Scontro a Nablus: un articolo pieno di pregiudizi
contro Israele e a favore dei terroristi
Testata:
Data: 01/12/2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: M.O.: SCONTRI A NABLUS, FERITO MILITANTE BRIGATE AL-AQSA
Giovedì 1 dicembre, l’agenzia AGI riporta sulla sua pagina web la cronaca di uno scontro a fuoco avvenuto a Nablus. Riportiamo per intero il breve articolo pieno di pregiudizi, che si può consultare da questo link
http://www.agi.it/news.pl?doc=200512010858-1027-ROM-CRO-A-EST&page=0&id=agionline.esteri

M.O.: SCONTRI A NABLUS, FERITO MILITANTE BRIGATE AL-AQSA
(AGI) - Nablus, 1 dic. - Scontri armati tra soldati israeliani e militanti palestinesi sono scoppiati anche la notte scorsa a Nablus, dove e' proseguita l'operazione dell'Esercito dello Stato ebraico finalizzata alla cattura di sospetti terroristi. Nel corso di una sparatoria e' rimasto ferito un attivista della Brigate dei Martiri di al-Aqsa, braccio armato della principale fazione dell'Olp, 'al-Fatah': lo hanno riferito fonti sia delle forze di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese sia israeliane. Queste ultime hanno aggiunto che in diversi rastrellamenti tanto a Nablus e dintorni quanto nella zona di Ramallah, sempre in Cisgiordania, sono stati arrestati otto estremisti: cinque di essi appartengono alla Jihad Islamica. (AGI) -
010858 DIC 05
Il lancio riferisce di uno scontro armato tra soldati israeliani e "militanti palestinesi". E’ evidente che nella scelta di chiamare "militanti" i palestinesi c’è l' intento di indurre il lettore a credere che i palestinesi non avevano armi al momento della sparatoria. I terroristi che l’esercito israeliano doveva catturare, e che l’Autorità Nazionale Palestinese non cattura, sono soltanto "sospetti", secondo la prassi di mettere sistematicamente in dubbio le tesi delle autorità israeliane. Inoltre l’agenzia definisce "attivista" il palestinese armato delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, che ricordiamo essere una delle organizzazioni terroristiche palestinesi che ha rivendicato buona parte degli attentati kamikaze avvenuti in territorio israeliano, contro civili innocenti. Grave errore utilizzare il termine di "rastrellamenti", per operazioni che rastrellamenti non sono. Questa parola induce a pensare che si tratti di perlustrazioni sistematiche in tutto il territorio di Nablus che coinvolgono tutta la popolazione palestinese della città, senza fare distinzione tra civili innocentii e terroristi. Così non è stato e non si capisce perché l’AGI continui imperterrita ad utilizzare questa parola.
Infine la "Jihad Islamica" per l’AGI è un movimento "estremista", perché "estremisti" sono, sempre secondo l’agenzia, le persone appartenenti a quella organizzazione. Chi utilizza questa parola induce a credere che la Jihaad Islamica, terza organizzazione terroristica per importanza dopo Hamas e Martiri di Al Aqsa, sia solamente caratterizzata da idee estremiste, e non sia responsabile di atti criminali e violenti.

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