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Deborah Fait
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Le bufale e le semi verità dei media italiani che alimentano l'antisemitismo 16/09/2025

Le  bufale e le semi verità dei media italiani che alimentano l'antisemitismo
Commento di Deborah Fait 

Deborah Fait
Deborah Fait

Bugie, mezze verità, o verità non spiegate: come le televisioni italiane alimentano l'odio contro Israele e gli ebrei, che poi sfocia nel nuovo antisemitismo (e La7 è una delle peggiori). La campagna continua nelle scuole dove si firmano appelli di docenti contro guerra e "genocidio". Mai nessuno che dica che questa guerra, contro il terrorismo, è iniziata con il più grande massacro di ebrei in terra di Israele, ad opera di Hamas. Ed è continuata, dal giorno dopo, con l'attacco di 7 eserciti islamici contro lo Stato ebraico.

Probabilmente pochi in Europa capiscono quello che ha passato Israele in questi due anni e credo che se lo intuissero tutto l’odio che oggi provano contro lo stato ebraico si trasformerebbe non certo in amore ma almeno in rispetto. Dopo la II Guerra Mondiale in Europa e i nostri 6 milioni di morti, Israele ha vissuto, per 80 anni,  lo stress del terrorismo, di due intifade, di ben 5 guerre per il nostro annientamento. A suggello di tutto questo è arrivato il 7 Ottobre del 2023 che, nella mente delle bestie di Gaza, doveva segnare la fine di Israele dal punto di vista morale perché nessuna nazione al mondo avrebbe potuto sopportare l’inferno senza impazzire e dal punto di vista fisico e militare perché, all’improvviso, Gerusalemme, che non era pronta alla guerra, non l’aveva voluta e nemmeno cercata,  si è dovuta armare per combattere contemporaneamente su 7 fronti. Sette eserciti islamici che ci bombardavano con missili e droni giorno e notte. Nemmeno ricordo le volte che sono corsa in rifugio, le volte che telefonando a mio figlio “state tutti bene?” mi diceva che Miriam, la più piccola delle sue bambine, tremava terrorizzata ogni volta che sentiva l’allarme. Israele in una guerra durata 12 giorni ha messo in ginocchio l’Iran che dal 1979 minacciava di eliminarlo dalla faccia della terra e finanziava tutto il terrorismo internazionale. Contemporaneamente ha costretto Assad, il dittatore assassino siriano, a scappare a Mosca. Ha distrutto Hezbollah che adesso nemmeno il Libano riconosce più e gli Houti dello Yemen che ormai sono ridotti a lanciarci un paio di missili alla settimana che spesso non entrano nemmeno nei confini di Israele. Hamas, forte a causa degli ostaggi che sono ancora prigionieri, pur mangiando la polvere di Gaza, dà ancora qualche segno di vita nonostante privo di capibanda, morti o ricoverati in qualche ospedale di Doha. Il tutto condito dall’odio feroce che la difesa di Israele ha provocato. Lo scrivo sempre e lo ripeterò in eterno, al mondo piacciono gli ebrei morti, se si difendono dai mostri arabi allora ricevono in cambio solo odio. Gli arabi sanno fare bene due cose sole: il piagnisteo e la propaganda. L’islam è l’ideologia fatta apposta per creare odio con l’arte dell’inganno: la taqiya. E hanno preso in giro il mondo prima con i bambini congelati, infine con la bufala della fame. Uno studio del Programma Alimentare Mondiale sostiene che “ Per la popolazione stimata di Gaza di 2,1 milioni di persone, sono necessarie circa 62 mila tonnellate di cibo al mese. Il Coordinatore delle Attività Governative nei Territori (COGAT), l'organismo israeliano che coordina gli affari civili a Gaza, ha monitorato meticolosamente i volumi degli aiuti alimentari e pubblicato rapporti trasparenti e dettagliati.
Da marzo a dicembre 2024, sono entrate a Gaza 788.216 tonnellate di aiuti alimentari, una media di 78.821 tonnellate al mese, oltre il 25 per cento in più rispetto alla soglia indicata dal WFP
 ”. La quantità di cibo entrato a Gaza è enorme ma Hamas e i suoi affiliati ne sequestrano la maggior parte, sparando sulla folla senza pietà. A sentire i telegiornali italiani e i vari salotti televisivi, Israele è la causa di tutto. Non menzionano Hamas che attacca regolarmente i centri di distribuzione del cibo. I governi occidentali, la politica, i media hanno voluto credere ai bambini morti di freddo con temperature invernali non inferiori ai 15/16 gradi, adesso non hanno il minimo dubbio che la bufala dei bambini morti di fame, sia la verità. Sentire un tg italiano fa rabbrividire sia che parli di Gaza, sia che racconti della situazione in Giudea e Samaria dove vivono i perfidi “coloni” che regolarmente attaccano i poveri arabi. Non ho sentito un solo tg da mesi, forse da anni, che dica la verità, che ammetta che gli arabi dei Territori attaccano e gli ebrei si difendono spesso attaccando anche loro. Ma la pazienza ha un limite e i cittadini ebrei di Giudea e Samaria non possono più vivere nella continua paura di essere ammazzati. Gli arabi, la cui maggioranza è simpatizzante  di Hamas e della Jihad, non vengono nemmeno nominati. L’isteria dell’odio attanaglia le persone, rende i nostri nemici dei mostri sbavanti insulti contro Israele e purtroppo in questa ondata disumana di antisemitismo vengono coinvolte giovani menti pronte ad abbeverarsi a qualsiasi ideologia, anche la più insana. Ho appena ricevuto, con enorme tristezza un messaggio da parte di un amico che dice “ …Ricevo un comunicato di 78 docenti del liceo Leopardi di Recanati che trasuda di odio anti israeliano. Si parla dei diritti internazionali dell'infanzia violati da Israele e di genocidio in atto. Ti passo il comunicato con la speranza che abbia una risonanza nazionale almeno qui in Italia dato che i docenti si propongono di avviare una operazione educativa rivolta agli studenti. Immaginiamo alla maniera di Hamas che nelle scuole di Gaza infonde odio antiebraico”.

