La più importante associazione di immigrati in Italia condanna l'Ucoii
il commento di Shaykh Abdul Hadi Palazzi
Testata: L'Opinione
Data: 21/11/2005
Pagina: 1
Autore: Shaykh Abdul Hadi Palazzi
Titolo: GLI EXTRACOMUNITARI CHE VIVONO IN ITALIA CONDANNANO L'UCOII
L'OPINIONE di venerdì 18 novembre 2005 pubblica un articolo di Shaykh Abdul Hadi Palazzi che riportiamo:
In occasione della conferenza internazionale sul
tema "La tradizione alimentare nelle religioni
monoteistiche del Mediterraneo", svoltasi a Roma
il 29 e il 30 settembre scorso, chi scrive ha
lodato la Comunità ebraica romana e il rettore
dell'Università "La Sapienza" Prof. Renato
Guarini per aver rifiutato di sedere in compagnia
del presidente della sedicente "Unione delle
Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia"
(Ucoii), l'organizzazione wahhabita
fondamentalista che è l'interfaccia italiana di
Hamas e dei "fratelli musulmani" e che fa
pubblicamente apologia del terrorismo suicida
iracheno e palestinese. Parlavamo, in quella
occasione di "lezione di civismo", ed auspicavamo
che altre organizzazioni prendessero esempio da
quanto accaduto all'Università di Roma, ed
evitassero per il futuro di accettare come
interlocutori credibili i rappresentanti di
un'organizzazione estremista e già sottoposta a
stretto monitoraggio da parte delle Istituzioni.

E' pertanto con viva soddisfazione che possiamo
constatare come la più importante delle
associazioni di immigrati in Italia, cioè la
Onlus "Associazione delle Comunità Straniere in
Italia" (Acsi), cui aderiscono movimenti,
comunità e singoli stranieri provenienti da 158
nazioni e aderenti ad otto fedi religiose, abbia
deciso di prendere esempio dall'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) e
dall'Assemblea Musulmana d'Italia (Amdi) nel
condannare pubblicamente l'Ucoii, e nel rifiutare
di sedere assieme ai suoi rappresentanti in
iniziative pubbliche. Nello stigmatizzare "i
metodi diseducativi usati dall'Ucoii" nei
confronti degli ebrei italiani, il professore
tunisino Habib Sghaier, presidente dell'Acsi,
precisa in un recente comunicato-stampa:
"Constatiamo con rammarico e con sdegno che
l'Ucoii danneggia l'Islam ed i musulmani con
l'uso della violenza". Per questa ragione, l'Acsi
prende posizione contro coloro "che
strumentalizzano le religioni e le usano a scopi
terroristici e propagandistici", "condanna la
violenza, l'antisemitismo, il razzismo, il
fondamentalismo, l'integralismo e l'istigazione
all'odio razziale o confessionale e fa appello al
Governo italiano affinché metta ordine e
chiarezza nel Mondo dell'associazionismo."

"L'Acsi ­ prosegue il comunicato - si scusa con
l'Unione delle Comunità Ebraiche in Italia per
quegli episodi avvenuti all'Università di Roma,
perché commessi da irresponsabili che non sanno
quello che fanno. Essi non rappresentano la
grande maggioranza dei musulmani." Per l'11 e il
12 febbraio 2006, l'Acsi ha organizzato a Foggia
un Forum su Religioni monoteiste e matrimoni
misti. L'Ucoii aveva preteso di partecipare "in
rappresentanza dell'Islam", ma i dirigenti
dell'Acsi hanno rigettato la richiesta, non
volendo avere nulla a che fare con
un'organizzazione che esprime posizioni a dir
poco equivoche sul terrorismo. L'isolamento
politico ed istituzionale dell'Ucoii è dunque
fortunatamente in crescita, così com'è in aumento
il numero dei musulmani moderati che la
condannano e che le contestano il diritto di
rappresentanza. Di fronte ad una situazione del
genere, non possiamo che invitare nuovamente
quelle organizzazioni cattoliche e laiche che
ancora si ostinano a collaborare coi
fiancheggiatori ideologi del terrorismo a
prendere esempio dalla Comunità ebraica, dalla
Federazione delle associazioni marocchine in
Italia, dall'Acsi e dall'Amdi e a condannare
l'Ucoii a quell'isolamento dalla società civile
che le sue posizioni estremiste le fanno ampiamente meritare.
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