Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
A Torino la Corte d’Appello dà ragione a chi 'okkupa' Cronaca di Daniele Priori
Testata: Libero Data: 15 settembre 2025 Pagina: 14 Autore: Daniele Priori Titolo: «La Salis trova il suo giudice. A Torino la Corte d’Appello dà ragione a chi 'okkupa'»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 15/09/2025 a pag. 14, con il titolo "La Salis trova il suo giudice. A Torino la Corte d’Appello dà ragione a chi 'okkupa'" la cronaca di Daniele Priori.
Casa cantoniera occupata in Val d'Oulx. A Torino il giudice dà ragione agli attivisti di sinistra che l'hanno occupata, ignorando il diritto di proprietà. Nel nome dello "stato di necessità", cioè come sempre l'aiuto ai migranti, lo scopo ufficiale dell'occupazione.
Occupare case non è praticamente più reato. Almeno a Torino. Dove è ufficialmente possibile abusare della proprietà privata e vederla finire, letteralmente, alla mercé dei primi che passano. Fatti di ordinaria quotidianità ormai in Val di Susa, dalle parti della casa cantoniera di Oulx divenuta da ben sette anni una sorta di ostello per migranti di passaggio tra Italia e Francia. In settimana, infatti, i giudici della Corte d’Appello di Torino, - per la seconda volta in pochi mesi - hanno dato ragione agli okkupanti, assolvendo 13 attivisti europei, di nazionalità italiana, francese, inglese e scandinava che l’hanno passata liscia- anzi si sono proprio sentiti dar ragione - dopo che in precedenza erano già stati fatti sgomberare.
Un edificio, la casa cantoniera di Oulx, divenuto a tutti gli effetti un presidio politicizzato con tanto di cartelli che inneggiano alla resistenza contro i decreti immigrazione che furono firmati, all’epoca del governo Conte 1, dall’allora ministro degli Interni, Matteo Salvini ma su cui i giudici torinesi davvero non hanno dubbi. Hanno ragione loro, dunque. Gli okkupanti non abusivi o, passateci la licenza, semi-abusivi.
Perché, stando alla reiterata sentenza (la prima che assolveva altri 19 attivisti anarchici, antagonisti e militanti No Tav accusati di invasione di terreni o edifici, era arrivata nello scorso mese di novembre 2024) non dà ovviamente il pieno lasciapassare al sopruso per fini politici ma, a una particolare condizione può diventare plausibile e tollerato dalla legge.
A fungere da “tana libera tutti” è il presunto “stato di necessità” riconosciuto dai giudici nelle occupazioni che nel corso degli ultimi sette anni hanno visto come palcoscenico l’edificio piemontese situato lungo la rotta verso il confine francese. L’appiglio legale favorevole ai “semi-abusivi” è l’articolo 54 del Codice Penale, richiamato tanto nella sentenza dello scorso novembre, quanto in quella della giudice monocratica Giulia Casalegno che non ha nemmeno dato seguito all’istruttoria del processo contro i tredici militanti di varia origine finiti alla sbarra.
Sono state, infatti, anche le telecamere della Digos a certificare che all’interno della casa cantoniera avvenivano attività di sostegno e ristoro a favore di migranti provenienti dal fronte balcanico e diretti Oltralpe, utilizzando come passaggio proprio la Val di Susa, i cui rigori invernali, in passato, sono stati fatali per decine di loro, morti nei boschi piemontesi. Inutile dire che l’estrema sinistra se la gode.
Su tutti l’europarlamentare Ilaria Salis, da tempo impegnata proprio a fianco dei movimenti pro migranti attivi in Val di Susa. «Questa è una notizia importante - ha commentato la deputata Avs di Strasburgo- Viene ribadito infatti che lo “stato di necessità” giustifica legalmente l’occupazione di immobili sfitti.
Non c’è dl Sicurezza che tenga. E noi dobbiamo difendere ed estendere questo fondamentale principio civile e politico. Mai più case senza gente, mai più gente senza casa!
» Praticamente evviva l’esproprio proletario, o meglio pro-migranti. Una sentenza, quella pronunciata in settimana dalla Corte d’Appello torinese che non legittima soltanto le occupazioni che un po’ tutti (in primis l’Anas, titolata a gestire il bene demaniale) ritenevano essere semplicemente abusiva ma rappresenta una sponda fortissima proprio per quella parte di sinistra estrema, rappresentata in ambito europeo proprio dall’ex militante divenuta nota per le sue vicende giudiziarie in terra ungherese. Era stata la stessa Salis, infatti, nella scorsa primavera, proprio dalla Val di Susa, ad alzare la voce. L’eurodeputata di sinistra, infatti, visitando, sempre a Oulx, nello scorso marzo, il rifugio non abusivo, gestito dalla Fondazione Talità in una struttura di proprietà dei salesiani, apriva un nuovo fronte contestando in quel caso anche il diritto dei turisti di villeggiare nella valle che, evidentemente, secondo Salis dev’essere a uso libero e pressoché esclusivo degli extracomunitari di passaggio. La Salis, infatti, all’epoca contestò la disparità di trattamento in materia di libertà di movimento, garantita ai cittadini europei ma non a tutte le persone. I giudici torinesi, di fatto, hanno dimostrato due volte negli ultimi dieci mesi di pensarla allo stesso modo.
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