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Rinascimento ebraico 07/01/2014 -

Martin Buber
Rinascimento ebraico
Mondadori


Martin Buber, uno dei più importanti filosofi, intellettuali e protagonisti del secolo scorso, diretto testimone delle drammatiche vicende che hanno segnato la recente storia del popolo ebraico, è tra i principali artefici della rinascita culturale e filosofica del sionismo; tutta la sua vita di studioso e la sua ricchissima produzione di filosofia e di storia della religione hanno avuto lo scopo di costruire un rinnovato ponte culturale tra ebraismo e cristianesimo, ed è questo il motivo della vasta popolarità e del consenso che lo hanno accompagnato. Della sua ampia e poliedrica produzione, questo volume documenta con una scelta di saggi l'attenzione che Buber dedica - nel primo ventennio del Novecento - al problema teorico dell'ebraismo e del sionismo, affrontato soprattutto dal punto di vista culturale prima che religioso. Tra i testi presentati, sono degni di nota i "Tre discorsi sull'ebraismo" (Praga 1909-1910), culto della gioventù ebraica che andò a farsi massacrare nella Grande Guerra; i "Discorsi di Praga e Berlino" (1913-1915), alle prese con la guerra incombente e poi con la guerra vera; i "Discorsi su sionismo e gioventù", a guerra conclusa e con la prospettiva improvvisamente reale - di una colonizzazione giovanile della Palestina. Diversi scritti qui proposti risultano inediti in Italia, e comunque anche quelli noti vengono presentati nella nuova traduzione della germanista Andreina Lavagetto.

Ebrei eterni inquieti 02/11/2009 -

Riccardo Calimani
Ebrei eterni inquieti.
Intellettuali e scrittori del XX secolo in Francia e Ungheria
Mondadori

Nell'Europa del diciannovesimo e ventesimo secolo gli ebrei vissero in modo contraddittorio - talvolta drammatico - ma anche straordinariamente fecondo il conflitto fra il rispetto della tradizione e le sempre più pressanti esigenze di integrazione poste dall'avvento della società moderna. In questo libro l’autore, storico dell’ebraismo italiano ed europeo, ricostruisce la tormentata storia della comunità ebraica in due paesi chiave nel panorama culturale del Novecento europeo, la Francia e l'Ungheria, e analizza la personale "inquietudine" e le trame esistenziali dei suoi esponenti più famosi.

Nati con la libertà 15/11/2012 -

Alberto Cavaglion
Nati con la libertà
L’Ancora del mediterraneo


“Nato con la libertà” è l’anagramma di Alberto Cantoni, il primo personaggio di questo piccolo dizionario biografico degli ebrei nell’Italia unita, un repertorio ricco di proposte, di casi e di polemiche (dai “riti di sangue” all’abuso dei protocolli dei Sette Savi di Sion). Gli ebrei italiani sono nati due volte con la libertà. Nel Risorgimento prima, con il 25 aprile 1945 poi. Un denominatore comune lega i nati liberi nell’Ottocento ai secondi nati liberi nel Novecento: impedire che la libertà acquisita diventi vana. Nascere con la libertà è relativamente facile, ben più difficile è conservare le ragioni che rendono possibile il consolidarsi di questo valore.

In principio 14/06/2010 -

Francesca Cernia Slovin
In principio
Dove affondano le radici di Israele
Marsilio

Sette ragazzi, cresciuti in una cittadina dell'impero zarista, decidono di partire, all'inizio del secolo, alla volta della Palestina, per realizzare quel sogno millenario del "ritorno alla Terra promessa". Ma non sono solo giovani idealisti, essi appartengono alla generazione di David Ben Gurion e, come lui, diventeranno i fondatori e i costruttori dello Stato d'Israele. Creano partiti politici e unioni sindacali, incoraggiano l'emigrazione di ebrei da tutta l'Europa, organizzano corpi di difesa, combattono a fianco dell'Inghilterra, per liberare il Levante dall'oppressione turca. L'autrice trasforma questa complessa vicenda in una storia d'amore, "l'amore per la terra e l'amore di una terra: la Terra di Israele".

Come fiamma che brucia 24/09/2012 -

Bella Chagall
Come fiamma che brucia
Donzelli

Nata nel 1895 da una famiglia ebrea, l’autrice sposò nel 1915 il celebre pittore. Il loro primo incontro e l’inizio d’un grande amore sono tra i ricordi più toccanti da lei raccontati in queste pagine, che rendono pienamente giustizia al suo talento di scrittrice. Marc Chagall pubblicò il libro tre anni dopo la morte di Bella, corredandolo con 68 disegni in bianco e nero, rimasti tra i suoi più celebri, e con una postfazione, gli uni e l’altra ora riproposti in questa edizione. Un intimismo struggente, una scrittura che si fa emozione pura, il racconto di una infanzia e di una giovinezza imbevute di un piccolo mondo scandito da ricorrenze e retaggi d’un tempo lontano.

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