Una nuova strage. Perchè senza commenti ?
Un nuovo massacro: per la leadership palestinese la colpa è solo di Sharon e il giornalista dell'Unità non commenta.
Testata:
Data: 06/03/2003
Pagina: 7
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Torna il terrore su un autobus di Haifa
Una nuova terribile strage, opera di un terrorista-suicida di vent’anni, ha provocato ieri su un autobus di Haifa 15 morti e più di cinquanta feriti.

Il terrore dopo due mesi di relativo silenzio torna a lanciare il suo messaggio di morte.

Ed è un messaggio terribile: famiglie straziate, giovani fatti a pezzi, adolescenti distrutti nel corpo e nella psiche.

Il giornalista riporta la notizia di questo nuovo massacro in maniera obiettiva per tutta la prima parte dell’articolo.

Tuttavia nell’ultima colonna vengono riportate le dichiarazioni della deputata palestinese Hanan Ashrawi, dichiarazioni durissime alla luce di quanto è accaduto, senza un minimo commento del giornalista.

"Una spirale di sangue, di odio e di violenza, che la deputata palestinese Hanan Ashrawi fa risalire alla politica del pugno di ferro adottata da Ariel Sharon. E’ chiaro – dice all’Unità Ashrawi – che è interesse dell’esercito israeliano acuire la situazione militare.
Il ribaltamento dei ruoli è tristemente conosciuto: le vittime si trasformano in carnefici e dunque se Israele piange la perdita di decine e decine di giovani la colpa è di Sharon.

Gli assassini sono assolti dalla loro atroce responsabilità perché è solo la politica israeliana che li "induce" a massacrare civili inermi !

Nei due mesi in cui non si sono registrati attentati suicidi
solo grazie all’impegno incessante dei servizi di sicurezza israeliani e dell’esercito che hanno sventato decine di attentati suicidi all’ultimo momento, non per la volontà dei palestinesi di sospendere gli attacchi terroristici.
77 palestinesi sono morti in operazioni militari condotte nei Territori dall’esercito israeliano.
Quelle "operazioni militari" servivano ad agire contro le infrastrutture del terrore a colpire capi, mandanti ed esecutori di un’ondata di stragi che ha fatto in due anni più di 700 morti.

Quelle "operazioni militari" avrebbero potuto essere evitate se Arafat invece di limitarsi a condannare i terroristi li avesse messi in carcere, distruggendo le fabbriche dove si fabbricavano e si continua ancora a fabbricare armi ed esplosivi.

Israele – sottolinea ancora Hanan Ashrawi – ha attaccato civili palestinesi innocenti implicati in azioni violente.
Anche se il giornalista non commenta, sorge spontanea una riflessione: come si può essere innocenti ed essere "implicati" in azioni violente?

Rileviamo infine che la deputata palestinese ha avuto parole di condanna solo verso Sharon e che nessun sentimento di pietà per quei giovani studenti morti così atrocemente e di partecipazione per quelle famiglie distrutte ha trovato spazio nelle sue affermazioni.

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