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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Riformista Rassegna Stampa
09.09.2025 L'irrefrenabile conato del jihad
Editoriale di Niram Ferretti

Testata: Il Riformista
Data: 09 settembre 2025
Pagina: 1
Autore: Niram Ferretti
Titolo: «L'irrefrenabile conato del jihad»

Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 09/09/2025, a pagina 1, l'editoriale di Niram Ferretti dal titolo "L'irrefrenabile conato del jihad".


Niram Ferretti

Gerusalemme, sul luogo dell'attentato terroristico che ha provocato sei morti. Il jihadismo non si risolve con i negoziati, con le concessioni: il jihadismo si può soltanto combattere, depotenziare o annientare, come è avvenuto con Al Qaeda e con l’ISIS.

Al netto di ogni considerazione da fare, ce n’è una essenziale in merito all’attentato di ieri mattina a Gerusalemme che ha causato la morte di sei persone e molteplici feriti su un bus di linea, per mano di due terroristi palestinesi che - armati di mitra - sono saliti sparando sulla folla.

Il jihadismo non si risolve con i negoziati, con le concessioni: il jihadismo si può soltanto combattere, depotenziare o annientare, come è avvenuto con Al Qaeda e con l’ISIS.

I terroristi, uccisi poi da un soldato fuori servizio, provenivano dalla Cisgiordania, dove sono operative da decenni cellule jihadiste, dove Israele cerca di arginarne al meglio l’espansione e la violenza.

Hamas ha salutato con gaudio l’attentato, proprio in queste ore in cui gli Stati Uniti gli stanno proponendo un ulteriore negoziato.

Ci troviamo di fronte a un anticlimax: alla luce delle trattative in corso, ad Hamas avrebbe giovato stare in silenzio, ma è più forte di loro, come nel celebre apologo della rana e dello scorpione.

Il jihadismo è un conato irrefrenabile.

In Occidente lo hanno capito in pochi, e anche Israele, che pur dovrebbe conoscerne bene i connotati, ha peccato gravemente di sottovalutazione.

Il 7 ottobre è figlio di questa leggerezza.

L’invenzione dell’“occupazione” è la foglia di fico che, da dopo il 1967, l’OLP e i suoi satelliti (e quindi Hamas) hanno utilizzato per nascondere il fondamento religioso del rifiuto islamico nei confronti di Israele, e che l’Occidente ha fatto propria.

I negoziati funzionano solo quando entrambi i contendenti sono attori razionali, non quando uno di essi è animato da un fanatico furore religioso.

Per questo a Gaza, per preservare il suo futuro, Israele è costretto ad andare fino in fondo, a rimuovere Hamas dal suo scenario.

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redazione@ilriformista.it

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