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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
14.09.2025 Il blocco della marina militare israeliana
Cronaca di Antonio Castro

Testata: Libero
Data: 14 settembre 2025
Pagina: 7
Autore: Antonio Castro
Titolo: «Compagni in crociera: parte la Flotilla dalla Sicilia con 4 parlamentari a bordo»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 14/09/2025, a pag. 7, con il titolo "Compagni in crociera: parte la Flotilla dalla Sicilia con 4 parlamentari a bordo" la cronaca di Antonio Castro.

Dopo mille rinvii, la Global Sumud Flotilla salpa dalla Sicilia, con parlamentari italiani a bordo. Sa già di essere intercettata e fermata dalla flotta israeliana a Gaza.

«Stiamo finalmente partendo». Anzi meglio: «Stiamo definitivamente partendo».
L’europarlamentare di Avs, Benedetta Scuderi - imbarcata con la Global Samud Flotilla sintetizza così (visibilmente emozionata) l’inizio della missione per raggiungere via mare la striscia di Gaza. L’intento è tentare di riuscire a superare il blocco imposto dalle autorità israeliane dal 2017, vale fin da quando Hamas ha preso il potere. L’intento dichiarato non è solo recapitare le 300 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari raccolte ma, soprattutto, «rompere l’assedio e fermare il genocidio e la carestia in atto». La Global Sumud Flotilla, ribadisce Scuderi, « è una grande azione collettiva» per «sopperire all’inazione dei governi».
Di rinvio in rinvio (le prime barche erano salpate a fine agosto da Barcellona rientrando subito dopo nella rada spagnola per il maltempo), si può comprendere l’esultanza dell’europarlamentare per la partenza.
Adesso le 18 barche organizzate dagli attivisti italiani, e salpate dal porto siciliano, si dovrebbero incontrare a sud della Sicilia con i battelli provenienti dalla Tunisia e le 6 organizzate in Grecia. Su uno dei battelli che dalla Spagna si sono spostati in Tunisia è imbarcata pure l’ambientalista svedese Greta Thunberg. In tutto dovrebbero essere una cinquantina le barche dove troveranno posto circa 600 attivisti. Secondo la farnesina i cittadini italiani imbarcati sono 58 e tra questi, oltre alla parlamentare europea, partecipano alla missione anche i parlamentari del Partito democratico, Annalisa Corrado e Arturo Scotto oltre a Marco Croatti e Arnaldo Lomuti del M5s Almeno questi sono i numeri complessivi comunicati nei giorni scorsi da Maria Elena Delia, portavoce italiana del Global Movement to Gaza e componente del “comitato direttivo Global Sumud Flotilla”. Il punto di ritrovo verrà mantenuto segreto «per questioni di sicurezza», spiegano i rappresentanti del Comitato direttivo. La navigazione dovrebbe procedere lentamente (4 nodi di media) per consentire alle diverse barche di restare compatte e arrivare tra una decina di giorni, mare e vento permettendo, in vista delle acque internazionali a largo della Striscia di Gaza.
Mentre la Flotilla affronta finalmente il mare, in Italia si moltiplicano le iniziative, evidentemente programmate e coordinate, degli “equipaggi di terra”. Nelle sedi delle università di Bologna e a Genova sono già stati organizzati presidi di solidarietà Ieri pomeriggio a Milano uno dei palestinesi che, come ogni sabato, sono scesi in piazza per manifestare e difendere «la legittima resistenza del popolo palestinese» minacciano di «bloccare il Paese». I manifestanti si definiscono «l’occhio della Flotilla. Dobbiamo seguire passo per passo fino a quando entrerà sana e salva a Gaza o bloccheremo tutto il Paese, dobbiamo far valere che la voce del popolo è più forte della voce del governo», scandisce uno dei manifestanti. Ieri pomeriggio a piazza San Babila, nel centro di Milano, il corteo pro Pal - organizzato dall’Associazione palestinesi in Italia e Donne palestinesi - era composto da alcune centinaia di persone radunate davanti ai giardini di Palestro, sfilando con striscioni, bandiere e mostrando fotografie dal conflitto nella Striscia di Gaza.
«La priorità», hanno gridato gli attivisti a bordo del furgone, «è fermare il genocidio e far arrivare gli aiuti umanitari». Sono stati issati striscioni con le scritte “Viva la missione Flotilla”', “Cessate il fuoco” e “22 settembre sciopero generale, bloccare tutto”. Una manifestante indossava una maglietta con la scritta “Il diavolo veste Giorgia”. Dal furgone, l’appello a «paralizzare il Paese» se la missione Flotilla non dovesse arrivare a Gaza ripetendo lo slogan “L’unica salvezza per la Palestina è disconoscere Israele”.
Gli organizzatori della manifestazione milanese hanno più volte denunciato il «genocidio che va avanti da più di ventitré mesi”, una «mattanza che Netanyahu non avrebbe potuto compiere senza l’assoluta complicità degli americani, degli europei, degli arabi e di tutta la comunità internazionale». Anche la segretaria del Pd, Elly Schlein - intervenendo alla festa del Fatto Quotidiano ha augurato «buon vento alla Flotilla». Invitando a «tenere accesi i riflettori» sulle barche che si sono messe in moto per rompere il blocco» per tutelare «la sicurezza degli equipaggi», ha ribadito.

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