Albert Einstein
Pensieri degli anni difficili
Bollati Boringhieri
Fu uomo di compiuta bontà, affabile e aperto. Provò per gli uomini un profondo senso di solidarietà, nelle speranze e nei timori. Odiava la guerra, gli istinti primitivi che la scatenano, la degradazione e la sofferenza che apporta. Per un tragico destino una sua idea aprì la strada alla più spaventosa arma di tutti i tempi. La sua visione innocente si trasformò in un incubo. Fu sprezzante dei dogmi e di ogni autorità precostituita. Intraprese i suoi studi guidato dal desiderio di comprendere: non solo di decifrare la realtà fisica, ma anche di attingere il significato più profondo della posizione dell'uomo nei confronti della natura e dell'uomo. Considerò la scienza come scoperta e liberazione. Fu un coraggioso. Apprezzava solo la verità. Non esitò mai a parlare in difesa degli "eretici" e di tutti coloro che in questo nostro tempo disgraziato sono stati perseguitati per il loro spirito di indipendenza. I valori della scienza e quelli etici gli furono parimenti cari. La scienza gli apparve animata sempre dai valori di un'umanità civile: amore della verità per sè stessa, rispetto per il disaccordo, indipendenza e libertà d'espressione. Se i valori in cui credette fossero meno calpestati, l'umanità potrebbe guardare verso un futuro più luminoso.