Sull'Unità del 22 marzo è pubblicata la fotografia della prima pagina dell’Osservatore Romano.
Da tempo i lettori di informazione corretta possono constatare come l'Unità vada a braccetto con la stampa cattolica sia nei contenuti che nello stile degli articoli, tutti rigorosamente filopalestinesi ed antisraeliani.

In una pagina completamente dedicata ai pacifisti ed alle loro prodezze, l’Unità riprende un breve stralcio dell’articolo apparso sull’Osservatore Romano.

L’Osservatore Romano segnala in prima pagina che centinaia di migliaia di persone manifestano contro la guerra in ogni parte del pianeta.

Un anelito di pace attraversa il mondo – scrive il giornale vaticano – dalla Germania alla Grecia dalla Spagna al Pakistan, dall’Australia al Canada fino ai Territori palestinesi centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per esprimere il proprio rifiuto alla guerra

Manifestare dissenso nei confronti della guerra è legittimo (a meno che non leda la libertà di altri) ma non ha nulla a che vedere con le espressioni di odio, di rabbia e di rancore espressi dai palestinesi nei Territori ai quali il giornale vaticano fa riferimento.

Più che un anelito di pace quello che si è visto in Cisgiordania e a Gaza è l’espressione di un odio feroce nei confronti degli americani e degli israeliani.

Si sono radunati più di ventimila a Gaza, inneggiando a Saddam (in effetti se cade il rais chi darà i 25.000 dollari di "premio" alle famiglie dei kamikaze che hanno fatto a brandelli un buon numero di civili israeliani ??), bruciando le bandiere americane e inglesi.

Lo stesso portavoce di Hamas, uno fra i movimenti terroristici più pericolosi, Abdelaziz Rantisi ha lanciato un appello agli iracheni perché si oppongano all’esercito americano con attentati suicidi.

Un grido carico di odio feroce riecheggia nella manifestazione, un grido nel quale solo l’Osservatore Romano può scorgere un "anelito di pace":

"MORTE ALL’AMERICA E A ISRAELE".

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