Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Testata: Libero Data: 01 settembre 2025 Pagina: 10 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Dialogo fra Russia e Cina mostrando i muscoli ad America ed Europa : «Fra di noi forte intesa»»
Riprendiamo LIBERO di oggi, 01/09/2025, a pagina 10, con il titolo "Dialogo fra Russia e Cina mostrando i muscoli ad America ed Europa : «Fra di noi forte intesa»", il commento di Mauro Zanon.
Mauro Zanon
Alla faccia dell'incontro Putin-Trump, il dittatore russo preferisce la Cina all'America. L'alleanza fra le due potenze post-comuniste si consolida con il vertice di Tianjin, assieme anche all'India. Il loro intento è quello di costruire un ordine internazionale alternativo a quello odierno a trazione occidentale. Lo chiamano "multipolarismo", ma è il solito disegno delle grandi dittature che si vogliono spartire il mondo.
A due settimane dall’incontro con Donald Trump in Alaska, ieri il presidente russo, Vladimir Putin, è atterrato a Tianjin, nel Nord della Cina, per partecipare da protagonista al venticinquesimo vertice dell’Organizzazione perla Cooperazione di Shanghai (Sco), evento nato per promuovere un ordine multipolare alternativo a Washington, ospitato dal leader cinese Xi Jinping.
La Cina ha accolto col tappeto rosso il capo del Cremlino, invitato in pompa magna insieme a una ventina di altri dirigenti eurasiatici, tra cui il premier indiano, Narendra Modi, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, per dimostrare, in un contesto di tensioni geopolitiche, sanzioni economiche e offensive doganali americane, che un altro modello internazionale è possibile: con Pechino al centro e Mosca accanto. Le relazioni tra Cina e Russia sono «le migliori della storia», «le più stabili, mature e strategicamente importanti tra i grandi Paesi», ha affermato l’emittente televisiva pubblica cinese Cctv nel suo servizio sull’arrivo di Putin.
Veicoli blindati e manifesti in mandarino e russo che esaltano lo “spirito di Tianjin” e la “fiducia reciproca” sino-russa hanno accolto il leader del Cremlino, e se l’accento è stato posto così tanto sull’intesa tra le due principali potenze dei Brics è perché la visita di Putin durerà quattro giorni. Il presidente della Federazione russa resterà infatti in Cina anche per assistere, mercoledì, alla grande parata militare che si terrà a Pechino per celebrare gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale: un evento altamente simbolico, anche in ragione della presenza del leader nordcoreano, Kim Jong-un, attraverso il quale Xi Jinping vuole mostrare al mondo la compattezza di Cina, Russia e Corea del Nord contro l’ordine occidentale.
«La Sco contribuisce a plasmare un ordine mondiale multipolare più equo, fondato sul diritto internazionale, con il ruolo centrale di coordinamento delle Nazioni Unite», ha dichiarato Putin in un’intervista all’agenzia cinese Xinhua. «Un elemento fondamentale di questa visione globale è la creazione in Eurasia di un’architettura di sicurezza equa e indivisibile, anche attraverso uno stretto coordinamento tra gli Stati membri della Sco», ha aggiunto il presidente russo, convinto che il vertice di Tianjin, che si concluderà oggi, rappresenterà un punto di svolta.
Un pensiero condiviso da Xi Jinping, che durante il brindisi di apertura del summit si è detto fiducioso su una maggiore «convergenza tra i Paesi del Sud Globale», in un momento in cui aumentano «i fattori di instabilità, incertezza e imprevedibilità», invitando i leader intervenuti a «remare contro la corrente», ossia contro l’ordine occidentale.
Nel suo colloquio con l’agenzia Xinhua, Putin, dopo aver celebrato Xi, «vero leader di una grande potenza, dotato di ampia visione strategica», e le relazioni economiche tra Mosca e Pechino, che hanno raggiunto «un livello senza precedenti», ha introdotto il concetto di «Maggioranza globale». «Noi e la Cina condividiamo ampi interessi comuni e opinioni straordinariamente simili su questioni fondamentali. Siamo uniti nella nostra visione di costruire un ordine mondiale giusto e multipolare, con particolare attenzione alle nazioni della Maggioranza globale», ha dichiarato il leader del Cremlino.
La nascita di un grande spazio euro-asiatico de-occidentalizzato è il sogno di Putin. In questo senso, è significativo il titolo dell’editoriale dell’agenzia Ria Novosti che ha presentato il viaggio cinese del presidente russo: «Eurasia senza Occidente: la Cina mostrerà un mondo nuovo». Dal viaggio in Cina di Putin sono attesa novità anche sul dossier ucraino. Pechino, ufficialmente, non invia armi a Mosca, ma fornisce componenti e tecnologie che tengono in piedi la macchina bellica russa, e nei colloqui a porte chiuse potrebbe confermare il suo sostegno indiretto.
Intanto, secondo una fonte diplomatica turca citata ieri da Ria Novosti, Erdogan potrebbe offrire a Putin la mediazione della Turchia sull’Ucraina.
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