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Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/11/2021, a pag. 6, con il titolo 'Berlino schiera i servizi segreti contro i No vax' l'analisi di Daniel Mosseri.
Daniel Mosseri L'ultima notizia viene da Lipsia dove una dimostrazione, sabato pomeriggio, contro le misure per il contenimento del corona è finita con la polizia che ha usato gli idranti contro i Querdenker, fermandone 24 per porto abusivo di oggetti vietati durante le manifestazioni. Secondo una traduzione letterale i Querdenker sono i "pensatori laterali", termine indifferenziato per indicare una galassia di sigle e persone contrarie alla politica sanitaria del governo. Nel Paese che ha dato i natali al movimento contro i vaccini e in cui già nel 1796 c'era chi sosteneva che il preparato contro il vaiolo avrebbe trasformato i vaccinati in mucche, il pensiero laterale ha trovato nuova linfa grazie al corona e alle misure del governo federale e delle amministrazioni dei Länder per mettere il virus di Wuhan sotto controllo. Oggi fra i Querdenker si contano tanti no-vax e molti no-mask in larga parte simpatizzanti di MD e antipatizzanti di Angela Merkel, la cancelleria che, forte del suo dottorato in chimica quantistica, avrebbe messo i tedeschi sotto chiave il più a lungo possibile.
ATTILA NAZI Categorizzare il pensatore laterale come elettore della destra sovranista sarebbe però riduttivo: fra i dimostranti anti-mask non mancano vecchi e nuovi hippy, vegani ortodossi e integralisti dell'omeopatia, disciplina guarda caso nata anche questa in Germania. Vegano è anche Attila Hildmann, cuoco di origine turca, animatore dei Querdenker e influencer nonché feroce antisemita e odiatore della Merkel, sfuggito all'arresto e riparato in Turchia grazie a una soffiata di una talpa in procura a Berlino. Anche la Repubblica federale tedesca ha i suoi bei grattacapi con i no-vax, un movimento che miete successi fra i quali una percentuale relativamente bassa di tedeschi pienamente immunizzati (il 66% contro il 72% dell'Italia). Prima ancora che politiche, le conseguenze sono di tipo epidemiologico. Oggi l'allarme in Germania è altissimo, con alcuni distretti bavaresi dove l'incidenza del contagio ha superato l'esorbitante livello di 700 persone ogni 100 mila abitanti e l'istituto Robert Koch annuncia 34 mila nuovi casi di corona al giorno su scala nazionale.
RICCHI E POVERI Più in affanno oggi sono tanto i ricchi Länder meridionali come Baviera e Baden-Württemberg - dove più radicata è la resistenza culturale ai vaccini e dove si va dal naturopata più volentieri che dal medico - sia quelli meno prosperi dell'ex Germania est, dove non ci si vaccina anche per protestare contro l'esecutivo Merkel. In una fase di transizione fra il governo uscente di grande coalizione e l'arrivo, senza fretta, di una maggioranza a tre fra Verdi, Liberali e i socialdemocratici del cancelliere in pectore Olaf Scholz, le decisioni di politica sanitaria sono tornate ai Länder. Risultato: la Sassonia ha imposto la regola del 2G negli spazi chiusi (l'accesso è consentito solo ai vaccinati o alle persone guarite dal Covid-19) lasciando, cioè, fuori coloro che fino a ieri entravano mostrando un tampone negativo. E nella piccola e parimenti orientale Turingia il governatore socialcomunista Bodo Ramelow ha segnalato che il sistema dei letti per la terapia intensiva è al collasso e che la precedenza nelle cure sarà data ai cittadini vaccinati: i no-vax ammalati saranno dirottati verso altri Länder che vorranno dare loro cure e accoglienza. L'annuncio non farà piacere ai Querdenker che, sparito Hildmann l'agitatore, restano sul piede di guerra. Lo ricorda il responsabile dei servizi segreti della Turingia Stephan Kramer. «In tutto il Paese stiamo sta assistendo a bullismo online, insulti, attacchi fisici» dei negazonisti del corona, ha affermato Kramer forse con il pensiero rivolto anche al benzinaio 20enne di Idar-Oberstein, in Renania-Palatinato, ucciso a settembre con un colpo di pistola alla testa da un cliente al quale aveva ricordato di indossare la mascherina.
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