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50 anni dopo Monaco 72 17/08/2022

ACCADDE OGGI - 47 anni fa l'attentato alle Olimpiadi di Monaco - FIRSTonline
Uno dei terroristi di Monaco 72

Gentilissima Deborah, nell'articolo "Monaco 72 : il coraggio della memoria " pubblicato sulla Stampa in data 12.08.2022, e da voi riportato, è scritto che gli atleti israeliani sono stati " giustiziati " da un gruppo di terroristi palestinesi. La parola " giustiziati " è falsa e offensiva della loro memoria : gli atleti israeliani sono stati " massacrati "da un gruppo di terroristi palestinesi , massacro che è stato agevolato dalla colpevole irresponsabilità dello stato tedesco che li ospitava e che avrebbe quindi dovuto vigilare e proteggerli.
Cordiali saluti

Enrico Stradoni

 Gentile Enrico, Lei ha ragione da vendere, la parola “giustiziati” è falsa e offensiva alla memoria delle povere vittime. Purtroppo i media italiani la usano in modo impreciso e scorretto poiché giustiziare deriva da “giustizia” che, nel nostro caso, è quanto di più ipocrita e inaccettabile si possa pensare! Quello che è stato fatto agli atleti israeliani a Monaco 72 è inenarrabile. Nessuno giornale ha mai scritto quello che hanno fatto i terroristi palestinesi di Settembre Nero perché troppo bestiale. Io l’ho sentito raccontare alla Tv israeliana da un loro parente che parlando piangeva. Gli atleti sono stati letteralmente tagliati a pezzi, evirati, il tutto da svegli, e poi lasciati morire dissanguati tra dolori atroci. Non si può nemmeno immaginare quanto abbiano sofferto, più di qualsiasi sopportazione umana. Purtroppo le teste di cuoio tedesche hanno fatto errori madornali che hanno consentito ai terroristi di dare dimostrazione di tutta la loro barbarie. Non dimentichiamo che la strage era stata organizzata e finanziata da Abu Mazen, attualmente presidente abusivo dell’A.P. Un cordiale shalom.

***

Gentile Deborah: mi riferisco alla'aggressione del criminale Putin nei riguardi del popolo Ucraino; penso che, il peggio o il meglio, è una scelta che spetta esclusivamente alla sacra volontà del popolo ucraino. Credo anche che quello che è successo negli anni 30/40 sarebbe bene non dimenticarlo, perchè potrebbe succedere ancora. Ma volevo soffermarmi sul giudizio della Meloni, apprezzata e ritenuta intelligente; il dubbio mi è venuto quando la Senatrice Segre, ha invitato la dirigente di FI, a togliere la fiamma dal simbolo. Giorgia Meloni ha ritenuto non fare nessuna modifica, rimarcando che non c'è nessun riferimento al fascismo. Un gesto che ritengo poco intelligente, poteva essere un'occasione di apertura verso gli elettori moderati e a quanti avessero qualche dubbio sul vero ideale del partito, e anche una forma di rispetto verso la senatrice. Forse la Meloni ha ritenuto che una eventuale modifica avrebbe compromesso i voti di una buona frangia ancora nostalgica del passato del suo elettorato. Se essere intelligenti significa raggiungere i propri obiettivi, in modo scaltro, allora Giorgia Meloni lo è. Un grazie a Draghi per il lavoro svolto e per aver rappresentato dignitosamente, in campo internazionale la nostra Italia. Grazie a Maurizio Molinari, professionale e imparziale nella conduzione di Repubblica. E grazie a lei signora Deborah per il tempo che dedica a noi lettori. Un cordiale Shalom...

Angelo Di Palma

 Gentile Angelo, Tutta Europa dovrebbe augurarsi che l’aggressione all’Ucraina si concluda con la disfatta della Russia per la salvezza e la libertà del popolo ucraino e di tutti i popoli del vecchio continente. La malaugurata vittoria di Putin sarebbe la fine dell’occidente. Per quanto riguarda Giorgia Meloni, ascoltando i vari talk show, si capisce che sia ritenuta una politica intelligente anche da chi non è di destra, il problema è che nel suo partito circola la peggior feccia fascista di cui dovrebbe liberarsi al più presto. In mezzo a tutte le mezze calzette che vorrebbero andare al governo, è senza dubbio la più intelligente e preparata (anche se non ci vuole molto per uscire dalla mediocrità assoluta della politica italiana). Non potrebbe mai accettare la proposta di Liliana Segre senza perdere gran parte del suo elettorato. Se lo facesse dimostrerebbe di avere un gran coraggio ma si sa che la politica italiana, e non solo italiana, è fatta di intrallazzi e di opportunismo, cose con cui il coraggio non ha niente da spartire. Io ringrazio lei per le sue belle e interessanti lettere.
 Un cordiale shalom

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