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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Riformista Rassegna Stampa
20.09.2025 Smotrich, il 'boia' da manipolare contro Israele
Commento di Iuri Maria Prado

Testata: Il Riformista
Data: 20 settembre 2025
Pagina: 4
Autore: Aldo Torchiaro
Titolo: «Smotrich, il 'boia' da manipolare contro Israele»

Riprendiamo dal RIFORMISTA del, 20/09/2025, a pagina 4, il commento di Iuri Maria Prado dal titolo "Smotrich, il 'boia' da manipolare contro Israele".


Iuri Maria Prado

Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze di Israele, è solito spararle grosse. Ma i media italiani, ed europei in generale, gli attribuiscono anche frasi mostruose che non ha mai pronunciato. Oppure distorcono deliberatamente le parole che ha pronunciato in altri periodi e in altri contesti. Perché? Perché stanno cercando di fabbricare prove per accusare Israele di "genocidio".

Ma non ne dice abbastanza, il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, affinché la si smetta di attribuirgli quelle che non ha detto? E non sono abbastanza gravi quelle che dice, affinché la si smetta di storpiarle?

Ne ha dette, nel tempo, di molto discutibili.

Che bisogno c’è di inventarsene altre o di manipolare quelle che effettivamente sono del suo sacco?

È una pratica in cui ci si esercita dai massimi livelli istituzionali e dalle prime pagine dei giornali sino agli infimi meandri dei social, e non si spiega se non per l’esigenza di impiccare Israele alle parole (non raramente manipolate, appunto) di un ministro diffusamente detestato proprio in Israele.

Facciamo qualche esempio.

Quando David Lammy, allora ministro degli Esteri del Regno Unito, dichiarava che “Far morire di fame deliberatamente i civili è un crimine di guerra. Non può esserci alcuna giustificazione per le dichiarazioni del ministro Smotrich”, alterava consapevolmente sia le parole di Smotrich sia, soprattutto, il quadro circostanziale in cui quello le aveva pronunciate (e lo stesso faceva Nicolas Bideau, del Dipartimento Esteri della Confederazione Elvetica, quando denunciava che “Affamare deliberatamente i civili è un crimine di guerra” e che “I recenti commenti del Ministro Smotrich sono inaccettabili”).

Perché Smotrich aveva bensì sostenuto che, a suo giudizio, sarebbe “giusto e morale” affamare la popolazione, ma lo faceva dopo aver detto che Israele era obbligato ad assicurare gli aiuti umanitari a Gaza perché, se non lo avesse fatto, sarebbe stato esposto all’esecrazione internazionale.

Erano dichiarazioni commendevoli? Tutt’altro, ovviamente, ma non erano quelle che gli avevano messo in bocca. E perché gliele mettevano in bocca? Semplice: perché si trattava di imputare al governo israeliano intendimenti genocidiari. Alterare le parole di quel ministro e trascurare il contesto in cui le aveva pronunciate servivano alla bisogna.

Ieri il nome di Smotrich era nuovamente dappertutto per certe recenti uscite sul destino immobiliare di Gaza.

Era possibile condannare quelle senza fare il florilegio contraffattorio in cui si è esibito, per esempio, il Corriere della Sera con un articolo intitolato “Chi è Smotrich, il ministro di Israele che vuole la Striscia di Gaza e sparerebbe ai bimbi palestinesi: «Serve l’annientamento totale. E mi offro come boia»”.

Quando abbia detto che “sparerebbe ai bimbi palestinesi” non si sa, o almeno il Corriere non lo dice. E quanto al suo offrirsi “come boia” (ma il Corriere saprà sicuramente correggerci, se sbagliamo) non si tratta di una frase riferita all’operazione su Gaza, come quel titolo lascia intendere, ma di una dichiarazione di dieci anni fa con la quale Smotrich reclamava l’introduzione della pena di morte per i terroristi, appunto proponendosi come esecutore.

Ancora: dichiarazione commendevole? No.

Ma perché farla passare come il programma per ammazzare indiscriminatamente i palestinesi?

Si potrebbe andare avanti a lungo, con esempi simili.

La realtà è che il bisogno di mostrificare Israele è così forte che non bastano neppure le parole di Smotrich, e allora serve rimaneggiarle o appiopparle a contesti estranei.

 

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