Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Superman: David Corenswet è il primo attore ebreo ad interpretare l’eroe di Metropolis 6/09/2025
Riprendiamo da BET Magazine di settembre, a pagina 28, l'articolo di Pietro Baragiola con il titolo "Superman: David Corenswet è il primo attore ebreo ad interpretare l’eroe di Metropolis".
David Corenswet, il primo attore ebreo a interpretare Superman
Nell’ultimo adattamento cinematografico di Superman, di James Gunn, protagonista della pellicola è il 31enne David Corenswet.
Oltre a raccogliere l’eredità di attori straordinari come George Reeves, Christopher Reeve, Dean Cain, Tom Welling, Brandon Routh, Henry Cavill e Tyler Hoechlin, ha segnato un traguardo molto importante nell’industria del cinema.
È il primo attore ebreo ad interpretare il protettore di Metropolis.
La famiglia di Corenswet, infatti, ha profonde radici nella comunità ebraica di New Orleans da cui è molto apprezzata, come ha affermato la Jewish Telegraphic Agency dopo l’annuncio ufficiale del casting nel 2023.
In quello stesso anno l’attore si è sposato con una cerimonia interreligiosa, officiata da un rabbino.
“È significativo che, per la prima volta in 87 anni, Superman sia interpretato da un attore ebreo” – ha affermato l’autore e studioso americano Roy Schwartz.
“Perché Superman, dopotutto, è un personaggio ebraico”.
Superman è infatti ispirato al folklore ebraico, ed è una metafora dell’esperienza dei rifugiati in America.
“Nel corso degli anni, la sua mitologia è cresciuta e cambiata, incorporando molti parallelismi con Cristo, ma il suo DNA rimane ebraico” – ha aggiunto Schwartz nella sua recente intervista al Jerusalem Post.
“Il fatto che anche Corenswet lo sia è una sorta di ritorno a casa.
Ma soprattutto, questo ragazzo è un attore molto bravo che irradia calore e, a detta di tutti, è un vero Supermensch”.
In un’intervista con Geek! Magazine, Corenswet ha raccontato di come ha avuto modo di incontrare i nipoti di Siegel e di visitare la casa dove l’autore ha scritto la prima storia di Superman.
Per inviare a Bet Magazine la propria opinione, telefonare: 02/483110225, oppure cliccare sulla e-mail sottostante