schlein e Conte e allora avremo il nemico proprio di fronte a noi.
Viviamo tempi difficili. Legga la lettera che pubblico in questa stessa pagina, del signor Massimo Pinchini. I dirigenti di una scuola già pensano di cancellare il Giorno della Memoria e la proposta è passata a maggioranza. Prevedo un rifiuto a valanga delle commemorazioni del 27 Gennaio.
L’odio è inarrestabile.
Un triste shalom
Deborah Fait
====================================================
3. La "giornata del fanciullo" al posto del Giorno della Memoria
Gent.ma Dott.ssa Fait
Un aneddoto: abito con la mia famiglia a Bologna e mia moglie è insegnante presso una scuola primaria. Durante il primo consiglio d'istituto è stato deliberato che, al posto della commemorazione della "Giornata della Memoria", venga celebrata la sedicente "Giornata dei diritti del Fanciullo"
Ovviamente ha vinto la maggioranza: la Dirigente e mia moglie erano la minoranza (purtroppo esigua). Questo è il modus operandi attuale. Sempre peggio.
Ma, del resto, di cosa meravigliarsi!! In fin dei conti: le leggi razziali del '38, i rastrellamenti del biennio 43-45, la risiera di San Sabba: tutti accadimenti "made in Italy".
Ma non finisce qui. Prossimamente, in tutte le sale cinematografiche, verrà proiettato il film "La voce di Hind Rajab". Me lo immagino già: proiezione obbligatoria per tutte le scuole con una campagna martellante contro Israele, il suo esercito e tutta la comunità ebraica affina.
E così si arriverà al 27 gennaio 2026, quando l'infamia più assoluta si farà carne ed ossa, e si accuserà gli ebrei, vittime che furono, di essere diventati loro i nuovi carnefici, impedendo così la commemorazione di tale data, obbligando a ghettizarla fra le quattro mura di una Sinagoga
Nulla più.
Sono momenti veramente difficili. Mi scuso per il mio pessimismo, ma non la luce in fondo al tunnel.
Cordialmente
Massimi Pinchini
Caro Massimo,
il suo non è pessimismo bensì realismo puro e semplice. Le cose stanno così, come lei le ha tristemente descritte. La decisione della scuola di sua moglie sarà la prima di tantissime che seguiranno. Il crimine peggiore delle sinistre è di essere riusciti a cancellare e a banalizzare a Shoah, lo tentavano da tempo e ci sono riusciti. È un momento buio della storia, stiamo tornando al Medio Evo, qualcuno ha già tirato fuori la storia di Simonino da Trento accusando gli ebrei di averlo ucciso. Il mio sconforto sta diventando disperazione perché non vedo una via d’uscita.
La storia di Hind Rajab è un fake, le dò alcune informazioni documentate che sono uscite sui media israeliani che potrebbero esserle utili. :
Il cosiddetto “caso Hind Rajab” presentato a Venezia non regge ad un controllo dei fatti.
• La bambina appare in foto di “graduation” recentissime, ben nutrita e sorridente, non in condizioni di carestia come la propaganda sostiene.
• L’età dichiarata non è coerente: si parla di 5/6 anni oggi, ma già nel 2023 la descrivevano come di 4. A Gaza l’asilo termina a 6 anni: dunque la cronologia non torna.
• Il film stesso non è un documentario, ma una docu-fiction che ricostruisce scene senza prove reali. Emozione e applausi non equivalgono a verità.
• Non esiste ad oggi alcuna prova indipendente che dimostri che l’IDF abbia colpito volutamente l’auto o l’ambulanza. Al contrario, la stessa IDF ha smentito la presenza di truppe nell’area.
• Elementi chiave del racconto (come l’uso di laser contro l’ambulanza o il “via libera”
Hind Rajab Foundation: un'organizzazione pseudo-legale che maschera un'agenda pericolosa
La Hind Rajab Foundation (HRF) si presenta come un legittimo gruppo di difesa legale, impegnato a ritenere le Forze di Difesa Israeliane (IDF) responsabili di presunti crimini di guerra. Tuttavia, dietro questa facciata si cela una realtà inquietante. Questo rapporto rivela i profondi legami dell'HRF con ideologie estremiste e organizzazioni terroristiche, sollevando serie preoccupazioni sulle sue vere motivazioni. A guidare questa campagna sono Dyab Abou Jahjah e Karim Hassoun, individui con una comprovata storia di sostegno al terrorismo e all'antisemitismo. Karim Hassoun, co-fondatore e segretario dell'HRF, ha elogiato Samir Kuntar, autore del brutale assassinio della famiglia Haran a Nahariya nel 1979. Hassoun ha anche difeso pubblicamente Hamas, condannando il gruppo per non aver preso più ostaggi durante il recente conflitto.
Sia Abou Jahjah che Hassoun hanno ricoperto posizioni di leadership nella Lega Araba Europea (AEL), un'organizzazione condannata per aver diffuso materiale negazionista dell'Olocausto.
Purtroppo queste notizie anche se diffuse non fermeranno la propaganda palestinese che viene creduta come fosse il Vangelo.
La ringrazio e la saluto cordialmente insieme a suo moglie.
Shalom
Deborah Fait
====================================================
4. Una giornata di ordinario delirio pro-Pal
Gentile signora Fait,
come tutti, sono reduce da una giornata di (ormai) ordinario delirio palestinista, perché mi ostino a volermi tenere informato e di conseguenza leggo giornali, guardo telegiornali e talk show, consulto siti internet. Ed è una follia collettiva dalla quale è quasi impossibile proteggersi perché è un profluvio all’unisono, che intasa ogni fonte di informazione. Se c’è da infamare Israele l’unanimità è scontata. Mi è quindi sorta spontanea un’idea: perché non organizzare una manifestazione il 7 ottobre per ricordare le vittime del massacro, compresi gli ostaggi ancora in mano ai terroristi? E per far sentire la voce anche di chi dissente da quello che, giustamente, Ferrara ha definito il “cretino collettivo”?
Shalom
Davide Margulies
Caro Davide,
in un mondo normale sarebbe logico che in tutto il mondo civile si ricordassero le vittime del 7 Ottobre. Purtroppo viviamo nella barbarie più buia e i nostri morti saranno ricordati all’interno delle comunità ebraiche. Vogliono addirittura cancellare il 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah.
Ormai essere ebrei in Europa è pericoloso come negli anni ’30 del secolo scorso. La realtà è questa.
Un cordiale e triste shalom
Deborah Fait