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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
25.09.2025 Quel deltaplano su Firenze ha suggellato la feccia italiana
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 25 settembre 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Quel deltaplano su Firenze ha suggellato la feccia italiana»

Quel deltaplano su Firenze ha suggellato la feccia italiana
Commento di Deborah Fait 

Deborah Fait
Deborah Fait

Apologia del terrorismo. Durante la manifestazione pro-Pal di Firenze, un fanatico ha reso omaggio così, con un deltaplano, ai paracadutisti di Hamas che hanno sterminato i ragazzi del Nova festival. Come se non bastasse, la Cgil ha deposto una bara davanti alla scuola ebraica di Milano

“Do You remember?” ha scritto qualche bastardo sotto la foto del deltaplano con bandiera palestinese e, estremo atto di disprezzo, anche quella della pace mentre la folla antisemita augurava a Israele di scomparire, volteggiando su Firenze imitando i terroristi palestinesi su Israele il 7 Ottobre 2023.

Durante l’intifada globale che, un paio di giorni fa,  ha paralizzato l’Italia e distrutto con la violenza dei nazi pro pal le città italiane, la Cgil ha deposto una bara davanti alla scuola ebraica di Milano. Una vergogna, un atto schifoso che ricorda inevitabilmente una tragica data del passato. Il 25 giugno del 1982 il famigerato sindacato dei comunisti italiani depositò davanti alla sinagoga di Roma, durante una delle numerose manifestazioni contro Israele, una bara bianca. Tre mesi dopo, il 9 ottobre 1982, un gruppo di terroristi palestinesi attaccò con bombe e mitragliette la sinagoga di Roma. Era l’ultimo giorno della festa di Sukkot, quando si festeggiano i bambini , Sheminì Atzeret. Ammazzarono Stefano Gaj Tachè di due anni e ferirono 40 persone. La bara bianca della Cgil, augurio di morte per qualche bambino ebreo, non era più vuota.  Come 40 anni fa, nello steso giorno dedicato ai bambini, durante la stessa festa di Sukkot, i nazisti palestinesi di Gaza invasero Israele per compiere il massacro del 7 Ottobre 2023. Due simboli ignobili e macabri che solo dei farabutti potevano usare per ricordare i crimini d’odio contro gli ebrei. Il deltaplano e la bara, due simboli vergognosi, ovvero: “finirete tutti morti, i nostri amici nazi palestinesi continueranno ad ammazzarvi, fino all’ultimo ebreo”. I manifestanti che hanno invaso le città italiane il 22 settembre sono quelli che hanno deriso, se non negato, il 7 Ottobre, sono gli stessi che non hanno detto una sola parola per i massacri degli Yazidi da parte dell'Isis, dei curdi per mano della Turchia e dell’Iraq che ha tentato addirittura di gasarli. Non hanno neppure commentato il massacro dei drusi avvenuto recentemente in Siria da parte dei beduini. I drusi che denunciano ancora la sparizione di 237 donne e che sono stati difesi solo da Israele. Nessuno dei paesi che oggi gracchiano indignati contro Israele che si difende da Hamas, ha proferito una sola sillaba per i drusi o contro le centinaia di esecuzioni pubbliche in Iran. Le manifestazioni violente nelle piazze italiane hanno avuto inizio proprio mentre negli USA si svolgevano i funerali di Charlie Kirk, assassinato perché amava dialogare con chi non la pensava come lui. È stato assassinato per odio soprattutto perché amico di Trump e difensore di Israele. Due sentimenti insopportabili per un comunista con simpatie per Allah e il suo profeta Maometto.

Mentre guardavo quello che i farabutti stavano combinando a Milano dove hanno distrutto la Stazione Centrale, ascoltavo i commenti che parlavano di “manifestazioni pacifiche” rovinate da pochi facinorosi. Anche lo “Schifo quotidiano” di Marco Travaglio ha scritto di manifestazioni pacifiche. Figurarsi se fossero state violente. Cosa avrebbero fatto oltre che mettere a ferro e fuoco l’Italia? Ascoltate bene: quasi un centinaio di agenti feriti, i loro caschi spaccati a metà dai sanpietrini e cinque, si avete letto bene, solo cinque arresti. Dunque tra le migliaia di fanatici solo cinque sono stati i violenti. È ridicolo e immorale. In Francia ne hanno messi in galera più di 400. Evidentemente l’Italia è abituata alla feccia antisemita che imperversa da due anni urlando free Palestine e deridendo il 7 Ottobre come hanno fatto a Firenze battendo le mani e urlando bravo e Allahu Akhbar al tizio che guidava il deltaplano della vergogna. Il giorno dopo all’ONU si è vissuta l’altra versione della vergogna: il riconoscimento della Palestina. Gli stati che hanno seguito l’esempio di Macron, detto anche Micron, devono però decidere dove sarà questa loro Palestina. Nella terza parte di Giudea e Samaria dove governa il gruppo terrorista di Fatah (Palestina uno)? Oppure a Gaza dove governa il terrorista Hamas (Palestina due) che non ha mai indetto elezioni da quando è al potere dopo aver ammazzato gli avversari di Fatah e OLP? Chissà forse pensano di unire le due Palestine eliminando Israele che sta nel mezzo. La guerra di sopravvivenza che Israele sta combattendo contro i tagliagole palestinesi e la guerra contro l’odio del resto del mondo durerà tutto il necessario, durerà finché la caccia agli assassini del 7 ottobre non sarà conclusa e finchè gli ostaggi non saranno tutti a casa. Si rassegnino gli ammiratori di Hamas. Possono far volteggiare deltaplani su tutta l’Italia, possono sghignazzare sul 7 ottobre auspicandone altri come Hamas promette ogni giorno. Israele non si fermerà perché dopo 80 anni di attentati, di guerre per la sua eliminazione, di migliaia di morti innocenti, ha perso la pazienza. I nostri bambini bruciati vivi, le donne e uomini stuprati e mutilati mentre erano ancora vivi, lo strangolamento di Kfir e Ariel, dinnanzi alla loro mamma pazza di dolore, e lo smembramento dei loro corpi è stata la famosa goccia che ha fatto traboccare Israele.

No, non ci contenete più, la linea rossa è stata superata nel momento in cui tutto il mondo occidentale si è schierato con i tagliagole contro Israele. L’8 Ottobre 2023 è stato il momento della rottura tra Israele e il resto di questo mondo maledetto. Il momento in cui avete riso, avete negato, avete cacciato le femministe ebree dai vostri cortei del cavolo. il momento in cui l’Europa ha preso posizione contro Israele, subito dopo i massacri, quando ancora contavamo i cadaveri e i pezzi di corpi da ricostruire per sapere a chi appartenessero attraverso il DNA. Nel momento in cui nei salotti televisivi si diceva che Israele se l’era cercata, quando il confine con Gaza era così tranquillo che gli abitanti dei kibbuzim colpiti a morte IL 7 Ottobre, andavano ogni settimana a prelevare malati  da curare in Israele  e davano lavoro ai gazawi che poi li avrebbero fatti a pezzi. Da quel momento si è rotto qualcosa che non sarà mai più riparabile.

Durante le manifestazioni si sono sentite delle ragazze completamente isteriche urlare “ Israele, vaffanculo ”. No, andate a fanculo voi che fra meno di due generazioni sarete costrette a portare il burka e a inginocchiarvi davanti ai vostri mariti anche quando vi meneranno a sangue.

Buona Sharia, stupida Europa!


takinut3@gmail.com

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