Ecco il comunicato firmato da 700 docenti del Liceo Recanati:

COMUNICATO STAMPA

Settantotto docenti del Liceo di Recanati si esprimono contro la guerra e a sostegno della popolazione civile di Gaza

In apertura del nuovo anno scolastico, settantotto docenti del Liceo “G. Leopardi” di Recanati hanno sentito l’urgenza di esprimere pubblicamente una presa di posizione comune su quanto sta avvenendo a Gaza; hanno pertanto sottoscritto un documento col quale intendono condannare con fermezza le gravi violazioni dei diritti umani che colpiscono la popolazione civile di Gaza, ribadire il loro no alla guerra e a ogni forma di negazione dei diritti dell’infanzia in qualsiasi contesto, e assumere l’impegno a porre questi temi al centro della loro riflessione e della loro azione educativa e didattica, per una scuola della pace e della solidarietà, in coerenza con il mandato costituzionale. Segue il documento.

Raccolta firme dei docenti del Liceo Leopardi di Recanati a sostegno della pace e dei diritti dell’infanzia, con particolare riguardo alla situazione che sta vivendo la popolazione civile di Gaza.

Le docenti e i docenti del Liceo "Leopardi " che sottoscrivono il presente documento, considerato che

• La tutela dei diritti umani è un principio universale sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) e da numerose convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, tra cui la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989);

• Il contesto internazionale attuale e, in particolare, quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza, presenta una drammatica emergenza umanitaria che coinvolge migliaia di civili, tra cui un numero elevatissimo di bambine e bambini, vittime dirette e indirette della violenza;

• l’art. 11 della Costituzione Italiana afferma il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;

• l’educazione alla pace, alla solidarietà e al rispetto reciproco è parte integrante delle finalità della scuola italiana;

• il crescente rischio di normalizzazione di atteggiamenti discriminatori, razzisti o indifferenti di fronte alla sofferenza umana impone un chiaro posizionamento etico e pedagogico delle istituzioni educative;

Esprimono una ferma condanna verso ogni forma di guerra, violenza indiscriminata contro i civili e violazione dei diritti fondamentali, con particolare riferimento al genocidio in atto nella Striscia di Gaza.

Ribadiscono il ripudio della guerra e di ogni forma di razzismo, apartheid o discriminazione etnica, religiosa o culturale.

Sostengono il diritto dei bambini e delle bambine, in ogni parte del mondo, a vivere in sicurezza, salute, istruzione e dignità, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia.

Si impegnano a promuovere, nell’ambito delle attività scolastiche ed educative (e in particolare nei percorsi di Educazione Civica), iniziative, percorsi didattici, momenti di riflessione, manifestazioni o eventi che contribuiscano a formare una coscienza civica, critica e solidale, nel pieno rispetto del pluralismo e della missione educativa della scuola.

Invitano infine tutte le componenti della comunità scolastica a partecipare attivamente e responsabilmente a tali iniziative, promuovendo il dialogo, la pace e la cooperazione tra i popoli.

Recanati, 12 settembre 2025

Il documento è stato sottoscritto da settantotto docenti appartenenti al Collegio Docenti del Liceo “G, Leopardi” di Recanati. 

Non un accenno da parte di questi signori sulle stragi di ebrei, non una parola sul terrorismo e naturalmente non una parola di pietà umana per i nostri ostaggi. Israele non viene mai nominato ma il suo nome aleggia in un’aria avvelenata e irrespirabile. Genocidio, apartheid diritti umani violati, il mostro è solo uno, è Israele. Questi sono i docenti che formano i nostri figli nelle scuole italiane insinuando nelle loro menti che la guerra di difesa è male e il terrorismo che ammazza solo i civili in Israele va bene (ci tengo a ribadire che anche i terroristi di Hamas sono civili). Sono insegnanti costoro? Sono persone? I prossimi ebrei che verranno aggrediti e malmenati nelle città italiane peseranno sulla loro coscienza e su questo infame comunicato di finta pace, di ipocrita pacifismo, di odio puro contro un paese che se non fosse in grado di difendersi sarebbe già stato cancellato dalle mappe del mondo. Questi parlano di pace per nascondere l’odio che provano nei confronti degli ebrei. Benissimo, sappiano che Israele si difenderà fino in fondo perché, parafrasando Golda Meir, preferiamo il vostro odio ai nostri funerali.


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