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Israele e Palestina: la forza dei numeri 27/08/2009 -

Sergio Della Pergola
Israele e Palestina: la forza dei numeri.
Il conflitto mediorientale fra demografia e politica
Il Mulino

Il conflitto israelo-palestinese nelle sue componenti demografiche è poco conosciuto. L’autore che vive in Israele dal 1966 ed è professore di statistica alla Hebrew University di Gerusalemme in questo libro mostra, attraverso il prisma della popolazione, come cambiano gli equilibri di una convivenza difficile ma inevitabile, e suggerisce una riflessione complessiva che può portare a un credibile processo di pacificazione. Un libro prezioso, da leggere con attenzione.

Processo ai nemici di Israele 23/09/2011 -

Alan Dershowitz
The Case Against Israel’s Enemies
Wiley

Tradotto in italiano da edizioni Eurilink, ordinabile presso qualunque libreria

In addition to Hamas, Alan Dershowtiz, Harvard law professor, argues that Israel's most dangerous enemies include Jimmy Carter and other western leaders who would delegitimize Israel as an apartheid regime subject to the same fate as white South Africans; Israel's academic enemies, led by professors Stephen Walt and John Mearsheimer, who would accuse supporters of Israel of dual loyalty and indeed disloyalty to America; and Iran, led by Ahmadinejad, which threatens Israel by its development of nuclear weapons, which it has publicly threatened to use against the Jewish state. The author is at his outspoken changing both the tone and the focus of the debate about Israel's adversaries at a time when the future existence of Israel is increasingly imperiled. This book is vital to read for those who want to investigate the vile charges levelled against Israel and the motivations and moral turpitude of her enemies.

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo 27/02/2012 -

Donatella Di Cesare
Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo
Il Nuovo Melangolo

Chi sono i negazionisti? Perché negano che le camere a gas siano mai esistite? Questo libro offre una prima riflessione politica e filosofica su un fenomeno, di dimensioni internazionali, radicato e diffuso anche in Italia, dove gli adepti del negazionismo sono andati costruendo il luogo della loro negazione nell'ombra propizia degli ultimi decenni. Di qui rivendicano il diritto di poter negare lo sterminio degli ebrei d'Europa attraverso libri, periodici e avvalendosi non di rado anche di una cattedra. Ma il negazionismo è un'opinione come un'altra? Il nesso di complicità tra annientamento e negazione rende problematico il concetto di opinione. Attraversando le bassure della negazione, dai nuovi hitleriani fino a Mahmoud Ahmadinejad, emerge la minaccia di una negazione che non si limita al passato, ma vorrebbe reiterarsi nel futuro. E in tale contesto che va ripensata la "singolarità" di Auschwitz.

Il caso Dreyfus 11/04/2014 -

Mathieu Dreyfus
Il caso Dreyfus
Castelvecchi
 

Parigi, 15 ottobre 1894. Il capitano dell'esercito francese Alfred Dreyfus, di origine ebraica, viene arrestato con l'accusa di aver consegnato documenti riservati a un ufficiale prussiano. È l'inizio di uno dei più celebri e drammatici casi giudiziari della storia europea, terreno di scontro tra le forze nazionaliste e antisemite da un lato e quelle progressiste dall'altro. Condannato per alto tradimento, Dreyfus subirà il carcere e rischierà la pena capitale, mentre attorno a lui la Francia si spacca tra "dreyfusards" e "antidreyfusards" e la prima grande battaglia per i diritti civili viene combattuta. Sarà Mathieu Dreyfus, fermamente convinto che il fratello sia vittima di un errore giudiziario, a dare una svolta alla vicenda, recuperando il dossier segreto che smascherava il vero colpevole. In queste memorie, la battaglia ideologica si mescola al racconto di una lunga e difficile indagine, mentre l'affetto fraterno si carica, giorno dopo giorno, di sincera indignazione verso l'ingiustizia. In appendice, pubblichiamo il testo del "J'accuse" di Émile Zola, l'editoriale che costò allo scrittore l'esilio per evitare il carcere e che rimane uno dei primi e più puri esempi dell'impegno civile degli intellettuali

Agguato ai Nibelunghi 16/06/2014 -
Roni Dunevich
Agguato ai Nibelunghi
Mondadori

Quando Galia, un'agente speciale israeliana impegnata in una pericolosa missione in Turchia, viene catturata dalle autorità locali, Alex Bartal, che dirige la divisione operativa del Mossad dal quartier generale di Glilot, decide di intervenire per salvare la vita della coraggiosa collega. Questa vicenda non solo scatena un'ulteriore crisi in Medio Oriente ma è anche l'inizio di una misteriosa catena di delitti: uno dopo l'altro, infatti, molti agenti israeliani "dormienti", appartenenti al cosiddetto "Anello dei Nibelunghi", vengono eliminati. Si tratta di uomini e donne che vivono e lavorano nelle principali città europee. Hanno una copertura perfetta, agiscono da soli e possono rimanere inattivi per anni ed entrare improvvisamente in azione. Non si conoscono tra loro e nessuno sa chi siano tranne chi li comanda, la cui identità è custodita gelosamente dal capo del Mossad. Convinto che tra i Nibelunghi si nasconda una talpa, Alex Bartal parte alla volta di Berlino per incontrare questo misterioso personaggio, ma l'uomo scompare subito dopo in circostanze oscure. Ha così inizio per Alex una corsa contro il tempo per anticipare le mosse del traditore che continua inesorabile a lasciarsi alle spalle una lunga scia di sangue.
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