In difesa di Saddam Hussein
Il professor Marwan Bishara parla in difesa dell'Irak e di Saddam Hussein e considera come unici nemici del mondo intero gli Stati Uniti e Israele.
Testata:
Data: 02/03/2003
Pagina: 29
Autore: Marwan Bishara
Titolo: Nei paesi democratici il fine non giustifica i mezzi
L’Unità del 2 marzo a pagina 29 nella sezione "Commenti" ospita l’ articolo di un docente di relazioni internazionali all’università americana di Parigi, Marwan Bishara.

L’articolo, tratto dall’ Herald Tribune, si intitola: "Nei paesi democratici il fine non giustifica i mezzi".

L’evidente malafede di alcune affermazioni si combina a falsità storiche che lasciano interdetto anche il lettore meno informato.Riportiamo i passi più significativi per permettere ai nostri lettori di intervenire con una loro opinione sulle idee espresse da Bishara.

L’amministrazione Bush dovrebbe stare attenta quando parla di democrazia in Medio Oriente.
In effetti, se si eccettua Israele, unica democrazia del Medio Oriente, in quei Paesi è un vocabolo praticamente sconosciuto!!
L’idea è troppo preziosa e troppo vitale per essere utilizzata come cinico travestimento di altre agende, fondate che siano sugli interessi petroliferi o di Israele o sul desiderio di disporre di una solida testa di ponte in una regione instabile.

L’America sta anche imitando la dottrina della guerra preventiva e le politiche di Israele che si sono rivelate disastrosamente incapaci di garantire la pace o la sicurezza.

In Israele la pace non potrà essere "garantita" fino a quando i suoi "fratelli" arabi non cesseranno di fomentare il terrore e fino a quando non saranno disposti a sedersi attorno ad un tavolo con i loro partner israeliani e discutere le proposte di pace che Sharon ha più volte sottoposto al leader palestinese, ottenendo in cambio, fino ad oggi, solo rifiuti.

Per quanto attiene la sicurezza ci pare che sventare 10 o più attentati al giorno sia un successo ragguardevole, soprattutto se si considera che ogni kamikaze che "sfugge" al controllo provoca decine di vittime e centinaia di feriti e invalidi.

Nella Regione, la storia politica di Washington è quella del doppio binario. Tra i suoi alleati più stretti figurano alcuni dei paesi meno democratici. E’ da ormai quasi un anno che l’amministrazione Bush volge lo sguardo dall’altra parte mentre il suo intimo amico, Israele, costringe agli arresti domiciliari Yasser Arafat, un leader arabo democraticamente eletto,
e sempre "democraticamente" è rimasto in carica per sette anni, senza aver mai consentito libere elezioni?

E sempre "democraticamente" appende a testa in giù dopo averli fatti massacrare di botte, sottopone a tortura e uccide chiunque dissenta dal suo regime?

Ed è sempre "esercizio di democrazia" arricchire i propri conti in banca con i soldi che la comunità europea destina alla sua popolazione che invece vive in catapecchie, con le fogne a cielo aperto, senza scuole né ospedali attrezzati?

E impedisce all’assemblea legislativa eletta della Palestina di riunirsi.
Perché pochi giorni prima l’ennesima strage a Tel Aviv perpetrata dai suoi "fratelli" arabi aveva fatto a brandelli decine e decine di civili inermi.

E, a nostro avviso, è un motivo più che sufficiente per aumentare le misure di sicurezza.

E’ importante rendersi conto del fatto che l’Irak è diventato un problema prioritario alla Casa Bianca non per il bene degli iracheni, ma perché l’11 settembre ha destabilizzato la sicurezza degli americani.
L’11 settembre ha destabilizzato il mondo intero; ha fatto capire che il fanatismo mussulmano può colpire chiunque e ovunque: non solo gli americani ma tutto l’occidente democratico è in pericolo perché non c’è nulla che faccia più paura ai vari Saddam Hussein e Bin Laden della democrazia e dei paesi che la praticano.

Ultima perla farneticante del prof. Bishara che non ha bisogno di commenti.

Oggi ciò che gli arabi debbono temere di più è il timore dell’America – reale e immaginario.
L’immagine che le televisioni di tutto il mondo mandavano in onda degli aerei che entravano come un coltello nel burro dentro le Torri Gemelle non era frutto della nostra "immaginazione".
Assistono inermi
INERMI????
mente l’amministrazione Bush si serve delle preoccupazioni degli americani per costringere il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ad approvare i suoi piani di guerra.
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