giovedi` 16 maggio 2024
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La fortuna dei Meijer 10/01/2011 -

Charles Lewinsky
La fortuna dei Meijer
Einaudi

Con prosa coinvolgente l’autore narra la saga di una famiglia ebraica durante il lungo conflitto franco-tedesco, dalla battaglia di Sedan del 1870 alla fine della seconda guerra mondiale.
Pervasa dal tipico umorismo Yiddish la storia si impernia attorno a un gruppo di personaggi indimenticabili che vivono il rapido cambiamento della società durante il passaggio del secolo. Quattro generazioni e molti modi di essere ebreo: l’ortodosso, il sionista, il mistico sono le sfaccettature di un’identità che spesso incontra la diffidenza del mondo circostante.
E’ un romanzo che conquista il lettore e non lo abbandona più facendolo sperare, divertire, vivere con i Meijer.

Le origini della rabbia musulmana 03/08/2009 -

Bernard Lewis
Le origini della rabbia musulmana.
Millecinquecento anni di confronto fra Islam e Occidente  
Mondadori        

Considerato uno dei massimi studiosi del Vicino Oriente, Bernard Lewis in questo suo ultimo saggio ripercorre con grande accuratezza e rigore storico i luoghi più significativi della sua attività, proponendo una visione unitaria della variegata vicenda del mondo musulmano e dei suoi problematici rapporti con l'Occidente: quindici secoli di guerra e coesistenza pacifica, di regni illuminati e regimi dittatoriali, di vette di eccellenza scientifica e letteraria e abissi di miseria e terrore sanguinario. Un libro imprescindibile del quale consigliamo la lettura per comprendere la complessa realtà del Medio Oriente e per affrontare le sfide che il mondo musulmano pone all’Occidente e alla sua modernità.

La banalità dell’amore 23/09/2010 -

Savyon Liebrecht
La banalità dell’amore
e/o

Una pièce teatrale per raccontare il rapporto appassionato quanto drammatico fra la Arendt e Heidegger è l’ultima opera della scrittrice israeliana .nella quale si intersecano l’abbraccio dionisiaco tra la giovane Hannah e il maturo Martin, l’allieva e il professore, e i ricordi, 50 anni dopo, della Arendt, posta di fronte alla “complicità” del filosofo con il nazismo, scelta meschina e codarda: ma per lei – “al cuore non si comanda” -, prevarrà sempre “l’amante romantico”, il cui incontro ha “segnato la fine dell’infanzia”.

The Eichmann trial 28/03/2011 -

Deborah E. Lipstadt
The Eichmann trial
Schocken Books Inc


The capture of SS Adolf Eichmann by Israeli agents in Argentina in May of 1960 and his subsequent trial in Tel Aviv by an Israeli court electrified the world. The public debate it sparked on where, how, and by whom Nazi war criminals should be brought to justice, is recognized as a watershed moment in how the civilized world in general and Holocaust survivors in particular found the means to deal with the legacy of genocide on a scale that had never been seen before. In The Eichmann Trial, award- winning historian Lipstadt gives us an overview of the trial and analyzes the dramatic effect that the testimony of survivors in a court of law had on a world that had until then regularly commemorated the Holocaust but never fully understood the millions who died and the hundreds of thousands who managed to survive. This is a penetrating and authoritative dissection of a landmark case and its after effects.

Contro il giorno della memoria 27/01/2014 -

Elena Loewenthal
Contro il giorno della memoria
ADD Editore


Il 27 gennaio di ogni anno si evoca il ricordo della Shoah. Si organizzano eventi, incontri, celebrazioni ufficiali. Ma che cosa sta diventando questo Giorno della Memoria? Una cerimonia stanca, un contenitore vuoto, un momento di finta riflessione che parte da premesse sbagliate per approdare a uno sterile rituale dove le vittime vengono esibite con un intento che sembra di commiserazione, di incongruo risarcimento. Ma la memoria che si sventola in quella data non è degli ebrei, è dell'Europa intera: deve essere elaborata e fatta propria, non diventare uno spazio da addobbare con la retorica. Elena Loewenthal scrittrice e traduttrice torinese di origine ebraica che lavora da anni sui testi della tradizione ebraica e traduce letteratura israeliana dà voce ai suoi dubbi e alle sue riflessioni su quello che per lei è un grande errore collettivo, l'errore di chi vuole, per un giorno soltanto, provare ad addolcire una coscienza civile per alleggerire il senso di colpa.

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