Speciale guerra 21 marzo 2003
La liberazione dell'Iraq vista da Israele giorno per giorno
Testata:
Data: 21/03/2003
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Speciale guerra 21 marzo 2003
Nessuno puo' immaginare cosa significhi mettere la maschera antigas a un bambino piccolo.
Abbiamo provato con Yonatan ed e' stato drammatico e anche un po' comico. Aperta la grande scatola blu (quella che ogni bambino d'Israele riceve in dono quando nasce), abbiamo fatto la sceneggiata: Purim.... ecco la maschera.... guarda che bella... una maschera spaziale come gli astronauti!!! Pensa Yoni, sarai come un astronauta!....

Bene, la cosa lo ha lasciato indifferente e ha incominciato a scappare per casa gridando *lo roze', lo roze' * , non voglio!
Finalmente siamo riusciti a provargliela e mettere quel bimbo dentro quella cosa di plastica trasparente piena di filtri e guardarlo quasi piangente e ansimante la' dentro mi ha fatto provare una rabbia tale che se avessi avuto davanti a me Saddam Hussein gli americani avrebbero risolto il problema!
Da due giorni andiamo in giro colla scatola marrone degli adulti e chi ha figli anche colla scatola blu dei bambini ( e' una bella fatica) pero' siamo molto tranquilli e quasi tutti siamo certi che la guerra finira' presto e senza grossi pericoli per Israele.
L'unico pericolo immediato, nonostante la tranquillita' della popolazione, e' che questo e' comunque uno stress che va ad aggiungersi a tutti gli altri che gli israeliani vivono dalla creazione dello Stato ebraico.
Israele e' diviso in 10 zone di pericolo, io vivo nella zona A, cioe' quella che, in caso decida di colpirci, Saddam sceglierebbe e aveva scelto nel 1991: la zona di Tel Aviv -Ramat Gan - Rishon le Zion - Rehovot e per difenderci possiamo ammirare dei massicci e rassicuranti missili -antimissili Arrow nei prati fuori citta'.
Gli americani sono penetrati in Iraq, non si sa dove sia Saddam Hussein con i suoi 9 o 10 sosia, lo dicono gia' morto ma la certezza e' impossibile, i primi scud iracheni sono stati sparati sul Kuwait, e questo non ci fa sentir molto bene perche' anche nel 91 Israele fu colpito appena dopo il secondo giorno e dopo i primi scud gettati sul Kuwait. I pozzi incominciano a bruciare.
I pacifisti in giro per il mondo saltano come invasati e uno si chiede " ma non lavorano mai questi qua'?"
Beati loro!
In Israele le scuole sono semivuote perche' i genitori preferiscono tenere i figli a casa pronti a entrare nella camera sigillata e pare che circa 5000 persone siano andate a Eilat per vivere questo periodo un po' piu' serenamente. Alcuni sono andati all'estero, soprattutto mamme con bambini ma i piu', la maggior parte degli israeliani e' rimasta a casa fedele al pensiero " se dobbiamo morire moriremo insieme".