Riprendiamo dal RIFORMISTA del 12/09/2025, a pagina 2 l'analisi di Luca Sablone: "Droni russi in Polonia, le bufale che inquinano la rete".
Prove di guerra, provocazioni, test spregiudicati, avvertimenti. La scelta dei termini è vasta, mentre il vero obiettivo della Russia è chiaro e non lascia spazio a libere interpretazioni: assediare l’Occidente. L’invasione dello spazio aereo della Polonia è solo l’ultimo atto di una serie di intimidazioni da parte di Mosca, che fin da subito ha riversato sui social una valanga di bufale. Si sa: la disinformazione è l’arma principale del Cremlino che, grazie a una consolidata rete di media filorussi e megafoni di propaganda, distorce la realtà per aizzare gli animi contro le istituzioni occidentali. Il Ministero degli Affari digitali polacco ha denunciato le principali balle disseminate dai russi, invitando a seguire tre accorgimenti fondamentali: «Prestare la massima attenzione alle informazioni che appaiono negli spazi pubblici; verificare le fonti delle informazioni; non condividere materiali provenienti da fonti non verificate».
Polonia indifesa e «isteria mediatica»
Molti post sui social sostengono che la Polonia abbia fallito completamente, non riuscendo a impedire l’incursione dei droni e consentendo di sorvolare per decine di chilometri il territorio polacco, fino alla regione di Zamość. Descrivono l’episodio come «isteria» montata ad arte, senza alcuna minaccia effettiva, per nascondere la presunta incompetenza delle difese aeree polacche. Un copione che mira a ridicolizzare le capacità difensive della Polonia, minando il suo ruolo di partner affidabile della Nato.
Incidenti strumentalizzati dal «partito della guerra» per affossare l’asse Trump-Putin
Un’altra assurdità propinata sul web è che la violazione dello spazio aereo polacco farebbe parte di un gioco geopolitico, in cui il «partito della guerra» occidentale starebbe cercando di costringere Donald Trump ad abbandonare il fantomatico accordo raggiunto con Vladimir Putin durante l’incontro in Alaska. Un modo per affossare il farlocco «piano di pace» di Mosca, che continua a sganciare bombe sulla popolazione civile ucraina e a sabotare il bilaterale con il presidente Volodymyr Zelensky.
Gli ucraini trascinano la Polonia in guerra
Una narrativa che accusa Kyiv di provocare conflitti sul territorio polacco. In realtà, i droni russi hanno attraversato lo spazio aereo polacco senza alcuna responsabilità ucraina.
L’esercito polacco non è pronto per difendere i suoi cittadini
La propaganda enfatizza la presunta inefficacia della difesa nazionale. Ma le forze armate hanno intercettato e abbattuto i droni, dimostrando prontezza operativa.
Il governo scarica la responsabilità sulla Nato
Alcuni messaggi affermano che Varsavia starebbe delegando la propria difesa all’Alleanza. La verità è che la Nato ha coordinato le azioni con la Polonia, come previsto dai protocolli di sicurezza.
La Russia non ha interessi nell’attacco
La disinformazione insiste sull’innocenza di Mosca. L’incursione dei droni mostra invece chiaramente un’azione aggressiva da parte russa, magari per testare la reazione dell’Europa e per vedere fino a che punto sia disposta a spingersi.
La pista della vendetta ucraina
C’è chi sostiene che gli ucraini avrebbero lanciato droni contro la Polonia: una sorta di vendetta per la dichiarazione del presidente Karol Nawrocki, secondo cui la Polonia avrebbe escluso l’invio di truppe in Ucraina. Ma la responsabilità rimane esclusivamente russa.
L’attacco è una «trovata teatrale» di Varsavia
Viene insinuato che il governo polacco stia ingigantendo l’evento, orchestrato da Varsavia in collaborazione con Kyiv, per ragioni politiche. Eppure le immagini radar e le registrazioni confermano l’effettiva presenza dei droni russi.
I fatti parlano chiaro: i droni erano russi, la Polonia ha difeso il suo spazio aereo e la Nato ha reagito nel pieno rispetto dei protocolli. Tutto il resto è propaganda, montata per confondere, spaventare e indebolire l’Occidente. La lezione è semplice: nelle guerre moderne non basta guardare il cielo, bisogna anche saper leggere tra le righe. Chi diffonde menzogne ha sempre un obiettivo, e smascherarlo punto per punto è l’unico modo per non finire nella trappola.
Per inviare la propria opinione al Riformista, cliccare sulla e-mail sottostante.