Una eliminazione mirata
L’intenzione del giornalista è focalizzare l’attenzione del lettore sulla forza militare israeliana, cercando invece di distoglierla dal terrorista palestinese che i militari israeliani hanno eliminato.
Testata:
Data: 09/03/2003
Pagina: 12
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Uccideremo politici e ministri di Sharon
L’incipit dell’articolo è ormai consueto.

L’intenzione del giornalista è focalizzare l’attenzione del lettore sulla forza militare, sulla brutalità dell’esercito israeliano, distogliendola per quanto è possibile dall’uomo che i militari israeliani hanno eliminato: non un semplice "dirigente" ma un feroce capo terrorista.

Micidiali, silenziosi, gli Apache appaiono all’improvviso, di primo mattino nel cielo di Gaza City.
Sarebbe interessante sapere come fanno elicotteri da combattimento ad essere "silenziosi".
L’obiettivo dei quattro elicotteri da combattimento israeliani è l’uomo che viaggia a bordo di un’automobile assieme a tre stretti collaboratori.
Non è un civile inerme, non è un dirigente di banca, non è il direttore di una fabbrica: è un pericoloso capo terrorista accompagnato da altri pericolosi terroristi, suoi "collaboratori".
Quell’uomo da eliminare è Ibrahim Al Maqadme 50 anni uno dei leader fondatori di Hamas e capo di Ezzedin a- Qassam, il braccio armato del movimento integralista palestinese.
Responsabile delle stragi più efferate avvenute negli ultimi due anni in Israele.
L’automobile viene centrata da cinque missili aria-terra sparati dagli Apache. Il risultato è devastante: la vettura è trasformata in un ammasso di lamiere contorte e fumanti, mentre i resti umani dei quattro passeggeri sono proiettati a decine di metri di distanza.
Anche se il risultato è "devastante" nessun civile è stato ucciso e neppure ferito a conferma che l’esercito israeliano fa di tutto per non spargere sangue innocente.
All’uccisione del suo leader Hamas reagisce con rabbia, promettendo sanguinose vendette e annunciando l’inizio di una nuova fase della lotta armata contro lo Stato ebraico. Ho chiamato le Brigate Ezzedin al- Qassam a puntare i loro fucili sui deputati, i dirigenti politici e i ministri israeliani per vendicare il martire Al-Maqadme – dichiara Abdel Aziz Rantisi, uno dei capi politici di Hamas nella Striscia di Gaza.

Un invito subito raccolto. Tutte le opzioni militari sono aperte e la priorità è di prendere a bersaglio i dirigenti politici sionisti – sottolinea in un comunicato diffuso a Gaza le Brigate Ezzedin al- Qassam.

Paragonare un capo terrorista con le mani sporche di sangue innocente ad un onesto deputato, ministro o dirigente israeliano è raccapricciante e scuote profondamente la coscienza di ognuno di noi.

Ma sono affermazioni che provengono da un esponente di Hamas, una delle formazioni terroristiche più feroci nel loro odio antisraeliano.

Quello che stupisce invece è, come spesso capita, la totale assenza di un commento del giornalista.

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