L'Unità cerca di giustificare l'attentato di Gerusalemme
quando ancora il fumo si alza dalle lamiere dell'autobus
Testata:
Data: 20/08/2003
Pagina: 5
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Strage sul bus a Gerusalemme
De Giovannangeli registra l’ennesimo e sconfortante attentato terroristico ai danni di inermi civili israeliani


Venti persone uccise- fra cui diversi bambini- oltre un centinaio di feriti. E’ una delle stragi più sanguinose degli ultimi ventenni, quella compiuta ieri sera a Gerusalemme da un kamikaze, appena a poche ore di distanza dall’attentato di Baghdad. Un terrorista palestinese, Raed Abdel Hamid, 29 anni, appartenente ad Hamas, si è fatto esplodere su un autobus pieno di famiglie che tornavano dalle preghiere davanti al muro del pianto. Durissima la reazione di Sharon , che ha sospeso il ritiro dai Territori. In pericolo la Road Map.
Da questo breve passo riportato si può ben comprendere il tono generale dell’articolo del nostro giornalista. L’attentato c’è stato, è vero, ed è stato feroce... tuttavia il giornalista si adopera sottilmente a giustificarlo ricordando le solite malefatte di Israele; inoltre rileggendo a grandi tratti il periodo riportato
Venti persone uccise
Un terrorista palestinese si è fatto esplodere su un autobus
Durissime le reazioni di Sharon
In pericolo la Road Map

Si evince come il giornalista tenti quasi di farci credere (vista la disposizione delle frasi) che se la Road Map è in pericolo è a causa delle "durissime reazioni di Sharon" e non dell’ennesimo micidiale attentato.

Siamo certi, inoltre, che da domani in poi De Giovannangeli si adopererà in tutti i modi per spiegarci che i palestinesi non sono cattivi e che se alcuni di loro decidono di farsi esplodere tra i bambini (come è accaduto ieri) è perchè la ferocia di Israele non gli offre altre possibilità, rendendo la loro vita misera ed infelice.
Da domani inizierà di certo questa operazione, ma già da oggi inizia a produrre teorie suggestive:

La Jihad aveva promesso di vendicare l’uccisione alcuni giorni fa ad Hebron del suo militante Mohamed Sider


L’attentato c’è stato in risposta ad un'uccisione da parte di Israele. Un militante (terrorista) era stato ucciso (vorremmo magari sapere in quale contesto...): Israele non ha dato scelta alla Jihad con la sua azione scellerata, Jihad che ha dovuto per forza sterminare ieri a Gerusalemme intere famiglie ebree: è colpa di Israele.
Ma lo sceicco Abdel Aziz Rantisi, esponente di Hamas, ha detto che l’attentato "è stato una risposta ai crimini commessi dagli occupanti israeliani" oltre che ad asserite violazione della tregua da parte di Israele.


Innanzitutto ci congratuliamo con Rantisi per aver fatto carriera: da semplice portavoce di Hamas a niente di meno che "sceicco" (evidentemente De Giovannangeli tenta così di far acquisire valore e credibilità alle folli affermazioni di Rantisi), infine ci chiediamo se non sia di dubbio gusto riportare le affermazioni di un terrorista accecato dall’odio contro Israele, quando ancora il fumo si alza dalle lamiere squarciate di quell’autobus che portava a casa, dopo la preghiera, ignari genitori ed i loro bambini.
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


lettere@unita.it